Ruba tre caschi: arrestato grazie alle immagini delle telecamere

Potenza delle telecamere di videosorveglianza: in soli tre giorni il furto di tre caschi da motociclista è stato risolto nel migliore dei modi dai carabinieri di Chiusi Scalo. Tutto è cominciato con la classica gita domenicale al lago Trasimeno da parte di tre ragazzi chiusini, che avevano lasciato le loro motociclette davanti ad un esercizio pubblico nel comune di Magione (PG).

Al rientro i caschi che avevano ancorato ai bauletti con le maschere da motocross erano spariti. I carabinieri di Chiusi Scalo ricevevano la denuncia querela dei tre e intraprendevano le indagini recuperando i video ripresi nell’arco orario dei furti da alcune telecamere private di videosorveglianza.

L’impegno, la pazienza e la determinazione dei militari venivano presto premiati, perché una delle telecamere aveva ripreso la targa dell’autovettura di uno dei tre responsabili dei furti che si erano spartiti il bottino. Quell’auto era intestata a un ragazzo di origine marocchina residente a Deruta. Convocato in caserma ammetteva gli addebiti e si riconosceva nel video che gli veniva mostrato, sentendosi incastrato. Come forma di buona volontà faceva i nomi degli altri due.

Veniva quindi formalmente convocato in caserma un primo complice, un 17enne pure lui di Deruta che si presentava in caserma accompagnato dai genitori che già lo avevano convinto a collaborare e che riportava in caserma il casco sottratto. Analogo atteggiamento teneva anche l’ultimo dei tre, un diciottenne di Torgiano. Si è trattato dunque di un furto commesso da tre giovani inesperti che, dopo questa prima esperienza delittuosa, si spera si sottrarranno da ulteriori cattive tentazioni. Se il buon giorno si vede dal mattino è meglio che non intraprendano il mestiere del ladro.

Nel frattempo però sono stati doverosamente denunciati alla Procura della Repubblica di Perugia per furto aggravato. Verosimilmente il giudice terrà conto della collaborazione da loro fornita al termine delle indagini. La refurtiva nel frattempo è stata integralmente restituita ai legittimi proprietari che non speravano davvero di recuperare il maltolto in così breve tempo



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