Palio di Fucecchio, Ramello (Cdx) ribatte ai 20 punti di Spinelli

(gonews.it)

Il comitato Sport e Palio a fianco della candidata sindaco per il centrodestra Sabrina Ramello risponde ai 20 punti del sindaco uscente Alessio Spinelli sui successi del Palio di Fucecchio

Sembra che il Sindaco Spinelli abbia sempre gestito direttamente la macchina organizzativa del Palio come se fosse qualcosa di sua esclusiva proprietà, “prima l’ho fatto come Assessore” (dimenticandosi che nei suoi 5 anni di mandato vi era un CdA composto da altre 4 persone che si spendeva come e forse più di lui) e “poi come sindaco” (a cosa servono 8 componenti del CdA ed 1 assessore se sottolinea che i meriti sono tutti suoi?), lui sempre e solo lui – si spende, sta al fianco, li aiuta a crescere – come se questa manifestazione nata 38 anni fa senza di lui non potesse andare avanti (nonostante nello stesso C.d.A. ci siano persone che da più tempo di lui si adoperano con differenti ruoli per il bene della manifestazione.. quando ancora la smania esibizionistica di Alessio Spinelli non aveva preso il sopravvento.) Ribadiamo un concetto che anche a lui dovrebbe essere molto caro, il Palio è delle Contrade, di tutte quelle persone che volontariamente e gratuitamente (e non stipendiate come lui) dal 1981 si spendono, lavorano, faticano, contribuiscono economicamente per il bene della propria Contrada e più in generale per il bene del Palio, in quanto è solamente grazie alla loro partecipazione che questa splendida manifestazione nata sotto l’egida del locale Gruppo Donatori di Sangue Fratres continua a vivere. Ed è inoltre bene ricordare che né l’Associazione Palio, né il Comune elargiscono contribuiti alle 12 Contrade, se non alla sola vincitrice del Palio, non sostenendo come sarebbe opportuno queste importanti realtà del nostro tessuto sociale.
Spinelli vuol farci credere che dietro l’aumento del numero dei cavalli iscritti c’è l’amministrazione comunale (cioè LUI), nel bilancio anno 2010 dell’Associazione il contributo elargito dall’Amm.ne Comunale è pari a 37.000 €, cifra che nei bilanci 2016, 2017 e 2018 si riduce a € 32.000…insomma di quale investimento si parla se l’Amm.ne comunale, a fronte dell’aumento dei premi per i cavalli scelti per disputare il Palio ha diminuito il proprio contributo economico?

Premi che furono diminuiti nel 2015 (allorchè furono le 12 CONTRADE ad autotassarsi per un totale di 1.800€ da distribuire sul montepremi destinato ai cavalli), mentre nel 2016 le Contrade non contribuirono e gli iscritti furono solo 19. E pensare che la Commissione Consiliare Controllo e Garanzia nel Marzo 2015 aveva convocato i componenti dell’Associazione stessa, per domandare se il contributo economico elargito fosse sufficiente, in virtù delle spese da dover sostenere, ricevendo una risposta dissuasiva. Alle stesse Contrade in questi 5 anni è stata quintuplicata la quota d‘iscrizione da pagare obbligatoriamente per la partecipazione al Palio, chiesto un finanziamento in qualità di soci di 9.000€ totali , oltre a comminare alle stesse una cifra che supera i 35.000€ di sanzioni negli ultimi 3 anni. Non si può certamente dire che le CONTRADE non abbiano contribuito economicamente in questi anni.


