
La Guardia di finanza di Siena ha eseguito un sequestro preventivo, ai fini della confisca, di beni per oltre 6,6 milioni di euro nella disponibilità, diretta e indiretta, di un imprenditore di origini calabresi da anni residente nel Senese, sottoposto a misura di prevenzione per pericolosità fiscale dal tribunale di Firenze.
Si tratta di 38 immobili. Ville, terreni agricoli, uffici e appartamenti in costruzione, "di quote di partecipazione in istituti di credito cooperativo, di 9 aziende del settore trasporti, coltivazione di cereali, produzione di energia da biomasse ed edilizia", oltre a una serie di veicoli.
L'imprenditore a partire dal 2004, secondo le ricostruzioni della Guardia di finanza, è stato "denunciato e condannato per numerosi reati a sfondo economico-finanziario" che avrebbe perpetrato nella "gestione di più società" operanti dal settore immobiliare al trasporto merci, dall'agricoltura all'energia rinnovabile.
Meno di 30.000 euro l'anno dichiarati ma con "il possesso di beni per oltre 6,6 milioni di euro, accumulati nell'arco di oltre dieci anni. Per eludere l'erario, molti di detti beni erano stati fittiziamente intestati a familiari dell'imprenditore ed, in particolare, alcune quote societarie risultavano in possesso della madre settantenne".
Il tribunale di Firenze ha disposto il sequestro preventivo ai fini della confisca su richiesta della Guardia di Finanza. L'imprenditore non sarebbe legato ad ambienti di criminalità organizzata, "ma -spiegano le fiamme gialle- il Codice antimafia prevede l'applicazione di misure cautelari reali analoghe a quelle previste per i soggetti indiziati di appartenere ad organizzazioni criminali di stampo mafioso, qualora si ritenga che il proposto viva, in tutto o in parte, di proventi di origine delittuosa".
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