Illuminazione in Piazza del Campo, interrogazione di Benini

(foto gonews.it)

L’inquinamento luminoso generato dall’illuminazione di Piazza del Campo e nello specifico il fatto che tale illuminazione vada in contrasto con la Legge Regionale che tutela i siti particolari entro un raggio di 10 km è stato affrontato da un’interrogazione presentata da Paolo Benini. Il consigliere ha spiegato che a Siena sono presenti due siti (osservatori astronomici) che rientrano in questa legge per i quali, secondo indiscrezioni, la tutela sarà allargata a un raggio di 25 km., e che il consiglio aveva approvato una mozione sull’inquinamento luminoso. Per questo Benini, dopo aver ricordato un incontro, da lui stesso coordinato, a fine 2018 tra il Comune, la ditta che si occupa dell’illuminazione pubblica Citelum e i rappresentanti dei due siti senesi, ha chiesto quali siano le iniziative prese dall’amministrazione per la valutazione dell’inquinamento, il coinvolgimento dei soggetti interessati dalla Legge Regionale e per rimettere la situazione a norma di legge.

Nella risposta, l’assessore ai Lavori Pubblici ha ricordato che in Piazza del Campo le sorgenti luminose attive, dal 1991 fino al 2017, impegnavano una potenza nominale pari a circa 12kw, mentre con le sorgenti a led si è scesi a 4,2 kw, con un chiaro miglioramento dal punto di vista energetico. Non solo, la temperatura di colore è stata indicata come essere in misura superiore a 3000 °K, in realtà il Comune di Siena ha scelto come standard la temperatura di colore di 2700 °K e nel caso della riqualificazione di Piazza del Campo è stato imposto questo limite da rispettare, quindi la luce ‘bianchissima’ relativa a temperature di colore molto più alte. Nello specifico il progetto che riguarda la Conchiglia ha avuto l’inderogabile necessità, ha spiegato l’assessore, di mantenere le posizioni esistenti per la posa delle sorgenti luminose e in sede di valutazione da parte della Soprintendenza venne richiesto di dimostrare che la superficie esposta dai proiettori non fosse superiore a quella esistente. Per questo, non si è trattato di un nuovo impianto ma della sostituzione degli apparecchi illuminanti. Lo scorso 4 dicembre dopo un incontro con Università, Unione Astrofili Senesi e Citelum sono state leggermente riviste le inclinazioni dei proiettori destinati alla Torre del Mangia rispetto a quanto previsto nel progetto e dopo un successivo sopralluogo di verifica ha dato esiti assolutamente positivi rispetto alla prescrizioni progettuali a suo tempo approvate. L’assessore ha, inoltre, fatto presente che l’impianto di illuminazione monumentale della Piazza è autonomo rispetto a quello di illuminazione pubblica ordinaria, si può prevedere anche lo spegnimento delle luci sui monumenti a orari prestabiliti. Non solo, l’intervento ha consentito il raggiungimento di buoni livelli di uniformità a terra tanto da non dover più ricorrere a impianti temporanei in occasione di eventi. Infine ha detto che sono stati presi contatti con chi aveva segnalato i fenomeni luminosi, che ha testimoniato che non si sono più verificati episodi da segnalare.

Nella replica Benini ha invitato l’amministrazione ad attivarsi affinché Citelum coinvolga i soggetti interessati così da chiarire se sono e meno rispettate le leggi regionali. Il consigliere, oltre a confermare il miglioramento del fondo cielo così come segnalato dal dipartimento di Fisica dell’Università di Siena, ha chiesto che Citelum acceleri i tempi per le verifiche visto che dal precedente incontro sono già passati oltre 6 mesi

Fonte: Comune di Siena - Ufficio stampa



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