Al via la terza edizione del Festival 'Mediterraneo Downtown': ospiti internazionali, mostre fotografiche, talk show, libri, cinema e musica

Al via la terza edizione del Festival “Mediterraneo Downtown”: ospiti internazionali, mostre fotografiche, talk show, libri, cinema e musica. Comincia domani a Prato la manifestazione dedicata al Mediterraneo contemporaneo, organizzato da COSPE onlus, Comune di Prato e Regione Toscana in collaborazione con Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Amnesty International e Legambiente Italia.

 Giunto alla sua terza edizione il Festival ripropone nel centro di Prato il dialogo tra le due sponde del Mediterraneo grazie a incontri ed eventi che porteranno al centro della scena artisti, intellettuali, economisti, imprenditori, musicisti e scrittori che si snoderanno tra il Museo del Tessuto, il Teatro Metastasio, la Biblioteca Lazzerini il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato.

Domani, venerdì 5 aprile inaugurazione al Teatro Metastasio dalle 18.30: sul palco due grandi scrittori come Tahar Ben Jelloun e Sandro Veronesi che si confronteranno nei “dialoghi mediterranei”: temi che appartengono tanto al loro vissuto e ai loro libri quanto all’attualità: razzismo, migrazioni, terrorismo, attivismo, ma anche società e resistenza civile, poesia e bellezza. Lo faranno con lo sguardo di chi sa leggere il mondo oltre la cronaca, regalandoci un incontro non solo letterario. Lo scrittore marocchino, Tahar Ben Jelloun, conosciuto in Italia per il best seller “Il razzismo spiegato a mia figlia”, è attualmente in libreria con “La punizione” (La nave di Teseo), il doloroso racconto di un episodio di brutale e subdola repressione di una manifestazione studentesca a cui anche lui aveva preso parte nel 1964. Sandro Veronesi, eclettico scrittore pratese, nel suo ultimo “Cani d’estate” (La Nave di Teseo) invece, mette per su pagina l’indignazione nei confronti dell’attuale deriva della nostra società raccontando, in forma di lettere, tweet, interviste, come, insieme ad altri intellettuali abbia cercato di andare contro la corrente della politica dell’abbandono in mare, dei naufraghi che tentano la speranza di un futuro diverso. Non a caso è tra i fondatori del collettivo di scrittori e giornalisti #corpi e fra i gli organizzatori del movimento “Non siamo pesci”. Chiudono i dialoghi le letture di brani degli autori a cura di Daniela Morozzi, con le musiche dal vivo di Francesco Maccianti.

Accanto a loro Carlotta Sami, portavoce dell’UNHCR. Durante l’inaugurazione sarà consegnato anche il premio “Mediterraneo di Pace”, che quest’anno premio andrà a Sihem Bensedrine, presidente della Istanza Verità e Giustizia (Tunisia) una commissione costituzionale che ha il compito di raccogliere le testimonianze delle vittime delle torture e della corruzione dello stato tunisino tra il 1955 ed il 2011. Giornalista ed attivista per i diritti umani, da molti anni si batte per i diritti civili nel suo paese. Dal 2014, Bensedrine presiede la commissione Verità e Giustizia che in Tunisia indaga sui crimini commessi sotto il regime di Ben Ali.  Il premio sarà consegnato dall’artista Giuliano Tomaino che al Festival ha donato una delle sue opere dedicate al Mediterraneo.

Chiude la serata il concerto di Nada e Angela Baraldi, sempre al Metastasio (ore 21.00)  e la serata di cinema al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci (ore 21.00) con il documentario i Villani di Daniele de Michele  (Don Pasta) e il corto di Luigi D’Alife (Il confine Occidentale).

Tutte le info: su www.mediterraneodowntown.it



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