Liceo Marconi, CambiaMenti: "Scuola nell'area storica, no a sprechi di territorio"

Simone Giglioli ha capito che non era il caso di presentarsi di fronte alla gente con proposte non percorribili, per altro rilanciate anche poche settimane fa dal sindaco Gabbanini e dall'assessore Marzia Fattori, come quelle di una nuova sede del Liceo tra Ponte a Egola e Molino, nell'area dell'attuale distributore. Peccato che si sia fermato a metà, e che si limiti a proporre
a)-l'abbattimento della struttura storica del Liceo , che sarebbe comunque molto costoso,  per ricavare in quell'area soluzioni ai problemi di consolidamento della presenza dell'Istituto Tecnico Cattaneo, contestualmente al consolidamento idrogeologico del versante Nord del colle (elemento chiaramente ripreso dalle proposte programmatiche di CambiaMenti);
b)-la sistemazione dell'attuale sede della Scala (il che significa rendere semipermanente, o quanto meno ultradecennale, una situazione che prevede una sede comunque non progettata per scopi scolastici, affitti onerosissimi a carico dei bilanci pubblici, impatti molto pesanti sul traffico e sulla vivibilità dell'area della Scala);
c)-una imprecisata sede definitiva da ricavare in un edificio ex novo (dove? quando? con quali soldi? E comunque di sicuro con un ulteriore consumo di territorio).

La domanda è: una progettazione seria, che combinasse l'indispensabile consolidamento del versante e la soluzione dei problemi del Cattaneo con una soluzione definitiva dei problemi di collocazione del Liceo nell'area storica o in aree contigue, è mai stata commissionata dagli Enti pubblici competenti?
Eppure sarebbe proprio quella, e anche l'evoluzione della posizione di Giglioli lo dimostra, la soluzione che potrebbe integrarsi col recupero della prospettiva di un polo comprensoriale di scuola media superiore, con una politica di effettiva riqualificazione del centro storico di San Miniato e con una politica urbanistica che si fondi sul rifiuto coerente di altri sprechi di territorio.

Una prospettiva che le liste che sostengono la candidatura di Manola Guazzini, CambiaMenti e AttivaMente, ribadiscono e integrano in un progetto più generale, teso a fare di San Miniato una capitale del turismo sostenibile.

Pedonalizzare gradualmente il centro storico in modo contestuale ad azioni infrastutturali che incidano sul nodo degli accessi a San Miniato da Nord e da Sud, la realizzazione di un un collegamento viario, pedonale e ciclabile tra San Miniato e San Miniato Basso, il miglioramento del sistema di parcheggi esterni. Oltre a ciò si dovrà qualificare e variare la rete dell'ospitalità, anche adattando al nostro territorio l'esperienza dell'“albergo diffuso”, e tenendo sempre conto del fatto che i nostri centri storici devono rimanere sostenibili per i residenti. E si dovrà offrire ai visitatori un sistema museale arricchito e reso visitabile in orari certi, che valorizzi antico e contemporaneo, presenze storiche e giovani artisti e consenta, tramite accordi, di realizzare esposizioni temporanee di opere e collocazione di opere permanenti, e coordinare il Cartellone degli eventi e delle manifestazioni. Bisognerà anche migliorare i collegamenti del capoluogo con borghi storici come Cigoli, Stibbio, Balconevisi; potenziare il percorso della Francigena, integrando l'asse Fucecchio-Castelfiorentino con la Valdegola: tutte queste sono condizioni fondamentali perché i turisti possano scegliere San Miniato e prolungarvi i loro soggiorni.

CambiaMenti



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