Un moderno Da Vinci a Firenze: anatomia live al Santa Maria Nuova

"Dopo 500 anni ho riaperto la porta che aveva chiuso Leonardo ed è stata una grande emozione ed un onore ripercorrere le orme del grande Genio, precursore degli studi anatomici grazie ai quali la chirurgia ha potuto compiere notevoli evoluzioni”. Queste le parole di Marcello Ceccaroni, direttore del dipartimento per la tutela della salute e della qualità di vita della donna dell'IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona) e presidente dell’International School of Surgical Anatomy (ISSA School), che stamattina ha indossato i panni di un moderno Da Vinci ed ha eseguito una lezione magistrale live su cadavere al Santa Maria Nuova (Firenze).

La lezione si è svolta all’interno dei locali che ospitano "le vasche di Leonardo", situati a loro volta nei sotterranei del “Santa Maria Nuova”, l'ospedale più antico del mondo. In sala era presente anche il dottor Alberto Mattei direttore della struttura aziendale di chirurgia ginecologica minivasiva dell’Azienda Usl Toscana centro e alcuni assistenti.

“Sempre nella stessa sala Leonardo eseguì la dissezione di un uomo morto centenario, per scoprire il segreto di tale longevità - ha aggiunto Mattei- e con questo speciale ed irripetibile evento abbiamo deciso di ripercorrere le orme scientifiche di Leonardo Da Vinci che è stato un grande innovatore".

Era presente anche il direttore del presidio ospedaliero la dottoressa Francesca Ciraolo che ha ricordato nel medesimo periodo in cui Leonardo compiva i suo studi il Santa Maria Nuova era già Scuola di Formazione per i medici e i chirurghi, incentivata dallo stesso Leonardo che alla sua morte ha lasciato all’Ospedale una cospicua somma di denaro per riconoscenza.

L’evento, unico nel suo genere, è stato seguito in diretta dagli oltre 800 ginecologi, chirurghi e ricercatori dal Palazzo dei Congressi di Firenze e dai più prestigiosi ospedali del mondo nell’ambito dell’International Congress dell’AAGL, l’associazione mondiale di ginecologia laparoscopica.

L’intervento laparoscopico di stamattina è stato eseguito con le più recenti tecnologie chirurgiche 3D che permettono una visione dettagliata delle strutture anatomiche. Un intervento all’avanguardia che consente di preservare molte funzionalità (vescicale, sessuale, intestinale) dell’apparato genitale femminile, anche in presenza di gravi patologie (tecniche nerve-sparing).

Ceccaroni ha sottolineato nuovamente l’importanza delle “dissezioni” su cadavere, fondamentali nel progresso delle tecniche chirurgiche, grazie alle quali si è reso possibile il trapianto di utero.

Fonte: AUSL Toscana centro - Ufficio stampa



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