“L’emendamento approvato dal Consiglio regionale con la recente variazione di bilancio stanzia 4 milioni di euro per la futura costruzione del Ponte di Signa e allo stesso tempo ripropone il ‘dibattito pubblico’ su quest’opera”, dichiarano la candidata sindaca di Sinistra per Signa, Valentina Quattrone, e Tommaso Fattori, capogruppo di Sì Toscana a Sinistra in Consiglio regionale. “Ma la verità è che i 4 milioni sono nulla più che una promessa evanescente, dato che sono previsti addirittura nel 2021 e dovranno essere coperti con un mutuo. Insomma, ci troviamo davanti ad un’ evidente operazione contabile da campagna elettorale”.
“Bene che si preveda nuovamente il dibattito pubblico, con il coinvolgimento della cittadinanza, anche se è ormai lecito dubitare che si permetta davvero ai cittadini di valutare e decidere fra più opzioni rispetto alla collocazione del nuovo ponte, a partire da quella originaria, la bretellina, sacrificata sull’altare del nuovo aeroporto di Firenze. Insomma, per ora l’unica certezza è che un’opera utile come il Ponte è stata messa in secondo piano rispetto alla realizzazione di un’opera sbagliata come la nuova pista di Peretola”, continuano Quattrone e Fattori.
E’ stata proprio Valentina Quattrone, oggi candidata sindaca di Sinistra per Signa, “a presentare nel Consiglio comunale di Signa un emendamento per il mantenimento del dibattito per l’opera stradale, che fu incredibilmente bocciato” ricordano Fattori e la stessa Quattrone. “I motivi addotti furono che la nuova ipotesi di tracciato sarebbe costata meno e che dunque il dibattito non era più necessario per legge. Insomma inutile perdere tempo per il dibattito, venne detto”.
“Nel corso del tempo - proseguono Quattrone e Fattori - si sono accumulate violazioni di legge l’una sull’altra, così come si è voluta ignorare la facoltà di richiedere il dibattito pubblico da parte degli enti locali prevista dall’art. 8 della legge sulla partecipazione per opere che abbiano un impatto importante. Il dibattito implicava la possibilità di mettere più ipotesi o soluzioni di tracciato a confronto e di provare a recuperare l’ipotesi originaria, il progetto della bretellina”.
“Pur scettici rispetto a quella che oggi sembra un’ operazione in vista delle amministrative, proviamo a vedere il bicchiere mezzo pieno e il piccolo passo indietro sul processo partecipativo, quantomeno si riconosce che vi è il tempo per il dibattito pubblico e che avevamo ragione a sostenerne la necessità e l’urgenza. D’altro canto i cittadini si meritano il miglior progetto, anche se la bretellina sarà di fatto esclusa fra le possibili opzioni e il rischio della presa in giro, a questo punto, è quindi altissima”, commentano Quattrone e Fattori.
“Rimane il fatto che per il Pd di Signa il dibattito pubblico era una mera formalità di legge, e che appena ne ha avuto occasione l’ha subito disconosciuto e buttato nel cestino. Il che dimostra la totale chiusura dell’amministrazione nei confronti dei cittadini, che invece chiedono di poter partecipare alle scelte determinanti per il futuro del proprio territorio. Ma evidentemente la salute e il benessere dei cittadini di tutte le Signe e della Piana non contano nulla, come dimostra il ritiro del ricorso al TAR da parte del Comune”, concludono Quattrone e Fattori.
Fonte: Ufficio stampa
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