Le domande degli empolesi ai candidati sindaco: costo rifiuti troppo alto e sistema porta a porta

Gli empolesi fanno le domande e i candidati sindaco rispondono. gonews.it ha raccolto nove domande tra la cittadinanza che porterà direttamente a Anna Baldi, Brenda Barnini, Beatrice Cioni e Andrea Poggianti. Ogni giorno, a partire da lunedì 13 maggio fino a martedì 21, uscirà la risposta dei quattro candidati sui temi che stanno più a cuore agli empolesi.

Le domande degli empolesi ai candidati sindaco
1. La sicurezza nel centro storico e nei parchi
2. L'ecomostro
3. Il mercato
4. Rivalorizzare il centro
5. Manutenzione delle strade
6. La sanità
7. Costo rifiuti troppo alto e sistema porta a porta
8. La municipale e l'Unione dei Comuni
9. L'immigrazione


La gestione del sistema dei rifiuti urbani è da tempo al centro di una serie di critiche: nessuno mette in dubbio la necessità di sostenere il sistema di raccolta differenziata, il quale è una conquista di civiltà e un vanto dell'intero territorio dell'Empolese Valdelsa che ha ben 10 comuni 'ricicloni' tra i primi 12 comuni toscani. La percentuale di raccolta differenziata ad Empoli è dell'86,8% e nessuno ha intenzione di tornare indietro.

Ma sono due i punti su cui la cittadinanza chiede di intervenire: da una parte il costo è ritenuto eccessivo, dall'altro il sistema del porta a porta è oggetto di tantissime lamentele. Riguardo al costo del servizio, attualmente gestito da Alia, era stata effettivamente promessa una riduzione con il passaggio al porta a porta, ma numeri alla mano così non è stato. A questo si aggiunge che dal 2020 è previsto l'aumento del 10% della Tari, rimasta invece invariata negli ultimi 5 anni. Ad 'appesantire' le bollette degli empolesi, oltre al generalizzato aumento dei costi dei servizi al cittadino che è un fenomeno di livello nazionale, è la mancanza di impianti che possano abbattere i costi di smaltimento dei rifiuti, soprattutto di quelli non differenziati. Il tema degli impianti di smaltimento, la cui autorizzazione ricordiamolo è in capo alla Regione, si lega peraltro alla tematica del modello di sviluppo e della tutela dell'ambiente. La soluzione più semplice, quindi, sembrerebbe quella di sensibilizzare sulla diminuzione del volume di rifiuti grigi prodotti e aumentare la percentuale di raccolta differenziata. A questo scopo potrebbe rivelarsi positiva l'introduzione di una tariffa puntuale, ossia pagare in base al volume di rifiuti prodotti, riequilibrando la tariffa a favore dei più virtuosi e di chi effettivamente sporca meno.

L'altro problema sulla gestione dei rifiuti è quello del porta a porta. Sacchetti per la strada, giorni di festa in cui il servizio viene rimandato, disagi per i cittadini che devono organizzare la loro tabella alimentare e le loro attività anche in funzione del giorno di ritiro, salvo trovarsi ad esempio con rifiuti che puzzano o bidoni della carta strapieni. Alcuni, quindi, chiedono di ritornare ai cassonetti, anche con la chiavetta in modo da scoraggiare i furbetti, o almeno di creare delle piccole isole ecologiche da usare quando necessario.

Come abbassare il costo della gestione dei rifiuti? La tariffa puntuale sarà davvero inserita? Il porta a porta è un sistema che funziona o deve essere superato? La settima domanda degli empolesi ai candidati sindaco è sui rifiuti: i candidati rispondono.

A cura di Giovanni Mennillo
Chiarastella Foschini
Margherita Cecchin



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