Anatomia Patologica di Pescia centro di riferimento nella diagnostica citologica

E’ diventata il centro di riferimento aziendale l’Anatomia Patologica dell’Ospedale di Pescia: la citologia dell’intera Azienda USL Tc viene tutta esaminata al S.S. Cosma e Damiano. Sono già più di 6.000 gli esami che dall’inizio dell’anno ad oggi sono stati analizzati provenendo da Empoli, Firenze, Prato e Pistoia che riguardano il sospetto di una patologia oncologica. Alla fine del 2019, si stima, saranno oltre 20.000.

Il miglioramento continuo della struttura, la valorizzazione delle competenze del personale, il costante progresso tecnico, l’attenzione verso le innovazioni tecnico-organizzative, le opportunità formative, la ricerca della sicurezza nell’ambiente di lavoro per gli operatori e per gli utenti attraverso il miglioramento delle situazioni ambientali e soggettive dell’attività lavorativa svolta, sono i punti di forza dell’intera struttura ora di valenza aziendale – ha dichiarato il dottor Galliano Tinacci, direttore della struttura, ringraziando i suoi collaboratori per i positivi risultati raggiunti.

Criteri di appropriatezza, accuratezza e qualità per ottenere la piena soddisfazione del paziente sono i riferimenti costanti del personale: quattro anatomo patologi, tre biologi oltre al personale tecnico ed amministrativo.

La struttura ha anche iniziato a garantire la citoassistenza durante gli esami di broncoscopia. Tale metodica permette di valutare l’adeguatezza del materiale prelevato durante la broncoscopia ed orientare verso la diagnosi.

In tal modo si possono evitare al massimo le ripetizioni dell’esame che risulta particolarmente impegnativo per i pazienti.

L’attività, che rappresenta un’eccellenza dell’Azienda, coinvolge, al momento, la struttura di broncologia dell’Ospedale Santa Maria Annunziata guidata dalla dottoressa Nirvana Stanflin.

L’Anatomia Patologica di Pescia in questi giorni ha ricevuto la visita del direttore generale e del direttore sanitario, i quali si sono complimentati con il personale per l’importante e determinante ruolo svolto in ambito oncologico, decisivo per l’inquadramento clinico del paziente.

Era presente anche il direttore sanitario del presidio ospedaliero, dottoressa Sara Melani.

Novità positive anche per gli esami istologici urgenti che, nella maggior parte dei casi, hanno un tempo di refertazione inferiore a dieci giorniMentre gli esami non urgenti hanno tempi di refertazione inferiori a 30 giorni nel novanta per cento dei casi. Dall’inizio dell’anno l’attività istologica ha avuto inoltre un dieci per centro circa di incremento.

La dottoressa Gilda Barbiroglio, responsabile del personale tecnico, ha illustrato alla direzione generale come l’intero iter diagnostico sia fondato su un insieme di processi di lavorazione fino al momento valutativo dell’atto medico finale.

Fonte: Ausl Toscana Centro - Ufficio Stampa



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