
In campagna elettorale si sa, sentiamo di tutto, soprattutto il ribattere su quei temi che maggiormente intercettano la pancia dell’elettorato, al di là della sincerità e della reale fattibilità di quanto si va affermando.
In questo momento ci sono parole chiave da sviluppare per attrarre una certa tipologia di voti e fare da stampella a quei partiti maggioritari che da sempre sono disinteressati, se non ostili, al tema: ambiente, ecologia, economia circolare e via dicendo. Parole che però vanno sostenute con la credibilità dei candidati, credibilità che si sono costruiti in base alle loro politiche.
Non basta dichiararsi ambientalista per esserlo perché non tutti gli elettori sono disinformati o con poca memoria, qualità che fanno sempre la fortuna dei partiti storici. Ed ecco che assistiamo alla nascita di liste civiche cosiddette ‘verdi’ che includono personaggi difensori di obsolete pratiche proprio in tema ambientale, una fra tutte: i rifiuti.
Da destra a sinistra la solita litania: servono gli inceneritori. Nessuna distinzione politica, nessuna visione di futuro, nessuna tutela della salute umana.
Quanto è certo è che badando al profitto di pochi, in quest’ottica l’inceneritore è un grandissimo affare economico e propinato alla gente come soluzione veloce per mantenere il decoro dei nostri territori, l’affare è fatto. Senza considerare le conseguenze disastrose sull’occupazione dei lavoratori.
L’Empolese da anni è nella lista Legambiente dei Comuni ricicloni, tutta l’area è tra i paesi Italiani più virtuosi in materia di raccolta differenziata con medie molto superiori al’80%.
Nonostante non ci sia un centro di riuso/riparazione che abbasserebbe notevolmente quel basso margine di percentuale di rifiuto che viene conferito in discarica (circa un 15%) e che potrebbe creare nuovi posti di lavoro, beni da ridistribuire per una seconda vita ed un reale beneficio ambientale, molto al di là del decoro che è soltanto la visione superficiale del problema.
Con questi numeri che potrebbero soltanto migliorare se ci fosse una reale volontà di seguire le direttive Europee in ambito di economia circolare, la strategia rifiuti zero non solo è una realtà concreta ma si dimostra perfettamente in linea da un punto di vista di giustizia ambientale, economica e sociale.
Chiunque dica il contrario è disinformato oppure in malafede, dalla nostra parte abbiamo esempi e risultati concreti e riproducibili in qualsiasi territorio abbia la volontà di farlo. Per questo martedì 21 alle 18:00 incontreremo Edoardo Prestanti, Sindaco di Carmignano che insieme ad altre politiche ambientali ha adottato praticamente la strategia "Rifiuti Zero" nel suo Comune.
Non possiamo permetterci di continuare ad inquinare, a sprecare risorse, a bruciare, portando avanti un sorpassato modello di economia lineare, produci-usa-getta.
Un partito politico che si ricandida oggi a governare con queste idee è impreparato, inadeguato, semplicemente scaduto.
Empoli Ecologista per Beatrice Cioni Sindaca
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