Centro raccolta rifiuti a Santa Croce, stato di agitazione dei dipendenti

"Servizi igienici, spogliatoio e refettorio malsani e maleodoranti. Organizzazione del lavoro inefficace. E, presto, anche tre dipendenti in meno a disposizione. Quando un rappresentante dei lavoratori, regolarmente eletto dai suoi colleghi, si accorge di una simile situazione, cerca di segnalarlo al suo responsabile. Ma se una Rsu - in qualsiasi sigla venga eletta - non viene convocata al tavolo delle trattative, come può far sentire la sua voce?".

Accade- così riferisce la Cisl - a Santa Croce, nel centro raccolta rifiuti del comune, dove la Rsu eletta nella lista della Cisl funzione pubblica "non è mai stata formalmente invitata, nel 2018, al tavolo delle trattative. Né le è mai stato riconosciuto il maggior orario che svolge quasi ogni giorno su richiesta del comune: i suoi straordinari, cioè, sono automaticamente decurtati". Un caso di discriminazione serio che ha spinto Cisl funzione pubblica a notificare al prefetto lo stato di agitazione.

Domani – mercoledì 24 aprile - mattina i sindacalisti saranno ricevuti dal prefetto, cui spetterà avviare la procedura di raffreddamento del conflitto.

"Nutriamo più di un dubbio sulle competenze del funzionario - commenta la segretaria di Cisl funzione pubblica di Pisa Cinzia Ferrante -  che l'ente locale ha destinato a gestire il personale addetto al centro raccolta rifiuti di Santa Croce dell'Arno. Lo diciamo con cognizione di causa: perché il lavoro non è ben organizzato - e non si sta facendo niente per renderlo più efficiente - e perché non ha instaurato un rapporto corretto con tutti i dipendenti". All’orizzonte, poi, "due dipendenti andranno in pensione mentre un terzo sarà trasferito ad altro ente. Come il comune intende muoversi? Domande rimaste, almeno fino ad ora, senza risposta".

Fonte: Cisl Pisa - Ufficio stampa



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