Aggressione al bar La Borsa, Confcommercio Pisa: "Il prefetto ci ascolti"

Questione di centimetri, la sottile differenza tra la vita e la morte. Poteva finire in tragedia quanto avvenuto questa mattina al bar La Borsa, nella centralissima piazza Vittorio Emanuele II.

Eloquente, il racconto di uno dei gestori del locale, Michele Sbrana: “Tutto è iniziato intorno alle 6.45 di questa mattina, quando un uomo di origine nordafricana ha tentato di introdursi all'interno del locale non ancora aperto al pubblico. Mentre l'uomo veniva messo alla porta, con un gesto repentino e improvviso estraeva da sotto il giubbotto una grossa pietra, lanciandola all'interno del locale e mandando in frantumi la vetrina del bancone. Ero lì a pochi passi, è stata una frazione di secondo, ho capito quello che stava succedendo soltanto dal rumore della vetrina frantumata”.

Per la cronaca, le forze dell'ordine sono intervenute solo tre quarti d'ora più tardi. “Tutti i giorni imprenditori e commercianti rischiano in prima persona sul posto di lavoro e ci rimettono soldi di tasca propria, ma questo non è più accettabile” - commenta amaro il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli: “Indignarsi non basta, e mentre si sprecano forze ed energie nel susseguirsi di riunioni per consentire a Canapisa di poter devastare per un altro anno la città, negozi e attività commerciali, in centro come sul litorale, restano in balia di balordi e delinquenti. Il paradosso è che per presidiare e contenere quella specie di corteo di Canapisa, sabato prossimo ci saranno decine e decine di agenti, mentre per la sicurezza quotidiana non c'è neanche la disponibilità di una volante. A queste condizioni, lavorare è impossibile”.

“Il prefetto Castaldo ci ascolti, che cosa deve accadere di grave prima di mettere un freno a questa deriva?” - si domanda preoccupato il direttore di ConfcommercioPisa, prima di concludere: “Non ci sono più scuse, uomini, reparti, mezzi, risorse, la sicurezza di commercianti e imprenditori, dipendenti e cittadini, è un diritto sancito dalla Costituzione, e come tale va garantito in ogni modo da parte di tutti coloro che ne hanno la responsabilità”.

Fonte: ConfcommercioPisa - ufficio stampa



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