Gli studenti della Marmocchi inventano giochi da tavolo contro mafia, bullismo e violenze

Giochi in scatola ideati e realizzati dai ragazzi e destinati ai ragazzi per affrontare questioni complesse "con un gioco ma non per gioco". È il lavoro dell'impresa cooperativa simulata Officina Marmocchi, portato avanti dai ragazzi della scuola media Marmocchi dell’Istituto Comprensivo 1 di Poggibonsi (Siena) e premiata da Confcooperative Toscana. Le loro creazioni si chiamano "Mafialt", che affronta la piaga della mafia, "Dirittiamo" sull'eguaglianza di genere e "Non chiudere un occhio" sulla violenza di genere. Ma ci sono anche "Perché tu vali" contro il bullismo, "Sicuropoli" per insegnare l'educazione stradale e ambientale e "Paroliamo" per la lingua italiana. Molti dei giochi sono realizzati sulla struttura del gioco dell'oca, disegnati a mano, per imparare e riflettere.
I giochi nascono come prototipi. «C'è tanta arte, tanto materiale fatto con le mani. Personalmente ci tengo a che i ragazzi adoperino le mani», commenta la professoressa Marina Cesani.

Il racconto del lavoro di "Officina Marmocchi" ha vinto il primo premio del concorso “Mi racconti…la tua cooperativa?”, promosso da Confcooperative Toscana, Federazione Toscana Banche di Credito Cooperativo, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, nell’ambito del progetto Toscana 2020-Coop Work In Class che diffonde la cultura cooperativa nelle scuole e incoraggia i ragazzi a realizzare concrete esperienze di alternanza scuola lavoro.
La cooperativa nasce anche per fare impresa. «Cercavamo un modo per portare questi giochi fuori dalla scuola, per poterli vendere e costruire nuovi giuochi», spiega la professoressa Silvia Cortigiano.

L'invito di Confcooperative alle classi delle scuole elementari e medie toscane era quello di riflettere sul tema della “cittadinanza attiva” e sui principi della cooperazione; i ragazzi sono stati invitati a raccontare un lavoro fatto insieme in vista di un risultato comune anche come impresa cooperativa simulata (ICS) o associazione cooperativa scolastica (ACS), in favore della propria scuola, del proprio quartiere, della propria città.

Gli studenti hanno presentato dei componimenti scritti utilizzando alcune espressioni chiave come cooperazione, comunità, l’unione fa la forza, talento, responsabilità, difficoltà. In palio, per gli autori dei tre migliori componimenti, buoni per l’acquisto di libri e cancelleria.

Dopo il saluto del Dirigente Scolastico Paterni, sono intervenuti alla premiazione, tenutasi nell'aula magna dell'ISIS Leonardo da Vinci di Firenze e animata con professionalità dai ragazzi dell'ACS Bridge, Gianni Parigi per la Federazione Toscana Banche di Credito Cooperativo, Vittoria Ventura per Fondosviluppo e la professoressa Giovanna Soffici per l’Ufficio scolastico regionale per la Toscana.

«È sempre interessante ascoltare dalla voce dei giovani finalisti e dei partecipanti al nostro bando il racconto dello ‘slalom’, come lo abbiamo definito, tra cooperazione, talento e responsabilità che prende forma nelle scuole toscana che lavorano con il progetto Toscana 2020», commenta Claudia Fiaschi, presidente di Confcooperative Toscana. «La premiazione è stata anche l’occasione per dare visibilità a un progetto interessante come quello dell'Officina Marmocchi e di dare una testimonianza a dirigenti, professori e studenti di come può essere importante fin dalle primarie affrontare la tematica della cooperazione come strumento per dare gambe a sogni e talenti. I ragazzi hanno potuto parlare da pari a pari, i messaggi siamo certi, arrivano in questo modo più chiaramente a destinazione».

Fonte: Ufficio stampa



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