Rispetto all'accordo PD-LeU (di cui ha parlato anche gonews.it), ci tengo a riconfermare che io, e molti di coloro che si sono impegnati nella campagna elettorale di LeU in vista delle elezioni politiche del 4 Marzo 2018, siamo schierati nella campagna elettorale per il Comune di San Miniato a sostegno della candidata Sindaca Manola Guazzini e delle liste di Cambiamenti e Attivamente.
Tale scelta mi sembra assolutamente coerente con le esigenze di discontinuità presenti anche nel documento programmatico elaborato dal Coordinamento Comprensoriale di LeU, in particolare sul tema del rilancio dell'aggregazione comprensoriale: il fallimento del progetto dell'Unione di Comuni ha indubbiamente molti padri, ma il principale di essi è la giunta Gabbanini, rispetto alla quale il candidato sindaco Giglioli si pone in totale continuità.
Ovviamente, è pienamente legittimo che ci siano posizioni differenti. Ma mi sembra davvero inutile, dopo che tra l'altro non si è concretizzata, e sarebbe interessante capire perché, l'idea di una lista di sinistra a sostegno di Giglioli che era stata annunciata in un'assemblea pubblica, cercare di utilizzare nelle sedi amministrative una sigla che non esiste più, di cui nessuno può più disporre a livello nazionale, e che ha dato vita a quattro differenti percorsi, quello di Sinistra Italiana ( che ha espresso a livello provinciale il proprio sostegno a ipotesi di discontinuità nel comune di San Miniato) quello di E' viva, nel quale per il momento mi riconosco, quello di Possibile e quello di Articolo Uno.
Chi mi conosce sa bene che non potrei mai favorire in alcun modo la destra, e in coerenza con questa posizione sono e saranno le mie indicazioni di voto nei comuni dove si vota sulla base di una contrapposizione destra-sinistra e a San Miniato in caso di ballottaggio.
Ma se non si vuole che sia la destra a vincere, non bisogna assolutamente presentarsi come quelli che sostengono la situazione esistente e gli equilibri di potere consolidati. Tanto più a San Miniato, dove un'alternativa realistica e forte c'è, e può vincere.
Lasciamo riposare in pace il fantasma di LeU e semmai impegniamoci per costruire su basi più solide una prospettiva di sinistra vera.
Massimo Baldacci già coordinatore del comitato elettorale di LeU di San Miniato nella campagna per le politiche del 2018
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