In finale 86 imprese per il premio Women Value Company sul merito femminile

Si conclude oggi a Firenze la fase finale del Premio Women Value Company - Intesa Sanpaolo. Fortemente voluto e realizzato dal Gruppo bancario insieme alla Fondazione Marisa Bellisario, il premio si rivolge al mondo delle piccole e medie imprese, con l’obiettivo di coinvolgerle in un percorso di empowerment femminile e di dare visibilità alle pratiche più virtuose e innovative, a favore di pari opportunità di genere e welfare aziendale.

Giunto alla terza edizione, il premio si conferma un importante appuntamento di attrazione e valorizzazione delle eccellenze imprenditoriali italiane: durante la fase dell’autocandidatura, chiusa lo scorso 15 febbraio, sono state raccolte le storie di 459 imprese, che vanno ad aggiungersi alle 1.000 delle due passate edizioni.

Le 86 imprese finaliste che hanno superato la selezione in virtù dei requisiti richiesti dal bando, sono state coinvolte in tre eventi organizzati dalla Fondazione Bellisario e da Intesa Sanpaolo: prima tappa a Torino il 13 maggio, poi Milano lo scorso 16 maggio e oggi a Firenze, presso Palazzo Incontri (Via de’ Pucci,1). Nell’occasione, alle imprese partecipanti viene consegnato un riconoscimento che attesta la loro peculiare capacità di valorizzare il merito e il talento femminili. Anche quest’anno, le due imprese vincitrici – una piccola e una di medie dimensioni – saranno proclamate nel corso della cerimonia di premiazione della XXXI edizione del Premio Marisa Bellisario «Donne ad alta quota», il prossimo 14 giugno a Roma, durante la quale saranno chiamate sul palco per ritirare la speciale “Mela d’Oro – Women Value Company Intesa Sanpaolo”. La premiazione andrà in onda il 21 giugno sui Raiuno.

All’incontro di oggi a Firenze partecipano 24 aziende del territorio. Ad accoglierle Lella Golfo, Presidente della Fondazione Marisa Bellisario, Stefano Visone, Direttore Commerciale Imprese Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo, Anna Roscio, responsabile Prodotti e Servizi Imprese Intesa Sanpaolo, e Ilaria Sangalli, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo.

Ampio spazio sarà dedicato alle imprese invitate, che potranno confrontarsi e condividere le soluzioni e le buone pratiche promosse per dare maggiore spazio e valore al lavoro femminile. Quattro, in particolare, le aziende scelte per rappresentare i valori espressi dal premio: Le Antiche Mura Srl- società con sede a Empoli (FI), che si occupa di produzione completa di cosmetica (naturale e convenzionale) per conto terzi, che prevede anche una linea cosmetica atta a prevenire effetti negativi da radio e chemioterapia; lo Scatolificio Cartotecnica Schiassi Srl, azienda di Villanova di Castenaso (BO), che produce materiale per packaging di qualsiasi genere; Incoerenze Srl, con sede a Pellezzano (SA), che offre servizi di consulenza in ambito di marketing e comunicazione; A & C Broker Srl, con sede a Palermo, che si occupa di intermediazione assicurativa e gestione servizi fleet management in ambito sinistri e notificazione multe.

Tasso di attività femminile e imprese femminili

In uno scenario economico complesso ed incerto, diventa sempre più importante il contributo femminile. Il potenziale ancora inespresso è enorme. Anche nel 2018, infatti, l’Italia conferma un tasso di attività femminile tra i più bassi in Europa: 56,2% sul totale delle donne tra i 15 e i 64 anni (solo la Macedonia con il 52,2% e la Turchia con il 38,3% fanno peggio di noi). Un miglioramento c’è stato, rispetto al passato, ma a ritmi lenti, che mantengono l’Italia molto lontana dai livelli medi europei (68% nel 2018 per i paesi dell’area euro).

