
“Siamo in 620 oggi e credo di poter dire che siate venuti ad un pranzo di sostegno a Empoli, più che alla mia candidatura a Sindaco. La nostra città di qualche tempo fa non sarebbe riuscita a mettere insieme così tante persone diverse per genere, generazioni, età, interessi e appartenenza politica. Ecco perché vi dico che siete qui per Empoli e non per un candidato Sindaco. Non rispondo mai alle polemiche e alle provocazioni, ma oggi mi preme sottolineare due cose.
La prima a chi continua a ripetere che il 26 Maggio Empoli verrà liberata: Empoli è stata liberata 74 anni fa dagli antifascisti e dai democratici di questa città, non c’è niente da liberare ma solo una storia da conoscere e da rispettare. Chi non partecipa alle celebrazioni del 25 Aprile non è degno di fare il Sindaco di Empoli e dobbiamo dirglielo forte e chiaro.
La seconda invece a chi da sinistra ha preferito la divisione e la visione parziale delle cose: a loro, con affetto e amicizia, dico che avete perso una grande occasione di contribuire a un grande progetto per rinchiudersi tra simili e pochissimi.
Le divisioni non fanno mai il bene dei cittadini e con decisione vogliamo continuare a guardare avanti e a pensare a come rendere Empoli viva, aperta e sicura.
Una città del lavoro e dell’impresa, una città della pace, dell’ingegno e del dialogo. Si può essere aperti e sicuri, protetti e moderni e la storia della nostra città ci dice che questo è possibile. Più sicurezza significa più integrazione, più scuole e più cultura. Non bastano poliziotti e videocamere, ma scegliere di stare insieme uniti, permette di guardare avanti con curiosità e capacità.
Una città che sia in grado di rispondere anche alle piccole questioni e dare così a tutti la possibilità di riconoscersi nell’amministrazione, di sentirsi ascoltato e protagonista, come ha fatto la nostra squadra in questi cinque anni. Ecco perché è importante scegliere e votare anche il proprio consigliere comunale, per fare dell’amministrazione qualcosa di vivo e rendere Empoli rappresentativa dei propri cittadini.
Se siamo qui oggi così in tanti è perché abbiamo un’idea della nostra città che ci ha convinto, ma questa idea per andare avanti richiede ancora impegno e ha bisogno di ciascuno di voi.
Dobbiamo fare capire a tutti che il 26 maggio voteremo per la politica alle Europee e per le persone alle Amminstrative, perchè a fare la differenza, più che i simboli, sono le persone. Noi vogliamo una città fatta di persone".
Brenda Barnini, candidata sindaco di Empoli
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