Toscana Pride, la bandiera rainbow sul palazzo della Provincia a Pisa

Da oggi fino a sabato 6 luglio la bandiera rainbow sventolerà dal Palazzo della Provincia in Piazza Vittorio Emanuele a Pisa a significare la convinta adesione che l’Amministrazione Provinciale ha dato al Toscana Pride 2019. Ad issarla sono stati il Presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori e il portavoce del Toscana Pride Junio Aglioti Colombini e la consigliera provinciale Olivia Picchi durante la conferenza stampa di presentazione. Un segnale forte che va a rafforzare l’adesione alla grandemanifestazione dell’orgoglio e della visibilità LGBTQIA+ da parte di molti comuni del pisano: 19 su 37 (Bientina, Calci, Calcinaia, Capannoli, Casciana Terme Lari, Castelfranco di Sotto, Montecatini Val di Cecina, Montopoli in Val d'Arno, Palaia, Pontedera, Ponsacco, Santa Croce sull'Arno, San Giuliano Terme, San Miniato, Santa Luce, Terricciola, Vecchiano, Vicopisano e Volterra) Tra di esse anche Il Comune di Casciana Terme Lari (PI) che contestualmente ha deliberato l’adesione alla Rete Ready, la Rete delle Amministrazioni contro le discriminazioni. Mentre i Comuni di Vecchiano (PI), Calcinaia (PI) hanno esposto o esporranno una bandiera rainbow da un palazzo pubblico.

“Il Toscana Pride, nel quarantesimo anniversario della nascita del movimento, nel 2019 si tradurrà in iniziative su tutto il territorio regionale e in una parata conclusiva che vedrà protagonista la nostra città di Pisa, il prossimo 6 luglio. Una centralità per il nostro territorio, dunque, che esalta ulteriormente l'adesione ufficiale della Provincia di Pisa alla manifestazione, tramite la concessione del patrocinio da parte del nostro Ente. La nostra adesione simboleggia la volontà di abbracciare questo percorso, per chiedere pari diritti e pari doveri, ispirati dagli ideali di laicità, autodeterminazione e inclusione” - afferma il Presidente Massimiliano Angori - La Provincia peraltro nel febbraio scorso ha formalizzato la propria adesione a Ready, la Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le Discriminazioni per orientamento sessuale o identità di genere, alla quale possono aderire Regioni, Province, Comuni e Associazioni. L'azione delle Pubbliche Amministrazioni è infatti fondamentale per promuovere sul piano locale politiche che sappiano rispondere ai bisogni delle persone, contribuendo a migliorarne la qualità della vita e creando un clima sociale di rispetto e di confronto libero da pregiudizi. Le politiche di inclusione sociale sono un elemento imprescindibile e un dovere civico che noi amministratori abbiamo l'obbligo di perseguire per realizzare una convivenza reale e benefica per tutte le parti che compongono la nostra collettività. L’affermazione dei diritti delle persone costituisce il presupposto per la costruzione di una compiuta cittadinanza.  In questo modo si darà un contributo non solo per contrastare le discriminazioni, ma anche per promuovere una cultura dell’accoglienza e del rispetto reciproco in cui le differenze, tutte le differenze, siano considerate una risorsa da valorizzare all'interno di una società che voglia considerarsi tale” conclude il Presidente.

“In un momento storico in cui assistiamo a nuove ondate di violenza istituzionale, fatte di prove muscolari e discorsi d’odio contro chiunque sfida la “norma”, ripartiamo dalle nostre radici. Stonewall e la manifestazione di Pisa del 1979 ci ricordano che di fronte all’oppressione non c’è altra risposta se non la ribellione, una ribellione favolosa che si sottrae alla normalizzazione e che sovverte lo stigma” – commenta Junio Aglioti Colombini, portavoce del Toscana Pride 2019 - “il 6 luglio scenderemo nelle strade di Pisa per occupare uno spazio fisico e politico in cui ribadire che lì dove vengono negati diritti civili e sociali, dove si alzano muri e barriere per normare corpi e desideri “non conformi”, dove porti chiusi lasciano affondare i valori della solidarietà e dell’accoglienza; lì noi saremo come comunità che resiste e che lotta unita per essere libera. Lo facciamo nel segno di Marsha e di Sylvia e di tutte le favolose ribelli che alla norma si sono sottratte.”

 

Fonte: Ufficio stampa



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