Lieto fine per 4 pellegrini sorpresi dalla bufera, salvati dal rifugio alla Doganaccia

Sono stati sorpresi dalla bufera di neve e vento e si sono trovati in difficoltà: per fortuna hanno trovato riparo al rifugio della Bicocca alla Doganaccia, aperto nonostante il meteo sfavorevole. Quattro pellegrini, tre donne e un uomo originari delle province di Vicenza, Verona e Milano, sono partiti nei giorni scorsi dalla zona di Padova e stavano percorrendo il sentiero della “Romea strata” che passa proprio dall'Appennino al confine tra Emilia Romagna e Toscana. Domenica 11 maggio Maria Rosa Gaspari, Rosetta Marobin, Dionisia Vignaga e Mauro Luccherini, arrivati alla Croce Arcana, sono stati sorpresi dal maltempo, con neve, nebbia e forti raffiche di vento.

“La mattina siamo partiti da Fanano – racconta il gruppo – ma arrivati alla Croce Arcana ci siamo trovati in mezzo a una tempesta. Da lì abbiamo notato due sentieri ma avevamo pochissima visibilità: abbiamo imboccato quello che ci ha portato alla Doganaccia, dove abbiamo fortunatamente trovato il rifugio aperto. I gestori ci hanno accolto con gentilezza, scaldati, rifocillati e ospitati per la notte. Non so cosa sarebbe successo, se avessimo dovuto proseguire il cammino in quelle condizioni. Il nostro percorso proseguirà fino a San Miniato e da lì imboccheremo la Via Francigena che ci porterà a Roma”.

“Siamo contenti di aver aiutato questo gruppo di camminatori – commentano Marco e Ronnie Ceccarelli della Doganaccia2000 che gestisce impianti e strutture del comprensorio a 1600 metri, sopra il borgo di Cutigliano – siamo consci e orgogliosi del fatto che chi lavora in montagna e tiene aperte le strutture ricettive, anche e soprattutto in condizioni meteo sfavorevoli, svolge un'attività di presidio del territorio e di utilità per tutti coloro che frequentano i nostri Appennini. Il modo migliore di tenere sicura la montagna è viverci e lavorarci quotidianamente”.

Fonte: Ufficio stampa



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