Banco Alimentare compie 30 anni, Betori: "Raccogliere per ridistribuire, per non disperdere"

Sabato 15 giugno si è tenuta nel Salone dei 500 di Palazzo Vecchio a Firenze ‘Compagni di Banco. Da 30 anni in viaggio’.

L'iniziativa si è svolta per i 30 anni di Banco Alimentare, associazione che mira al recupero del cibo ancora buono e a cui restituisce un valore per chi si trova in difficoltà.

Con il patrocinio del comune di Firenze, l’Associazione Banco Alimentare della Toscana Onlus ha spento le sue 30 candeline iniziando nel salone con un concerto di archi.

Presenti all’evento le autorità del comune di Firenze e l’Arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori. “All’origine del Banco Alimentare – ha sottolineato l’Arcivescovo – vi è qualcosa di più profondo di una geniale ricetta sociale. Esso trova infatti le sue radici nella fede cristiana, che ci suggerisce che fare del bene a chi ci è prossimo, non è solo di aiuto a quest’ultimo, ma prima di tutto a noi stessi e all’intera società, che ne riceve beneficio come incremento, educazione, attraverso gesti concreti al valore della gratuità”. Betori ha concluso riprendendo le parole che Papa Francesco pronunciò nella ricorrenza dei 25 anni del Banco Alimentare, “Raccogliere per ridistribuire, per non disperdere. Lo spreco è l’espressione più cruda dello scarto. Significa disinteresse per le cose e indifferenza per chi ne è privo”

Oltre alle rappresentanze ovviamente, presenti anche i ‘Compagni di Banco’ dell’associazione, Giuliana Malaguiti responsabile comunicazione della fondazione Banco Alimentare, Leonardo Carrai Presidente emerito dell’associazione Banco Alimentare della Toscana Onlus e alcuni volontari, portavoce delle loro esperienze. L’anniversario si è concluso all’ora di pranzo.



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