Psicologo, a Prato il 62% lavora in equipe con altre professioni sanitarie

Il 5,8% degli psicologi toscani è pratese (397 su 6767). Di questi l’87% si occupa di clinica e il 37% di educazione. L’82% sono donne ed ha un’età media di 42 anni. Solo un terzo, il 38%, lavora individualmente, il 62% lavora in equipe, quindi fianco a fianco con altri professionisti sanitari. Sono i risultati dell’indagine condotta dall’Ordine degli psicologi della Toscana e presentati questa mattina a Prato in un momento storico per la categoria: gli psicologi sono passati totalmente sotto la vigilanza del Ministero della Salute (L.3/2017), sono inseriti nelle Commissioni che accertano la condizione di disabilità in età evolutiva (decreto correttivo del d.lgs 66/2017), sono accanto ai medici e infermieri previsti nelle cure primarie (D.L.35/2019).

«Lavorare per il benessere psicologico delle persone - ha detto Lauro Mengheri, Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana - richiede un costante aggiornamento, previsto anche dal nostro codice deontologico, per adattarsi alle sempre nuove richieste che coinvolgono la salute psicologica delle persone Lo psicologo è garanzia di professionalità competente e formata».

«Lo psicologo – ha aggiunto Christina Bachmann, vice presidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana - non si occupa solo di disturbi ma lavora ed è inserito nei vari contesti anche sociali, scolastici e lavorativi, per promuovere salute e benessere». La collaborazione tra le varie figure è fondamentale nella promozione della salute e garantisce alla persona una presa in carico competente e preparata. Il 90% degli psicologi pratesi ha, infatti, una specializzazione universitaria post-lauream e un altro 39% ha un titolo oltre la laurea o la specializzazione (master universitario, dottorato, perfezionamento).

Alla presentazione sono intervenuti oltre a Lauro Mengheri, Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana e Christina Bachmann, Vicepresidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana, il vice sindaco Comune di Prato Luigi Biancalani che ha ricordato l’attenzione dell’Amministrazione comunale verso i temi della salute psicologica e ha auspicato una sempre maggiore collaborazione tra Comune e ordine degli psicologi.

Giuseppe Cardamone, Direttore Area Salute Mentale Adulti AUSL Prato ha sottolineato, invece, come il tema della salute mentale anche grazie all’aiuto degli psicologi debba entrare nell’agenda delle politiche delle città. La partita da giocare tutti insieme – ha detto - è fare in modo che ci sia la giusta attenzione e la giusta sensibilità. L’ordine degli psicologi può svolgere un ruolo fondamentale di indirizzo culturale.

Felicia Di Francisca, Direttore UOS Psicologia AUSL Prato ha sottolineato come l'efficacia dell’intervento dello psicologo è valutata con un continuo controllo sugli esiti dei trattamenti. Marco Armellini, Direttore Area mentale infanzia AUSL Prato ha, infine, sottolineato le aree di intervento nelle quali potenziare maggiormente la presenza dello psicologo come la perinatalità e l’età geriatrica.

Fonte: Ufficio Stampa

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