Maltrattamenti a Santa Croce, le mosse del centrodestra: "Consiglio aperto e un patto per il rispetto dei diritti"

L'eco della notizia dei ragazzi percossi affinché imparassero il Corano non si placa. Il centrodestra ha preso la parola a Santa Croce sull'Arno, il capogruppo Alessandro Lambertucci e i consiglieri comunali Marco Rusconi, Valentina Fanella, Vincenzo Oliveri e Benedetta Cicala hanno dibattuto sull'argomento.

Tra le mosse di Per un'altra Santa Croce c'è la richiesta di un apposito Consiglio comunale aperto, oltre a una richiesta più specifica, già tentata da Rusconi nella passata legislatura e adesso aggiornata. Si tratta di un patto da sottoscrivere, a firmarlo dovrebbero essere, nelle idee del centrodestra, tutte le associazioni che vogliono avere agibilità sul territorio: "Una società moderna va avanti se tutti condividiamo gli stessi valori. In questo patto si dice che ogni associazione sottosta alla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino. Così come esiste il patentino antifascista, chiediamo che esista un accordo così 'civile'".

"Non siamo sorpresi ma la cosa ci indigna. L'insegnamento del Corano sconfina in metodi che non sono un problema solo per noi ma anche a livello nazionale. Rimangono sacche di illegalità e noi ci aspettiamo che questa amministrazione faccia meglio a livello di controlli e sicurezza. Fin quando queste attività rimangono sul nostro territorio, chiediamo che vengano rispettati tutti i diritti. Non facciamo una questione etnica, ma vorremmo vedere una presa di posizione ferma e seria dalle associazioni culturali islamiche" sono state le parole di Lambertucci.

Il centrodestra non ha lesinato critiche dirette al sindaco Deidda: "Non ci è piaciuta la presa di posizione del sindaco. Ha giurato sulla Costituzione e non può lasciarsi andare a esternazioni volgari. Rappresentano o il fallimento delle politiche migratorie sul territorio o atteggiamento che denotano l'arroganza del centrosinistra. Per noi chi governa deve avere un atteggiamento che fonda nel quieto vivere civile e deve essere rispettoso anche di chi pretende il rispetto dei diritti fondamentali. Una vicenda di cronaca così può avere impatto anche sul mondo conciario".

I consiglieri hanno affermato di esser stati contattati da molti cittadini nelle ultime ore. Dunque Lambertucci - così come Rusconi, Oliveri, Cicala e Fanella - ha intenzione di cercare risposte a molti quesiti riguardo questo caso: "Vogliamo sapere se l'associazione era lì per un contratto d'affitto e con chi lo ha stipulato. Deidda poi deve dirci che cosa viene fatto realmente in questo fondo. Inoltre vogliamo ci sia comunicazione sugli esiti delle indagini".

 

Gianmarco Lotti

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