Accoglienza, sono 6705 gli immigrati ospitati in 638 Cas della Toscana

La situazione dei centri di accoglienza straordinaria (Cas) in Toscana è al centro dell’interrogazione presentata da Jacopo Alberti (Lega), portavoce dell’opposizione, alla luce della proposta di legge all’ordine del giorno d’Aula che intende aiutare i migranti ospitati nei Cas (centri d’accoglienza straordinaria), penalizzati, secondo la Regione, dal decreto legge dell’ottobre 2018 – il cosiddetto decreto sicurezza – promosso dal Ministero dell’Interno. Il decreto sicurezza, afferma l’interrogazione, non è retroattivo, e quindi “non pone in condizioni di irregolarità nessuno di coloro che avevano titolo per essere ospiti dei Centri di accoglienza straordinaria al momento dell’entrata in vigore”.

A rispondere alle domande di Alberti, in Aula, l’assessore regionale Vittorio Bugli, dopo aver precisato che “i dati – aggiornati al 31 maggio 2109 – relativi agli immigrati in Toscana nei Cas sono acquisiti dalle Prefetture poiché l’individuazione dei soggetti gestori deputati all’accoglienza degli immigrati, la gestione dei flussi dei migranti, la ripartizione dei profughi, l’organizzazione e la gestione del servizio e delle strutture è di competenza dello Stato e viene decretata dal Ministero dell’Interno.”

“Sono 638 i Cas presenti in Toscana e 6mila 705 gli immigrati accolti nelle strutture – così l’assessore risponde ai primi quesiti dell’interrogazione – ognuno ha presentato domanda per ottenere lo status di rifugiato o il permesso di soggiorno per motivi umanitari, fino alla data del famoso decreto”. Sul dato relativo all’accoglimento delle istanze di asilo dal 2016 ad oggi, Bugli ha risposto “sono disponibili i dati dal 2016 al 2018: in questi anni hanno avuto accolta la propria richiesta 3mila 287 migranti”.

Il consigliere regionale Alberti si è detto insoddisfatto della risposta: “Mi sembrava che in commissione quando si trattava la proposta di legge oggi in discussione lei avesse tanti dati per contestare il decreto sicurezza – ha risposto il portavoce dell’opposizione – ma non li ha portati in Aula, qui solo numeri vaghi e non certi. Prendo atto – ha concluso – che i migranti in Toscana nelle strutture sono 6mila 705 e che lo status di rifugiato è stato accolto solo per 3mila 287”.

Sulle linee di indirizzo per la realizzazione dell’accoglienza, con vincoli e modalità di organizzazione delle strutture Bugli riferisce che “sono definite in primo luogo a livello ministeriale, poi rese operative a livello territoriale”.

Nel testo si riporta anche il numero degli stranieri – mille e 81 – detenuti nelle carceri del territorio regionale, fornendo dati su ciascuna struttura e precisando che “nella quasi totalità dei casi la presenza straniera supera il 50 per cento della popolazione carceraria”.

Alberti: “Già 6.705 accolti in Toscana, no al campo profughi”

“La Lega si è opposta a questa legge fin da subito, in nome di tutti quei toscani che si sono sentiti traditi da Rossi e dalla sinistra: i 185mila poveri che vivono nella nostra Regione, sempre ignorati a favore degli immigrati m- dice il Portavoce dell’opposizione in consiglio regionale, Jacopo Alberti - Si stanziano 4 milioni per far diventare la Toscana un campo profughi nazionale, quando abbiamo già 6.705 profughi ospiti dei centri accoglienza sparsi per i territori. Ad Arezzo ci sono attualmente 607 richiedenti asilo, a Firenze 1434, a Grosseto 418, a Livorno 547, a Lucca 797, a Massa Carrara 471, a Pisa 916, a Pistoia 498, a Prato 471, a Siena 546. Sono numeri impressionanti e che avrebbero meritato una riflessione da parte di Rossi e del PD prima di presentare questa legge: non c’è bisogno di introdurre in Toscana altri immigrati, per di più senza permesso di soggiorno”.

“Questa legge vuole garantire diritti che in Italia non vengono mai fatti mancare a nessuno, come il diritto alle cure essenziali, perché in Italia nessuno viene lasciato a morire per strada. Mentre ci sono ‘diritti’, riconosciuti anche agli stranieri senza permesso di soggiorno grazie a questa legge, che alcuni toscani non si possono permettere: un alloggio e tre pasti al giorno. Credo che le risorse provenienti dai toscani che pagano tasse e i contributi debbano essere dedicate prima ai toscani, e non agli stranieri senza permesso di soggiorno. Noi – dice Alberti - oggi presentiamo quasi 2300 emendamenti contro questo ennesimo tentativo di spreco di denaro pubblico, andremo avanti a oltranza nella presentazione anche fino a notte fonda, per difendere i diritti dei toscani”.

Fonte: Toscana Consiglio Regionale

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