Condannato per appropriazione indebita: originario di Empoli, si intascò 125mila euro

Un commercialista originario di Empoli è stato condannato al risarcimento di 125mila euro al ministero della Giustizia. La notizia è riportata sul quotidiano il Tirreno.

L’uomo, Luciano Sacchi di 59 anni, originario di Empoli con gli studi tra Monsummano e Masotti, e residenza nel comune di Capannori, è stato sottoposto all’accertamento dell’azione penale in Cassazione e condannato dalla Corte dei Conti.

Infatti Sacchi è stato accusato di appropriazione indebita di quei 125mila euro, frutto della condotta illecita in veste di liquidatore della società Momi Spa. L’investitura di tale ruolo dell’uomo da parte del Tribunale di Pistoia risale al 1995, quando avrebbe dovuto procedere alla liquidazione della società.

Nel 2008 però gli fu revocato l’incarico e Sacchi fu sostituito dal collega Massimo Fanucci che fece emergere come i 125mila euro che sarebbero serviti per pagare i creditori della Momi non vennero impiegati per tale scopo. Quindi Sacchi, nominato dal Tribunale e in veste di pubblico ufficiale, dal 2004 non ebbe tutela dei creditori incassando il denaro personalmente o intestandolo a società a lui strettamente collegate..

Nel 2014 l’uomo è stato condannato in primo grado all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, dal Tribunale di Pistoia.

Nel 2016 è stata confermata l’appropriazione indebita, nel 2018 è stato respinto un tentativo di ricorso da parte del professionista fino al recente aggiornamento e alla condanna a risarcire il ministero.



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