Amianto ex Breda, Sì: "La Regione si faccia sentire"

“La Regione Toscana si faccia subito sentire con Inps e Governo: il diritto ai risarcimenti pensionistici previsti dalla legge di stabilità del 2018 deve essere riconosciuto, senza se e senza ma, a tutti lavoratori esposti all'amianto negli anni ’80 nello stabilimento Breda di Pistoia”. E' quanto chiedono i consiglieri regionali di Sì-Toscana a Sinistra Paolo Sarti e Tommaso Fattori che hanno presentato una mozione su “una delle vicende più gravi di sempre legate al tema della sicurezza sul lavoro”.

“Negli ultimi cinque anni - aggiungono Sarti e Fattori - qualcosa è stato finalmente fatto, sia pure tardi, ma resta ancora tantissimo da fare. Solo una parte dei lavoratori esposti all'amianto tra il 1987 e il 1990 avrà i riconoscimenti pensionistici con certezza e in tempi brevi. Restano invece escluse tre fasce di lavoratori. Intanto circa la metà dei 170 operai che si sono visti certificare dall'Inps di Pistoia questo diritto è in attesa che l'Inps nazionale dia il benestare. Ma nel frattempo a Roma si sono inventati un escamotage che rischia di congelare tutto per un periodo indeterminato: un preliminare monitoraggio a livello nazionale dei lavoratori esposti all'amianto. E quindi, quanto dovranno ancora aspettare quei lavoratori? Sicuramente per un tempo molto lungo, potenzialmente infinito. Un'altra fascia resta addirittura del tutto esclusa, ed è quella dei lavoratori dell'indotto, come ad esempio le addette e agli addetti alle pulizie, pure esposti alle fibre killer per lunghissimi anni. L'esclusione è dovuta all'interpretazione data dall'Inps del testo della legge 208 del 2015, che ha portato l'ente previdenziale a richiedere la certificazione del lavoro svolto presso l'azienda dell'indotto Breda e l'iscrizione di essa nel registro delle aziende operanti nel settore del materiale ferroviario. Tuttavia molte ditte che operavano fra il 1987 e il 1990 all'interno della Breda oggi non esistono più, e nemmeno esistono più i loro archivi. L'Inps nazionale quindi chiede una certificazione impossibile da ottenere. E poi restano esclusi dai benefici tutti gli ex lavoratori che ora sono in pensione, per quanto lavorassero nella medesima azienda e fossero parimenti esposti alle fibre di amianto”

“Insomma, questa è una battaglia tutt'altro che conclusa”, continuano Sarti e Fattori, che pretendono “una vera opera di giustizia civile e sociale, anche se non potrà mai rimediare a quella strage silenziosa costata la vita, fino ad ora, ad oltre 130 operai, tutti lavoratori ex Breda che vennero utilizzati per smantellare 135 mila quadri di Eternit. Oggi non possiamo certo raccontare ai sopravvissuti ed alle loro famiglie che è necessario aspettare un monitoraggio a livello nazionale. La burocrazia non può fermare un iter riparatorio che va avanti da cinque lunghi anni. I lavoratori chiedono solo ciò che è loro dovuto”, concludono i consiglieri di Sì-Toscana a Sinistra.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana, Gruppo Sì - Ufficio stampa



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