
Era attesa da tempo una comunicazione da parte di Manola Guazzini, candidata sindaco giunta terza a San Miniato con il 22,29%, fuori dai giochi per il ballottaggio. E la notizia è di oggi: non ci sarà apparentamento con nessuna delle due forze, spiegano nella nota pubblicata da Federico Faraoni, presidente del comitato Cambiamenti, e la stessa Guazzini. Dunque, almeno ufficialmente, non ci sarà un appoggio né verso il candidato di centrosinistra Simone Giglioli né di quello di centrodestra Michele Altini.
"Il comitato cittadino CambiaMenti ringrazia gli oltre 3400 elettori che, attraverso il sostegno alla candidata Manola Guazzini hanno espresso la richiesta di una profonda discontinuità col sistema di potere che si è andato costituendo a San Miniato nell'ultimo decennio, in alternativa sia al PD che di questo sistema di potere è stato protagonista, che alla destra.
Anche se l'obiettivo della partecipazione al ballottaggio è stato mancato, 3.400 voti rappresentano una base di partenza straordinaria per un'alternativa che intendiamo far crescere, anche attraverso un impegno forte e puntuale di opposizione sia in Consiglio Comunale che tra la gente.
Non cercheremo perciò, e rifiuteremo qualora ci venissero proposti, apparentamenti con l'una o con l'altra delle forze presenti al ballottaggio. Manterremo un'impostazione fortemente alternativa rispetto a entrambe queste forze.
Non daremo, come Comitato, indicazioni di voto, anche perché, in quanto movimento civico, non intendiamo vincolare il diritto di voto dei nostri elettori, ognuno dei quali si comporterà, domenica 9 giugno, secondo la propria coscienza.
Dovrebbero riflettere seriamente sulle proprie responsabilità coloro che, sbandierando per tutta la campagna elettorale la parola d'ordine della continuità, hanno prodotto, per la prima volta nella storia di San Miniato, un esito come il ballottaggio".
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