Sociale, la ricetta di Barnini: "Completamento Casa della Salute, medico di famiglia nelle frazioni"

"La qualità della vita di una città si misura dal benessere delle fasce di popolazione più fragili, come gli anziani. Nessun progetto ha futuro se non mette al centro le persone e se non è costruito per renderci più felici nella nostra dimensione di essere umani. Ecco perché è importante rendere Empoli una città inclusiva, garantendo a tutti la possibilità di vivere in autonomia e sicurezza e sostenendo la famiglia come nucleo di riferimento per la piena cittadinanza all’individuo", spiega il candidato sindaco Brenda Barnini.

"La popolazione empolese che ha superato i 65 anni di età è il 23% del totale dei residenti, mentre gli over 80 sono quasi il 10% della popolazione. Ed è proprio a questi soggetti che rivolgiamo alcuni importanti progetti per i prossimi anni.

Vogliamo portare a conclusione il progetto H.O.P.E, ispirato da un’idea di città accessibile e capace di rigenerazione sociale, economica e ambientale. All'interno del progetto sono previsti il completamento della Casa della Salute al piano terra dell’ex Sert in piazza XXIV Luglio, la progettazione di una terza nella zona est della città e la realizzazione di un co-housing in centro con nuove esperienze relazionali e di socialità grazie alla rete di "Abitare Solidale".

Tra le proposte discusse durante gli incontri con i cittadini, quella di inserire un medico di famiglia e un punto prelievi in tutte le frazioni più popolose della città e potenziare il servizio di trasporto pubblico in collaborazione con le associazioni di volontariato per consentire a tutti di spostarsi senza difficoltà.

Per garantire l'accesso ai servizi è necessaria anche una corretta informazione e da questa esigenza è nata l'idea di creare un canale di informazione e una vera e propria mappa della città che aiuti gli anziani a orientarsi nell’accesso ai servizi, nelle opportunità di impegno nell’associazionismo e nella localizzazione dei servizi e dei luoghi di incontro.

Inoltre, in questi cinque anni da sindaco ho incontrato spesso il tema della solitudine e di isolamento che purtroppo colpisce questa fascia di popolazione. È fondamentale mantenere in attività le persone e creare opportunità di socializzazione ed ecco perché abbiamo l'obiettivo di realizzare centri di aggregazione diurni in spazi di proprietà comunali o messi a disposizione da associazioni e collaborare con le scuole per coinvolgere i nonni in progetti inerenti la cura del verde, l’agricoltura o la piccola manutenzione degli spazi esterni.

Infine, poiché i bisogni di assistenza delle famiglie sono in continua evoluzione, è necessario creare nuovi servizi di supporto logistico e psicologico per i care giver, in grado di aiutare le famiglie e in particolare le donne, spesso schiacciate dal peso del doppio lavoro di cura, a prendersi cura dei propri anziani".

Fonte: Ufficio stampa

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