La Buca del Palio non è di proprietà del’Ass.ne Palio, le spese per la manutenzione dell’area dovrebbero essere a carico del Comune ma guardando i bilanci dell’Ass.ne è evidente come la stessa abbia direttamente contribuito alla gestione dell’area, che fino a qualche anno fa era palcoscenico anche di altre manifestazioni.
La creazione di scale e la comparsa di nuove recinzioni un investimento sulla sicurezza? Poco o niente è stato fatto per il benessere degli spettatori, soprattutto sul lato opposto all’arrivo, gli investimenti sull’area sono stati utilizzati per nuove recinzioni adibite a blindare determinate zone.
Evidentemente per loro reprimere è più importante che educare, costruire una zona invalicabile non è la soluzione per impedire comportamenti da censurare.
Ma soprattutto questi interventi hanno contribuito al promesso aumento della capienza dell’area? La Commissione di vigilanza per il pubblico spettacolo in base alle normative attualmente vigenti rilascia autorizzazione per quale numero di spettatori?


Negli anni chi di dovere si è sempre adoperato per migliorie di tale tipo, basti ricordare il totale rifacimento della pista nei primi anni duemila, i nuovi steccati a collo d’oca… ma Spinelli fino al 2009 dov’era?


Visto il corposo contributo economico delle Contrade in questi anni, l’acquisto dei box appare come un mero contentino per cercare di compensare il dispendioso sacrificio.


Determinati investimenti per la tutela animale sono obbligatori per lo svolgimento della manifestazione, lo impone un’ordinanza del Ministero della Salute. Un tecnico qualificato inviato dal Mipaaft deve rilasciare l’autorizzazione necessaria per il tracciato, e ci risulta che negli anni siano state molte le prescrizioni alle quali l’Ass.ne ha dovuto adempiere per permettere lo svolgimento di tutte le manifestazioni (Corse di Primavera e Palio). Ma soprattutto i grandi proclami che il Sindaco Spinelli aveva fatto lo scorso anno, quando ospite durante un evento di una Contrada, tra lo scetticismo generale aveva lanciato l’idea di un ritorno ai cavalli purosangue ed un Palio straordinario in che cosa si sono concretizzati? Forse, troppo preso dalla voglia di esibirsi, si era dimenticato che la nostra pista non gode delle necessarie autorizzazioni per far correre i purosangue.
L’equipe di riconosciuto valore internazionale come ha risposto al fatto che lo scorso hanno uno dei cavalli scelti per la disputa del Palio non sia stato idoneo a prendere parte alla corsa? Sinceramente non è stato un bel biglietto da visita come esordio nella nostra manifestazione…


Siamo sicuri che l’ambulanza veterinaria goda delle necessarie certificazioni per essere considerata un’ambulanza?
A questa domanda ha risposto in un’intervista l’equipe veterinaria precisando che il trailer acquistato (per una cifra che ci dicono ben superiore a quanto inizialmente preventivato alle Contrade) è “un mezzo idoneo ad evacuare un cavallo infortunato” e non risponde ai requisiti necessari per essere definita un’ambulanza per cavalli. Qual è stata la cifra spesa per l’acquisto? Quanti fornitori sono stati consultati?
Ok, non vogliamo essere troppo polemici, abbiamo un mezzo, ma il personale qualificato formato per utilizzarlo c’è?


1 evento in 10 anni = Valorizzazione del Palio?
La valorizzazione della nostra manifestazione ha avvio da epoche ben più lontane rispetto all’avvento di Spinelli, grazie a persone con le quali Spinelli non ha mai collaborato. Quando Spinelli è arrivato il Palio di Fucecchio si era già costruito una propria identità e ritagliato uno spazio importante nel panorama nazionale. Le Contrade lavorano alla valorizzazione della manifestazione ogni giorno da decenni, se oggi il Palio di Fucecchio è questo gran parte del merito è loro.


Per quanto riguarda le procedura di presentazione del Cencio la stessa era già dettagliatamente descritta nel Regolamento, anche la cerimonia di presentazione e iscrizione dei fantini aveva una procedura già consolidata. La collaborazione con le Contrade è fondamentale, ripetiamo che sono loro la vera anima del Palio, non può esistere il Palio senza Contrade; esse non sono uno strumento per raggiungere determinati obiettivi, e dal punto di vista giuridico in quanto soci dell’Ass.ne ciascuna decisione dovrebbe essere discussa e approvata in piena collaborazione.

