
È di questa settimana la notizia che una bambina di un anno è stata curata e salvata dai medici dell'ospedale cittadino, senza che sia stato necessario trasportarla in altro ospedale per essere sottoposta a cure.
Questo è l'esempio concreto della competenza, della preparazione e della sicurezza offerta dall'ospedale di Volterra, che ha trattato un caso che la stessa ASL ha definito complesso, garantendo le migliori cure alla piccola e la tranquillità alla famiglia.
Questo dimostra anche la necessità di mantenere tutti i servizi di questo ospedale, la cui attività non può e non deve essere legata alla logica dei numeri, rappresentando un punto di riferimento per un'intera area e per molte persone.
Per questo dobbiamo vigilare affinché l'Asl attui in pieno il protocollo sottoscritto in ambito pediatrico, compreso il servizio di telemedicina che l'azienda aveva garantito essere già entrato in funzione con lettera del Commissario M. Maccari che, in data 18.02.2019, riferendosi alla telemedicina, scriveva proprio che "a metà maggio possiamo considerare collaudato l'intero progetto". Apprendiamo adesso dalla stampa che questo servizio ancora non è entrato in funzione, tanto che i medici hanno fatto ricorso ai vecchi metodi di contatto con il Meyer e sono stati professionali al punto di garantire le cure migliori alla piccola.
È importante tenere alta l'attenzione su questo tema e richiedere collettivamente il rispetto dei servizi inclusi nell'accordo, ampliando le richieste anche alla predisposizione di un letto di osservazione pediatrica breve, al fine di poter far fronte a casi come questi, ma anche a situazioni meno gravi ma che possono è devono essere curate presso il nostro Ospedale.
Fonte: Roberta Benini - Per Volterra
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