"La Regione risparmiava su farmaci per i malati di cancro"

Le case farmaceutiche hanno vinto il ricorso al TAR della Toscana per annullare alcune delibere di Giunta che obbligano i medici a prescrivere ai pazienti nefrelogici e oncologici cronici farmaci "solo per salvaguardare i bilanci”

“La sentenza del Tar della Toscana sul ricorso presentato da parte di un’azienda farmaceutica, che chiedeva l’annullamento di alcune delibere della Giunta – spiega il consigliere regionale Jacopo Alberti - è una vittoria per tutti i medici e i malati che si sono visti obbligati a prescrivere e assumere dei farmaci solo in nome della logica del risparmio. La sentenza è chiara: la Regione ha imposto ai medici di sostituire alcuni farmaci utilizzati per le cure di pazienti nefrologici e oncologici cronici con altri farmaci, detti ‘biosimilari’, solo per risparmiare”.

“Siamo di fronte a fatti gravissimi: prima di tutto, e non ci stancheremo mai di dirlo, è disumano risparmiare sulla salute delle persone, soprattutto quando ci sono dirigenti e medici che percepiscono fior di stipendi dall’Azienda sanitaria toscana; e, secondo – continua il portavoce dell’opposizione - qualche mese fa, essendo venuto a conoscenza del ricorso, avevo presentato un'interrogazione sulla questione, e gli uffici della Regione mi avevano risposto che "non esiste pronuncia AIFA (agenzia Italiana del Farmaco) sull'equivalenza terapeutica tra farmaci biosimilari e originator introdotti in commercio su territorio nazionale", che è una falsità. Quindi secondo gli uffici regionali dell'assessorato alla sanità, la Regione avrebbe imposto farmaci che per l'AIFA non erano adeguati. Questo dimostra incompetenza, e quando ci si vuole occupare di questi temi, andando a prevaricare anche l'autonomia prescrittiva dei medici, non è accettabile".

“Per contrastare ulteriormente l’utilizzo degli originator, sempre in nome del risparmio, a quei medici che invece ritenevano essenziale continuare a prescriverli, veniva chiesto di giustificarne, anche con uno studio scientifico, l’acquisto da parte di Estar. Un iter burocratico assurdo, che disincentivava i medici stessi, costretti a prescrivere quel che voleva la Regione. La Regione – conclude Alberti – dimostra così che interessa solo il profitto, non per niente ormai si parla da anni di ‘Azienda Sanitaria’, andando a risparmiare addirittura su farmaci per malati di cancro e andando contro alla libertà prescrittiva dei medici. Di fronte a questa incompetenza, ci aspettiamo un passo indietro dell'assessore Saccardi, oltre alle scuse a pazienti e medici".=

Fonte: Ufficio stampa



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