La Mia Empoli: "Fare luce sui fatti del '21 e sull'eccidio di Pratovecchio"

"Una città è anche la sua storia, la sua cultura. Per i cittadini conoscere la storia della città dove sono nati e dove vivono vuol dire sentirsi parte viva di queste strade, di queste mura, di queste case.

La storia, come la cultura, non può essere manipolata e diventare strumento di propaganda politica e indottrinamento delle persone. La storia deve essere semplicemente narrata, con verità e documenti.

Come Lista Civica riteniamo indispensabile che i nostri concittadini siano messi in condizione di sapere e di conoscere, quanto meno a grandi linee, cosa è successo da noi, a partire dell’atto di nascita ufficiale della nostra comunità, avvenuto giusto 900 anni fa, per le trame e gli accordi della fra la contessa Immilia dei Conti Guidi e il prete Rolando, pievano della nostra chiesa.

Ma ci sono storie e vicende che sono state dimenticate, non narrate nei dettagli, e che aspettano ancora risposte. Sono successe nel secolo scorso, e sono i “Fatti del ’21” e i “Fatti di Pratovecchio”.

I primi videro una parte di empolesi aggredire e uccidere, strada per strada, 9 fra marinai e carabinieri di scorta, in transito dalle nostre parti, con missione finale a Firenze, a prendere il posto degli scioperanti delle Ferrovie. Fra due anni saranno trascorsi cento anni da quell’eccidio. Vogliamo che sia organizzato un evento dove dovranno essere ricostruiti gli avvenimenti, fatti i nomi dei principali responsabili e in particolare i motivi che portarono al clima da guerra civile nella nostra città.

Vogliamo che siano invitati anche i discendenti delle povere vittime, alcune delle quali riposano dimenticate nel nostro Cimitero della Misericordia, i massimi esponenti della Marina e dei Carabinieri, in modo che a cento anni di distanza si ricordi quello che è successo, sollevando finalmente il velo spesso delle responsabilità che pure ci furono, documentate dagli atti processuali.

I Fatti di Pratovecchio, che portarono alla fucilazione per rappresaglia da parte dei tedeschi di 29 cittadini empolesi il 23 luglio del 1944, sono da sempre coperti da fitto mistero. La località dove avvennero questi fatti è a pochi passi dall’Archivio Storico Empolese. Ma nessuno ne sa nulla.

Per ora c’è solo uno spiraglio che ha cominciato ad scoperchiare il coperchio della pentola.

Esiste un sito assolutamente da visitare e consultare, che contiene documenti ritrovati in archivi pubblici, e che ha iniziato a rivelare nomi, particolari e illuminare a giorno i misteriosissimi “Fatti di Pratovecchio”. Si tratta del www.lastoriaintornoempoli.it

Aspettavano queste risposte e questi nomi i parenti delle 29 vittime innocenti, alle quali nessuno ha mai voluto dire cosa accadde davvero quel giorno

Sono due casi che sono diventati esempio di nebulosa storica, che dal dopo guerra a oggi, hanno impedito una corretta interpretazione di quei terribili eventi.

Ci auguriamo che nel prossimo futuro sarà fatta piena luce su questi due episodi, che Giuliano Lastraioli ebbe a definire veri e propri “nervi scoperti” che da noi era proibito toccare".

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