Violenta ragazza mentre fa jogging, polizia arresta molestatore seriale 36enne

Un 36enne di Empoli è stato trasferito in carcere a Sollicciano dalla polizia per violenza sessuale e lesioni personali. L'uomo ha tentato di violentare una ragazza mentre faceva jogging lungo la pista ciclabile tra Limite e Capraia. L'età della giovane non è stata specificata proprio per tutelarla in quanto vittima di violenza.

I fatti

Erano le 6.10 circa di sabato 27 aprile. La donna è stata affiancata e poi mandata a terra dall'uomo con una spallata che era in abbigliamento casual ma non da runner. Una volta finita nel fosso a margine della pista, lui le si è gettato addosso per immobilizzarla. Ha tentato di toglierle i pantaloni mettendole le mani sulla bocca per non farla urlare. L'ha minacciata di morte nel caso in cui non avesse smesso di dimenarsi ma, fortunatamente, la violenza è terminata dopo alcuni minuti. Il trentenne è riuscito ad abbassare pantaloni e mutande, arrivando a palparla nelle parti intime, ma poi se l'è data a gambe levate in auto, forse per la resistenza della donna.

L'arresto

La ragazza ha riportato lesioni curabili in 10 giorni (contusioni multiple legate al tentativo di abuso, ecchimosi al gomito destro, al ginocchio e alla gamba sinistra, segni di stretta ai polsi ed al collo). I segni sul corpo della giovane non sono legati a botte vere e proprie ma connessi alla violenza sessuale.

Una volta tornata a casa la giovane ha raccontato l'accaduto al padre che l'ha accompagnata in ospedale e da lì è stato allertato il commissariato di Empoli. Gli uomini a capo del dirigente Francesco Zunino hanno subito avviato le indagini analizzando le telecamere di sorveglianza di una vasta zona, tra cui anche quelle del vicino comune di Montelupo Fiorentino. Le telecamere di Montelupo in particolar modo, specifica il dirigente Zunino, sono molto utili in quanto leggono le targhe. Questa tecnologia era già esistente prima dei fatti dell'Ambrogiana, quando una 17enne venne colpita quasi fino a ucciderla e lasciata a terra nei pressi del parco dell'ex Opg.

Già dopo 24 ore dai fatti gli agenti hanno trovato la pista giusta da seguire. A meno di un mese le indagini sul caso empolese hanno portato all'arresto dell'uomo nella sua casa che annovera a proprio carico altri precedenti di polizia per  fatti analoghi, reati di violenza sessuale, commessi in Italia ed anche all’estero. Nello specifico nel 2006 è stato denunciato per violenza sessuale in Toscana. L'anno seguente, nel 2007, c'è stato l'arresto Pisa e la condanna. L'uomo è stato scoperto anche a commettere lo stesso odioso reato in Spagna nel 2010. La condanna è avvenuta nel paese iberico e il trentenne ha speso tre anni in carcere dal 2014 fino al 2017, a termine della pena.

Il lavoro della polizia

Il dirigente Zunino vuole ringraziare la procura di Firenze e il pm Solinas per l'aiuto in quella che nelle prime ore si presentava come un'indagine complicatissima. Il commissario a capo dell'ufficio anticrimine Danilo Di Stefano ringrazia invece i suoi uomini che nelle 24 ore seguenti il fatto hanno battuto ogni pista e cercato ogni traccia per giungere finalmente a un percorso che ha portato all'arresto di oggi. Secondo quanto appreso infatti non ci sono prove che l'uomo nei giorni precedenti avesse cercato di molestare altre ragazze. L'assenza di testimoni se non la vittima di violenze, il luogo isolato in cui si è consumata la violenza e i pochi dettagli raccolti sono stati i punti di partenza di un'indagine conclusasi fortunatamente con l'arresto questa mattina e il trasferimento in carcere



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