Lo stesso Spinelli all’indomani del Palio 2019 ha dichiarato un calo di spettatori, lo si notava anche solo guardandosi in giro, la tribuna - la cui capienza era stata aumentata - era desolatamente mezza vuota. Siamo sicuri che il prezzo del biglietto d’ingresso per prato e tribuna non possa essere ridotto? Il Palio nasce come una festa per la popolazione e non come un evento finalizzato al lucro.
E’ stata introdotta la diretta tv che certamente causa una perdita di spettatori paganti, ma con le stesse emittenti non è stata portata avanti una trattativa adeguata. “Il Palio” piace al pubblico, possibile che debba essere l’Ass.ne a dover pagare per farlo trasmettere? Con una strategia di marketing adeguata l’Ass.ne deve riuscire a “vendere il prodotto” recuperando gli introiti persi, come conseguenza della diretta tv, ai i diritti televisivi ceduti all’emittente di turno o tramite ulteriori sponsor.


Sito e social network: al giorno d’oggi bisogna rimanere al passo con i tempi, e il web è attualmente la miglior vetrina per farsi pubblicità nel mondo. Essere sul web e sui canali social non fa più notizia, è la normalità.


Palio in giro per l’Italia molto molto poco. Le uscite sono state rare e non hanno mai avuto la risonanza che avrebbero meritato, spesso in collaborazione con altre associazioni locali.
Andare in giro per l’Italia non significa per forza fare “promozione”, se nel regolamento è stato introdotto un obbligo (3 uscite obbligatorie) vuol dire che qualcosa non funziona. Deve esistere un progetto, non ci si può affidare al caso, bisogna creare i presupposti affinché le Contrade siano felici di partecipare e non costringerle. Più volte le Contrade hanno sentito parlare di un “gruppo di rappresentanza”, un’idea rimasta sempre e solo tale senza sviluppi concreti.


Va dato atto che il Palio in Gioco è l’unica iniziativa sviluppata da Spinelli nelle sue vesti di Assessore, il giusto momento di divertimento per i piccoli di Contrada altrimenti relegati ad un ruolo secondario. Ben vengano iniziative di questo genere, purché non perdano il loro significato ludico ed educativo: socializzazione, senso di appartenenza, spirito di gruppo, rispetto delle regole.


Il Gran Galà non è nato su iniziativa di Spinelli, ma bensì da un’idea di altri componenti del C.d.A. e alcuni responsabili dei gruppi musici & sbandieratori delle Contrade. Ultimamente il coinvolgimento delle Contrade ma soprattutto la collaborazione con le stesse non è sempre stata positiva, si racconta di numerose discussioni tra Consiglio di Amministrazione e Contrade nel vano tentativo di imporre sostanziali modifiche al format. Il Gran Galà è una festa per valorizzare i gruppi Musici e Sbandieratori, una vetrina per mostrare a tutti la loro bravura, frutto di ore di sacrifici e lavoro durante tutto l’anno.
La collaborazione tra scuola di moda e le Contrade è nata molti anni fa, non è stato certamente Spinelli ad istituire l’indirizzo MODA, né tantomeno ad avviare collaborazioni che già esistevano. Come pure il Torneo di calcetto delle Contrade è nato per volontà delle Contrade, è stato il proficuo impegno dei responsabili delle stesse a valorizzarlo. Dispiace che una manifestazione di tale risonanza sia ridotta a dover fare i conti con le imposizioni del gestore di un impianto di proprietà comunale, costringendo la disputa delle partite in seconda serata in orari non proprio agevoli. Spinelli si fa vanto di un evento ma fa poco o niente per risolvere quelle problematiche rese note più volte. Senza dimenticare che anche per questo evento, seppur la cifra sia simbolica, si è assistito ad un aumento del prezzo del biglietto per far fronte alle numerose spese che l’Associazione Palio è costretta a sostenere.


