Carcere: detenuto morto a Sollicciano, Garante regionale chiede misure preventive

Ferma presa di posizione del Garante regionale dei detenuti, Franco Corleone, dopo l’ennesima morte in carcere avvenuta a Sollicciano dove la scorsa notte un detenuto è deceduto nella sua cella dopo aver inalato gas dal fornello in dotazione. La situazione è definita ormai insostenibile da Corleone e dimostra a suo parere quanto l’illusione punitiva e terapeutica sia fallita. Il Garante prova a lanciare una prima misura preventiva: dotare la struttura di piastre elettriche. Poche carceri in Italia le usano ma per Corleone potrebbe essere un passo e una risposta alle difficoltà della popolazione carceraria composta, ricorda il garante, per oltre il 50 per cento da spacciatori e tossicodipendenti.

Un secondo step Corleone lo individua nell’organizzazione delle sezioni interne alle carceri: ripensare la distribuzione delle celle e la suddivisione degli spazi potrebbe agevolare il controllo. In ogni caso, quanto già affrontato lo scorso febbraio nel convegno organizzato sul pensiero di Alessandro Margara e sulla necessità di ripartire dalla Costituzione, per Corleone è quanto mai attuale oggi, dopo questa ennesima tragedia. Cambiare la politica del carcere e il senso che questo ha assunto nel tempo, restano, a detta del Garante, il vero nodo da sciogliere. Ogni altra misura, conclude Corleone, sarebbe un palliativo e lascerebbe spazio solo ad esiti drammatici.

Fonte: Consiglio Regionale della Toscana - Ufficio Stampa



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