Blocco operatorio San Jacopo, 300 interventi in più già a inizio 2019

Progetti di produttività aggiuntiva già in corso e la partenza a breve di un piano per un surplus di produttività aggiuntiva per ulteriori interventi operatori programmati. I progetti in corso hanno già dato come risultato l’attivazione di 4 sedute operatorie a settimana erogate in produttività aggiuntiva al fine di abbattere i tempi di attesa della casistica "ernia addominale" che al San Jacopo presentava particolare complessità. Il nuovo piano, invece, con l’aumento produttivo reso possibile grazie a politiche incentivanti attivate dalla Direzione aziendale e correlate ai progetti di abbattimento liste di attesa approvati dalla Regione Toscana, consentirà di dare un’ulteriore spinta alla produzione.

In attesa di poter procedere con ulteriori assunzioni di personale e nella consapevolezza che capitalizzare le risorse interne è una priorità dell’Azienda, l’impegno aziendale e regionale è massimo. Con risultati evidenti e molto promettenti come dimostrano i numeri: per quanto riguarda il blocco operatorio del San Jacopo, gli ultimi mesi hanno registrato un importante aumento di produzione in termini di interventi chirurgici programmati e con le sale operatorie utilizzate tutte le mattine della settimana. In particolare nel 2018 sono stati registrati 4179 interventi elettivi rispetto ai 3571 del 2017 (peraltro il 2017 è un anno in cui si era riscontrato già un miglioramento sensibile rispetto al 2016) mentre nel primo bimestre 2019, si è già riscontrato un ulteriore aumento di produzione rispetto allo stesso periodo del 2018 (+278 interventi programmati).

E’ a seguito della protesta di un cittadino, che lamenta il fatto di essere stato operato in una struttura convenzionata ad Empoli, che l’Azienda coglie l’occasione per spiegare i propri interventi organizzativi.
In particolare il direttore del Dipartimento aziendale Specialistiche Chirurgiche dottor Stefano Michelagnoli ringrazia il cittadino per aver evidenziato in maniera chiara il grande sforzo organizzativo messo in atto dall’Azienda Sanitaria attraverso le sue componenti chirurgiche, mediche ed infermieristiche, nell’obiettivo dello smaltimento delle liste d’attesa e per ottimizzare sempre di più le risorse.

La politica incentivante continuerà e sarà rafforzata, su volontà della Direzione sanitaria di presidio e aziendale, almeno fino a dicembre 2019 affiancata dal piano assunzioni dell'Azienda che mira proprio a ottimizzare l'utilizzo delle risorse interne. Nel frattempo l'Azienda, per rispondere comunque in tempi ragionevoli alle esigenze dei pazienti, sfrutta evidentemente anche le risorse del privato accreditato convenzionato, utilizzando politiche di "service". In questo percorso con il privato convenzionato può accadere, quindi, che un paziente residente a Pistoia venga operato da un chirurgo pistoiese ma, facendo ricorso a strutture convenzionate, in una casa di cura nell’empolese. Una sorta di sala operatoria “satellite” di cui l’Azienda utilizza anche le risorse del personale, anestesisti, infermieri, ferristi, ad eccezione del proprio chirurgo. La decisione di ricorrere a questo percorso nasce dall’Azienda per consentire a chi è in lista di attesa di essere operato in tempi rapidi. In altre parole per dare ai suoi assistiti un servizio quanto più tempestivo e migliore possibile, sempre con la presenza di un suo chirurgo.

Fonte: Asl Toscana Centro



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