A fronte di un mercato del lavoro che rimane “difficile”, aumentano lievemente le cariche occupate da donne: secondo i dati Unioncamere, nel 2018 le donne con incarichi amministrativi nelle imprese italiane sono 2,5 milioni (il 27,6% del totale, lo 0,34% in più sul 2017). La maggior parte delle donne con cariche ha fondato la propria impresa o ne detiene partecipazioni: nel 2018 le imprese femminili sono oltre 1.337.000, 6.000 in più rispetto all’anno precedente, dato che porta a sfiorare il 22% sul totale delle imprese.

Il tasso di femminilizzazione delle imprese è più elevato nelle regioni del Mezzogiorno (23,8%, con punte del 27,8% in Molise e del 26,7% in Basilicata), a cui si deve circa il 50% della crescita registrata tra il 2017 ed il 2018. Si conferma la maggiore femminilizzazione delle imprese nelle altre attività dei servizi (50%), nella sanità (37,7%) e nell’istruzione (30,2%) ma anche la forte crescita della componente femminile nel turismo (+1.960 imprese nel 2018) e nelle attività professionali, scientifiche e tecniche (+1.480 imprese). Da segnalare il forte contributo alla crescita delle imprese straniere: nel 2018 ben 4.500 nuove imprese femminili su 6.000 sono straniere.

Il Gruppo Intesa Sanpaolo per la parità di genere

Il Gruppo Intesa Sanpaolo ha messo in campo, oltre alla consolidata collaborazione con la Fondazione Marisa Bellisario, numerose iniziative che promuovono la parità di genere.

Per le proprie persone, un sistema integrato di welfare che si è evoluto negli anni, costruendo un’ampia gamma di strumenti e servizi - ad esempio banca del tempo, asili nido aziendali, permessi più ampi per maternità/paternità, smart working, orari flessibili in entrata e uscita, part-time - che affrontano concretamente il tema dell’inclusione, della gestione del tempo e, più in generale, dell’equilibrio tra esigenze aziendali e personali dei dipendenti. In Intesa Sanpaolo, le donne rappresentano il 54% dell’intera popolazione aziendale, il 40% del personale con responsabilità direttive, il 25% dei dirigenti.

Per le donne che lavorano o che conducono un’azienda, ha introdotto finanziamenti ad hoc, come Business Gemma, che beneficia del Fondo di Garanzia per le PMI e della sospensione fino a un anno della quota capitale delle rate. Nel 2018 sono stati erogati oltre 1.600 finanziamenti, per quasi 70 milioni di euro. La crescita delle imprese al femminile passa attraverso gli investimenti nella formazione aziendale, dedicata alle manager e ai dipendenti: in questo ambito, il Gruppo mette pertanto a disposizione programmi formativi specifici di supporto alla gestione e allo sviluppo del business, con percorsi sviluppati su temi quali la digitalizzazione e l’internazionalizzazione. In particolare, la nuova frontiera del digitale ha permesso la realizzazione di piattaforme di formazione digitale, con la possibilità di fruizione a distanza, favorendo l’ottimizzazione dei temi e la conciliazione della vita con il lavoro. Per essere accanto alle imprese attente a incrementare il benessere personale e familiare dei propri lavoratori e in particolare delle lavoratrici, Intesa Sanpaolo ha creato Welfare hub, il servizio con cui le aziende consentono ai propri dipendenti di accedere a una piattaforma digitale, multimediale e multicanale (navigabile da PC, tablet e smartphone), in cui è possibile spendere il proprio “credito welfare” scegliendo tra beni e servizi nelle aree di maggiore interesse: casa e famiglia, salute e benessere, risparmio e tempo libero. Una gamma di servizi e prodotti, anche agevolati, che mirano ad accompagnare le imprese “femminili” nei percorsi di crescita, valorizzando il patrimonio intangibile e i fattori che consentono una sostenibilità prospettica, che il Gruppo riconosce e “premia” nella valutazione del merito creditizio attraverso il questionario qualitativo.

L’impegno del Gruppo Intesa Sanpaolo è certificato da più di un riconoscimento: è l’unica azienda italiana inserita nell’indice 2018 “Bloomberg Gender-Equality Index” (GEI), che valuta l’impegno e le azioni delle principali società quotate a livello globale; ed è passata dal 64° al 33° posto nella 2018 Equileap Top 200 Gender Equality Ranking, classifica delle Top 200 società per gender equality, stilata analizzando oltre 3.200 società quotate di 23 Paesi.

