Invasione di palco a Pisa, eXploit: "Anche Capossela e il gruppo ci hanno sostenuto"

"L'ingresso in corteo in Piazza dei Cavalieri è stato un atto di disobbedienza nei confronti delle politiche di chiusura e di privatizzazione dei luoghi pubblici della città. Durante l’ultimo anno questa giunta comunale, proseguendo sul solco della precedente amministrazione, ha messo in campo molteplici iniziative volte a limitare l’accesso libero e gratuito alle piazze e alle vie principali della città. Alla massiccia presenza di forze dell'ordine, all'impiego di idropulitrici e alla sequela di ordinanze volte a vietare qualunque fruizione del suolo pubblico, si sono aggiunti i costosi concerti del festival “Numeri Primi”.

Con queste ultime iniziative, l'intenzione di chiudere dei luoghi pubblici e limitare gli spazi di libertà si realizza attraverso la privatizzazione e il profitto. Ma per noi le piazze, in quanto pubbliche e mantenute con i soldi delle tasse di tutti, devono costituire un luogo di ritrovo e di cultura senza che ci siano barriere economiche, alte o basse che siano.

Con la nostra azione abbiamo voluto mettere a nudo le politiche culturali “a due velocità” dell'assessorato diretto da Andrea Buscemi: da un lato la censura della vivacità della cultura spontanea e aggregativa che innerva il tessuto cittadino, attraverso le identificazioni e i sequestri che colpiscono gli artisti di strada; dall'altra, la promozione di grandi eventi musicali chiusi, i cui costi di accesso vengono giustificati con la scusa delle spese di finanziamento.

Crediamo che non esista una cultura di serie A e una di serie B, e che chi vi lavora debba essere giustamente retribuito: siamo precari e conosciamo bene il problema della bassa retribuzione di chi monta le strutture e lavora per questi eventi, ma questo non può essere scaricato dalle istituzioni pubbliche sugli abitanti, attraverso un biglietto che esclude chi vive la piazza.

Infine, siamo estranei a qualunque accusa di aver voluto rovinare il concerto e spaventare chi era lì ad assistere. Il corteo si è ritrovato sotto il palco, ricevendo l'invito di Capossela e del suo gruppo a spiegare le nostre motivazioni, che loro stessi hanno mostrato di sostenere. Lo ribadiamo: il nostro è stato il tentativo di aprire un dibattito in città e di comunicare con le generazioni differenti dalle nostre, spiegando che piazze come Cavalieri fanno parte del nostro vivere quotidiano, e che è necessario che la cittadinanza possa disporre di luoghi gratuiti in cui trascorrere il proprio tempo libero.

(qui il primo attacco dell'amministrazione Conti e qui la cronaca del fatto)

Collettivo eXploit Pisa



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