
Contributi comunali per ISEE sotto i 10.000 euro lordi famiglie italiane in difficoltà che hanno necessità di badanti, controllo gestione hospice con linee guida eticamente compatibili, attivazione dell’infermiere di famiglia e spostamento servizi ospedalieri da Rozzalupi all'ospedale vecchio; attivazione completa del blocco H e mappatura con abbattimento completo delle barriere architettoniche. Sono alcune delle linee del dodicesimo pilastro sulla sanità e disabilità presentate da Andrea poggianti, candidato sindaco del centrodestra per Empoli.
Le azioni Apertura di un centro TAO per la somministrazione di anticoagulanti per persone con problemi cardiaci e istituzione di uno sportello sanità che potrebbe fare da apripista per il superamento delle società della salute.
«L’Amministrazione – spiega Andrea Poggianti – deve riappropriarsi delle competenze socio assistenziali per garantire al cittadino meno burocrazia e guidarlo nei servizi. I servizi di prossimità sono centrali e fino ad oggi sono stati gestiti in modo pessimo e con tanti disagi a livello regionale dalla Giunta Rossi così come a livello locale l’azione della Ginta Barnini è stata pressoché assente e piegata sulle posizioni regionali e non a favore degli empolesi».
Attivazione completa del blocco H - il vecchio ospedale parzialmente ristrutturato e fermo da molti anni - che permetterebbe la ricollocazione di tutte le attività attualmente decentrate nella zona empolese (centro direzionale via dei cappuccini, distretto Empoli di via Rozzalupi, centro di formazione di Sovigliana) e la dialisi-nefrolgia attualmente a San Miniato, oltre al pieno utilizzo delle sale operatorie, venendo meno la necessità di effettuare interventi in convenzione con case di cura private. La formazione del personale medico ed infermieristico sarà coadiuvata con l'ausilio di personale esperto. Collaborazione con i privati per effettuare i servizi diagnostici ed accordi con associazioni del terzo settore per i prelievi la gestione delle cure palliative domiciliari ed infermieri di quartiere. Creare case-famiglia di quartiere dove piccole comunità di 6-8 anziani in sufficienti condizioni di salute, possono vivere insieme, aiutarsi a vicenda ed avere un supporto per un'assistenza di base.
Disabilità Mappatura ed eliminazione concreta delle barriere architettoniche, apertura di sportello comunale per aiuto al disabile nel reperimento dei fondi per l'adeguamento dell'abitazione privata, edifici pubblici e piscina comunale attrezzati adeguatamente. Servizio farmaci a domicilio per le due farmacie comunali. Impegno ad implementare i fondi comunali per la non autosufficienza, in coordinamento con la Regione Toscana, con riferimento al Progetto di Vita Indipendente. Sarà necessario pubblicizzare al meglio le misure sul progetto "Dopo di Noi", incentivando il co-housing, che va reso accessibile a tutti.
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