Il Premio Tommaso Cardini nasce su iniziativa dell’Assessore alla cultura Cardellicchio nel 2006, è un premio che doveva al tempo stesso dare risalto al lavoro di numerose persone e ricordare la figura di uno dei fondatori del Palio. Aldilà di schede valutative e qualità della giuria, il giudizio è sempre soggettivo e polemiche, talvolta fondate e talvolta meno, ci sono sempre state.
Quello che noi ci proponiamo è di valorizzare la sfilata e dare la giusta risonanza al premio Cardini, ma soprattutto riconoscere gli sforzi di ciascuna Contrada nell’allestimento del corteo storico e sostenerle anche economicamente (ovviamente con decisione da prendere di comune accordo) a fronte delle numerose spese che le stesse sostengono ogni anno per offrire alla cittadinanza uno spettacolo mai monotono e sempre più bello e coinvolgente.


Riguardo la diretta tv del Palio la nostra opinione è già stata espressa in risposta al punto 10, la promozione dell’evento (inteso come settimana paliesca) non viaggia di pari passo con la crescita della manifestazione e delle Contrade. Il Palio potrebbe essere un volano per il turismo, attrarre appassionati e non, ma non ci riusciamo, a differenza di altre manifestazioni paliesche non riusciamo ad attrarre l’attenzione se non quella degli appassionati. Molte cose possono essere fatte per far conoscere il Palio di Fucecchio al di fuori dei luoghi canonici, ed una valida ed organizzata promozione garantirebbe un sicuro aumento degli introiti pubblicitari.
I ricavi pubblicitari sono il vero tallone d’Achille della nostra manifestazione, i dati riportati sui bilanci mostrano un netto calo negli ultimi anni, si è passati dai 18.000 € del 2011 a poco più di 13.000 € nel 2018, con una media nell’ultimo quinquennio di poco superiore ai 10.000 € di introiti pubblicitari. I ricavi derivati da multe e sanzioni nel 2018 sono invece 17.000 € ed è questo un dato che in confronto deve far sicuramente riflettere. E’ necessario cambiare assolutamente marcia, una manifestazione come la nostra può ambire a introiti maggiori, ed è per questo che bisogna impegnarsi fin da subito per renderci più appetibili per nuovi sponsor.
Noi lo abbiamo già ribadito più volte, le Contrade sono l’anima di questa manifestazione, senza di loro il Palio non esisterebbe.
A loro deve essere riconosciuto l’importante valore che meritano, troppe volte sono state “usate”.


“Non si possono ingannare molte persone per molto tempo”
Questo è quello che ha fatto Alessio Spinelli, tanti proclami, infinite esibizioni, la serata della presentazione del Cencio usata esclusivamente come occasione per essere al centro dell’attenzione (ricordate sindaci o assessori con cotanta necessità di voler apparire?). Spinelli non si ricorda neppure cosa aveva promesso 5 anni fa nel suo programma elettorale:
-Individuare soluzioni, in base a richieste specifiche delle Contrade, per le sedi e le stalle dei cavalli.
Qualcuno ha ricevuto aiuti di tal genere? La stessa proposta la ripropone ancora oggi nel suo nuovo programma… voi ci credete?
-Inserire il Palio nei circuiti delle manifestazioni storiche italiane partecipando agli eventi con gruppi di rappresentanza.
Quali circuiti? Nessuna valorizzazione… Contrade obbligate a partecipare alle uscite.
-Costruire un museo del Palio utilizzando anche la sede dell’associazione.
Nessun museo allestito, nessun atto concreto in tal senso.
-Costituire un ufficio del Palio per alleggerire compiti e oneri per la gestione delle attività di contrada: acquisti, comunicazioni, servizi.
L’ufficio Palio, chi l’ha visto?

E’ tante altre promesse fatte alle Contrade, prima rimandate e poi disattese.
Tante parole, zero fatti.

Fonte: Ufficio stampa



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