Ebbe un malore davanti alla Venere, adesso è guarito: 68enne torna in visita agli Uffizi

Nella mattina dello scorso 15 dicembre Carlo Olmastroni, pensionato 68enne del Comune di Bagno a Ripoli in visita alla Galleria degli Uffizi, ebbe un malore davanti alla Venere di Botticelli, accasciandosi a terra in mezzo alla folla dei visitatori in sala: colpito da un arresto cardiaco, fu salvato dal provvidenziale intervento di quattro giovani medici (Annachiara Pingitore e Jessica De Santis, entrambe 28enni, specializzande in cardiologia; Giovanni D'Agosta, 29 anni, medico chirurgo specializzando in chirurgia plastica; Vittorio Quercia, 28 anni, anche lui specializzando in chirurgia plastica), che lo hanno stabilizzato ed assistito, insieme agli addetti della Galleria, fino all’arrivo dell’ambulanza che lo ha portato d’urgenza all’ospedale. Oggi, guarito dopo una lunga convalescenza, Olmastroni ha voluto completare, in compagnia del figlio, la visita rimasta incompiuta a dicembre: ad accompagnarlo nel tour, ripartito proprio dalla sala della Venere di Botticelli, è stato lo stesso direttore degli Uffizi Eike Schmidt.

“Del momento in cui tutto è successo non ricordo assolutamente niente – ha raccontato Olmastroni, confidandosi al Tg Rai Toscana che ha seguito la visita -
gli amici mi dicono che mi sono ripreso grazie all’intervento di 4 angeli custodi. Ora, a distanza di 4 mesi, se non ci fossero documenti che certificano quello che è successo, si potrebbe dire solo che il mio cuore è normale. Come prima dell’intervento: i miei esami erano, ed erano sempre stati, perfettamente normali”. Visibilmente emozionato, l’uomo ha spiegato di provare “meraviglia e commozione, in mezzo a tutti questi capolavori”, raccontando anche che la sua disavventura lo ha segnato nel profondo. “Nonostante tutto quello che si pensa di poter organizzare, la vita ti cambia in un attimo. Ora sono molto diverso da prima, accetto volentieri tutto, mi sta bene tutto, mi va tutto bene”, ha sorriso.

Il direttore Schmidt ha voluto ringraziare “le cardiologhe che hanno effettuato il salvataggio e i nostri assistenti in sala, perchè in un certo senso è stato un miracolo quello che è successo. Quest’uomo ha avuto un arresto cardiaco, aveva quasi perso la vita; è stato rianimato con il defibrillatore qui presente in sala ed è stata una grande fortuna che sul posto ci fossero 4 medici”.

“La visita del 15 dicembre doveva essere il suo regalo di Natale – ha proseguito Schmidt - è andata diversamente, ma oggi siamo molto lieti di completare con lui la visita per Pasqua. In questo si può trovare un valore simbolico, quello della Resurrezione; oltre, ovviamente, al grande valore che l’arte può dare e dà a tutti i visitatori”.

Fonte: Ufficio stampa



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