Lella Golfo, Presidente della Fondazione Marisa Bellisario: «L’impegno con Intesa Sanpaolo per valorizzare le aziende che investono sulle donne e sul welfare prosegue con sempre maggiore energia ed entusiasmo. Le prime due edizioni del Premio Women Value Company sono state un vero e proprio viaggio attraverso l’Italia, alla scoperta di Piccole e Medie imprese d’eccellenza, spesso guidate da donne. Un viaggio che ci ha convinti sempre più che non è la dimensione a definire l’ampiezza di un progetto e di una visione. Le PMI premiate e quelle candidate per questa terza edizione confermano come la crescita delle donne in azienda, l’attenzione per il benessere dei dipendenti, le iniziative di welfare rappresentano fattori di competitività aziendale, di sviluppo e di trasformazione per l’impresa e per il territorio. Per questo, con la preziosa collaborazione e il sostegno di Intesa Sanpaolo continueremo a investire energie e risorse per dare spazio, visibilità e sostegno alle PMI che puntano su donne e innovazione. Lo faremo per premiare il loro impegno e perché il loro esempio positivo e vincente possa contaminare tutto il tessuto produttivo italiano».

Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo: «Le piccole e medie imprese italiane sono un fattore chiave della competitività del nostro Paese. Nei loro confronti, Intesa Sanpaolo ha intrapreso un impegno preciso: valorizzarle e accompagnarle alla crescita, dando voce alle specificità del territorio, attraverso un percorso che passa dalla valorizzazione delle eccellenze, all’accelerazione per le start up ad alto contenuto di innovazione, all’empowerment femminile. Il Premio Women Value Company è dunque una parte fondante del nostro progetto: le donne, la parità di genere e il welfare sono risorse su cui investire, vitali per lo sviluppo dell’occupazione e dell’economia. La piena sintonia d’intenti e la collaborazione con la Fondazione Marisa Bellisario ci consente di dare visibilità alle tante storie d’impresa il cui successo è nato anche dalla lungimiranza di aver compreso che l’eccellenza e il talento non hanno genere. Sono esempi a cui guardare per esserne ispirati: raccontando le loro esperienze, abbiamo l’ambizione di contribuire alla diffusione di una cultura aziendale inclusiva, capace di dare spazio al talento e alle idee, in cui si affermi un welfare capace di sostenere le donne e le famiglie.»

Luca Severini, Direttore Regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo: «Nel 2018, le imprese femminili in Toscana sono oltre 95.500, il 23,1% del totale. Come Banca del territorio, le sosteniamo e supportiamo il lavoro e l’imprenditoria in tutte le sue forme, nella consapevolezza che le differenze rappresentano un valore su cui costruire la propria identità. Come datore di lavoro più grande in Italia, investiamo e ci impegniamo ogni giorno per valorizzare il merito e le diversità. Grazie a un modello d’impresa basato prima di tutto sull’attenzione alle persone e a un sistema di welfare aziendale cresciuto negli anni, siamo un benchmark e contiamo di trasmettere il nostro successo anche alle nostre imprese clienti.»

Il Premio Women Value Company - Intesa Sanpaolo si rivolge alle piccole e medie imprese pubbliche e private (secondo i criteri della Raccomandazione della Commissione Europea 2003 361/CE), a prevalente capitale italiano e non appartenenti a gruppi, che abbiano registrato buone performance economico-finanziarie e che si siano distinte nell’applicazione di politiche di valorizzazione del lavoro femminile e di gestione della gender diversity: servizi di conciliazione famiglia/lavoro; iniziative volte a garantire ai dipendenti, uomini e donne, una serena gestione del loro tempo in azienda (benefit, voucher, asili nido interni,…); politiche flessibili di organizzazione del lavoro; politiche retributive di merito non discriminatorie; piani di sviluppo e valorizzazione delle competenze e carriere femminili, con ampia presenza di donne in posizioni manageriali o apicali.

Fonte: Intesa San Paolo - Ufficio stampa



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