Ceppo e Ville Sbertoli, Palomar: "Ci appelliamo ad autorità terze"

Palomar, associazione politico-culturale che mette al centro della propria riflessione il rapporto tra città e democrazia nell'età globale, parla del progetto di rigenerazione urbana del Ceppo e di riqualificazione delle Ville Sbertoli.

"Il progetto è stato radicalmente cambiato. Pistoia perde un'occasione storica per ripensare il proprio futuro. Palomar si propone di informare tutti i cittadini su quel che sta accadendo, perché il Ceppo e le Ville Sbertoli sono patrimonio comune".

In data 17 maggio Palomar ha avanzato istanza di accesso agli atti all’Azienda Usl Toscana Centro, nella quale si chiede : 1) chiarimenti sui ritardi e le inadempienze dell’attuazione dei precedenti accordi per Ceppo e Ville Sbertoli; 2) il valore in bilancio del Padiglione Nuove Degenze e la stima dei costi per la demolizione dello stesso. Si chiedono inoltre i documenti relativi a: 1) i lavori effettuati sul Padiglione Nuove Degenze dal 2009 al 2016; 2) gli atti relativi alle gare svolte nel 2017 per i lavori di trasferimento del SERT nel Padiglione Nuove Degenze; 3) i progetti esecutivi per il trasferimento del CUP e Centro Prelievi nel Padiglione Nuove Degenze. Infatti, continuiamo a denunciare con forza il fatto che, dopo anni e soldi spesi in interventi sul Padiglione Nuove Degenze e dopo progetti e gare per realizzare lì le funzioni sociosanitarie, oggi il nuovo accordo di programma prevede di demolire il Padiglione. Se non arriveranno risposte convincenti ed esaustive, ci rivolgeremo alle autorità competenti per verificare la correttezza della gestione delle risorse pubbliche da parte dell’AUSL Toscana Centro.
In data 24 maggio abbiamo consegnato una petizione rivolta al Sindaco nella quale si chiede conto:
1) del mancato coinvolgimento della cittadinanza nella trattativa tra ASL e Comune per cambiare l’accordo di programma sul Ceppo e le Ville Sbertoli, senza motivazioni adeguate;
2) che cosa ha fatto l’amministrazione Tomasi dall’inizio del mandato per realizzare il progetto finanziato con fondi europei e perché ha rinunciato a 6 milioni e 200.000 euro di finanziamenti europei, che potevano comunque essere utilizzati per la parte monumentale del Ceppo che verrà al Comune tra 35 anni;
3) perché, nonostante quanto sia confermato anche dal nuovo accordo, il Comune permette all’ASL di insediare proprie funzioni anche nella parte storica del Ceppo;
4) come intende autorizzare la demolizione del Padiglione Nuove Degenze, posto che l’attuale piano particolareggiato non la prevede;
5) con quali strumenti il Comune intende tutelare il bene artistico e architettonico delle Ville Sbertoli;
6) dove sono finite le risorse stanziate nel 2016 per la Casa della Salute;
7) come giustifica la rinuncia ad un valore di 4 milioni e mezzo, tanto era stimato il Padiglione Cassa di Risparmio.
A queste iniziative è seguita la passeggiata patrimoniale il 15 giugno per conoscere l'area del Ceppo e di Ville Sbertoli.
Visto che le risposte non sono pervenute, Associazione Palomar ha deciso di rivolgersi ad altre autorità.
Ceppo e Ville Sbertoli sono patrimoni che la città non può perdere.

Fonte: Associazione Palomar

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