Consiglio a Fucecchio, Pd risponde alla Lega: "Ecco come è andata"

Due giorni fa, lunedì 17 giugno, si è tenuto l’insediamento del nuovo Consiglio comunale di Fucecchio, un evento solenne di cui tutti i Consiglieri del Partito Democratico hanno avvertito l’importanza.

Nel proprio discorso di insediamento in Consiglio comunale, il Gruppo PD ha auspicato, fra l’altro, che i Consiglieri comunali tutti – di maggioranza e di opposizione – si elevino ad esempio di rispetto istituzionale e personale. Ieri abbiamo letto con stupore e sgomento che il Gruppo consiliare della Lega, nel proprio comunicato stampa a commento della seduta di insediamento del Consiglio, non ha rilanciato sul rispetto reciproco, pur nella differenza dei ruoli, né ribadito il proprio impegno ad occuparsi dei reali problemi dei cittadini fucecchiesi, come promesso in campagna elettorale. Il loro comunicato tratta uno e un solo argomento: il brindisi di compleanno del Sindaco, recriminando che si è tenuto in Sala Consiliare e del quale non sarebbero stati informati. Per doverosa informazione, si trattava di una piccola sorpresa organizzata da un neo-consigliere a seduta già conclusa. Se da quanto promettevano in campagna elettorale, i leghisti si vedono oggi costretti a rilasciare dichiarazioni su di un brindisi, i cittadini sanno cosa attendersi nei prossimi cinque anni.

Bene, il Gruppo consiliare PD sarà al lavoro con chi, in Consiglio comunale, si adopererà davvero per il bene della comunità fucecchiese, auspicando il più ampio e rispettoso confronto con l’opposizione. Il solo modo di fare bene politica è farla seriamente. Noi la pensiamo così.

Per tornare a parlare di quanto davvero interessa ai Fucecchiesi, alleghiamo di seguito il testo integrale dell’intervento di insediamento del Gruppo PD in Consiglio:

“Innanzitutto, signor Presidente, mi permetta di ringraziare pubblicamente una persona che, non a parole, ha dimostrato vero spirito di servizio e senso delle istituzioni: occupava lo scranno che ora occupa Lei ed è Francesco Bonfantoni. Del pari, estendo questo ringraziamento a chi mi ha preceduto nella delicata funzione di capogruppo PD, Lorenzo Toni.

Pare si debba ricordare che il 26 di maggio si è votato a Fucecchio, perché qua siamo a Fucecchio e non siamo a Santa Croce, a Bergamo o nel resto d’Italia. Il 26 maggio scorso, i cittadini di Fucecchio hanno scelto di rinnovare il mandato di Alessio Spinelli a Sindaco. La loro voce è stata forte e chiara: quasi il 60% degli elettori ha scelto Alessio Spinelli e, di questi, il 44% ha scelto il Partito Democratico, che a Fucecchio è dunque il primo partito. I cittadini chiedono di continuare l’azione svolta dall’amministrazione uscente e hanno supportato un programma pensato e scritto intorno alla cura della persona e della comunità: formazione e lavoro, famiglia e politiche sociali, lavoro e sviluppo economico, cultura e turismo. Il PD ci sarà ed eserciterà le funzioni previste dal mandato consiliare per svolgere un lavoro di verifica e supporto all’azione amministrativa.

Mi si permetta un ultimo appunto di respiro più generale. Io non credo al piatto ripetersi del passato, nemmeno del passato peggiore. Credo però che, da molto tempo, questo Paese abbia visto corrodersi i principi democratici che ne guidano l’ordinamento. Da troppo tempo, gli avversari politici sono considerati nemici e, recentemente, sembra che chi ha la responsabilità pro tempore del governo del Paese stia sottovalutando i molti episodi di violenza di cui si apprende ogni giorno. In quest’aula, consiglieri di maggioranza e opposizione sono chiamati a svolgere il loro mandato secondo le proprie convinzioni politiche. Tuttavia, il rispetto che siamo chiamati ad avere nei confronti gli uni degli altri e, collettivamente, nei confronti delle istituzioni è fondamentale. Il nostro successo – politico e anche personale – dipende da questo in misura decisiva. Come ha citato il Sindaco, è di ieri sera la notizia di un grave episodio di violenza e ricordare, come giustamente è stato fatto dai banchi dell’opposizione, un Servitore dello Stato caduto nell’esercizio delle sue funzioni non permette di ridimensionare questa odiosa aggressione. Né è possibile dire “al di là del fascismo e delle parole facili”: queste espressioni non devono trovare luogo nelle sedi istituzionali, perché ieri sera, sotto il naso del Ministro dell’Interno, per le strade di Roma, dei ragazzi sono stati picchiati perché indossavano la maglietta sbagliata ed erano stati considerati “antifascisti” – come se questa fosse una colpa o un’offesa! Il Gruppo consiliare PD esprime solidarietà a questi giovani, che semplicemente passeggiavano per le vie della Capitale. La violenza di cui sono stati vittime si è connotata politicamente – non riconoscerlo è un rischio per tutti.

Ora, signor Presidente, a nome di questo Gruppo consiliare, auguro buon lavoro a Lei, al Sindaco e alla sua Giunta e così pure ai Consiglieri comunali, tutti chiamati, ognuno con i propri ruoli, a lavorare per il bene della comunità fucecchiese”

PD Fucecchio



Tutte le notizie di Fucecchio

<< Indietro

torna a inizio pagina