Panificio Toscano: "Nessuna irregolarità, strumentalizzazione da Sicobas"


Al Panificio Toscano nessuna irregolarità.

• Applichiamo un regolare contratto di lavoro nazionale e con i sindacati abbiamo concordato una contrattazione di II livello con miglioramenti salariali.
• Siamo disposti a discutere anche le rivendicazioni individuali e accettiamo ogni confronto in tutte le sedi.
• Ma non accettiamo forme di protesta estorsive che una minoranza vorrebbe imporre alla maggioranza dei lavoratori.
• E diffidiamo da dipingere questa azienda come un luogo dove non si rispetta la legge.

Il 15 luglio abbiamo aderito all’invito del Prefetto di Prato per un tavolo di confronto richiesto dai Sicobas. Per ogni richiesta per qualsiasi tavolo istituzionale abbiamo sempre dato e daremo la nostra disponibilità.

Quello ci rammarica è la strumentalizzazione che da tempo si fa del “caso Panificio Toscano” da parte del sindacato autonomo.

Ricordiamo che a settembre 2018 Panificio Toscano ha assunto 110 persone e ha attivato un percorso condiviso con le Associazioni Sindacali Confederali. Panificio Toscano con questa decisione ha dato vita a un percorso positivo per le maestranze e per la città di Prato.

Rivendichiamo questa scelta e ribadiamo con forza che l’illegalità non fa parte di questa azienda e che tutte le tappe di questo percorso sono state svolte con la collaborazione delle Istituzioni e delle OO.SS.LL.

Il contratto che applichiamo è un contratto nazionale, i lavoratori in azienda sono regolarmente assunti e ogni mensilità viene retribuita. Ferie, permessi, rol, 13ma, 14ma, malattie, tutto compare in busta paga. Applichiamo un Contratto Nazionale di Lavoro ufficiale che può essere messo in discussione, e per questo esiste un tavolo nazionale a cui la soluzione è demandata, così come possono essere contestati i livelli di inquadramento, ma questi temi trovano soluzione o con l’accordo delle parti Sindacali Nazionali o con l’apertura di un contenzioso individuale, ma non si può parlare di illegalità, insinuando che il Panificio Toscano possa ricorrere al lavoro nero o a mancata erogazione di retribuzione e contributi.

Il percorso intrapreso è di delegare alla decisione degli Organi competenti la questione relativa al CCNL da applicare e cioè il contratto dell’industria o dell’artigianato che trattano la questione unitamente ai rinnovi della intera contrattazione del settore e possiamo garantire fino da ora che la nostra azienda si adeguerà esattamente a quanto verrà stabilito e convenuto.

Il 10 luglio abbiamo firmato un ulteriore accordo sindacale diretto ad instaurare comunque una contrattazione aziendale di secondo livello, dando ulteriormente prova che Panificio Toscano è pronto ed aperto ad ogni trattativa e riconosce la legittimità di ogni forma di manifestazioni sindacali, purché esercitata nell’osservanza delle leggi vigenti e senza intento di danneggiare l’azienda e i lavoratori che nella stessa operano.

Non abbiamo la presunzione di essere infallibili, ma solo aperti e disponibili; ne è prova il fatto che anche nell’ultimo incontro in Prefettura abbiamo dato la nostra disponibilità ad aderire alla proposta del Prefetto per cui nessuna chiusura a trattare esiste da parte dell’azienda: la chiusura c’è stata da parte di coloro che si sono alzati e sono andati via.

Ribadiamo la nostra disponibilità come sempre a qualsiasi tavolo istituzionale e siamo disposti anche ad incontrare coloro che hanno espresso giudizi di solidarietà con i Sicobas, ma, così come abbiamo fatto nei confronti di tutti i nostri interlocutori diretti, indiretti ed anche con gli organi di stampa, auspicheremmo che le posizioni potessero essere espresse con il conforto della realtà e della verifica dei fatti.

Alcune verità in sintesi.
I contratti:
1. 28.09.2018: l’azienda firma un accordo sindacale per l’assunzione di n. 110 persone, con revisione per il 1° anno di almeno 30 livelli. L’azienda ne ha fatti 39.
2. 10.07.2019: l’azienda sigla un accordo sindacale del con i sindacati nazionali CGIL e UIL, con accordo del 2° livello per miglioramenti salariali a obiettivi
3. 15.07.2019: l’azienda accetta la proposta del Prefetto di un’ulteriore apertura a rivedere altre 25 posizioni.

Gli scioperi:
Sulla stampa si dice che sono i dipendenti di Panificio Toscano che scioperano. Vogliamo precisare che sono sempre una piccola parte, cioè 25 dipendenti su un totale di circa 140. Gli altri 115 dipendenti, iscritti alla UIL e alla CGIL, ma molti non iscritti a nessuna sigla sindacale, non hanno mai aderito a nessuno sciopero e, anzi, sono solidali con l’azienda. Al Panificio Toscano non c’è un muro contro muro, c’è una minoranza che vuole imporre la propria legge alla maggioranza dei lavoratori, non solo attraverso lecite manifestazioni di pensiero suffragate da agitazioni sindacali, ma cercando di forzare in senso negativo i rapporti contrattuali con i clienti che il Panificio Toscano rifornisce. A dimostrazione di quanto si sostiene, si segnala che già oggi, a nemmeno 3 giorni dalla riunione presso la Prefettura, dove era stata illustrata la proposta del Prefetto e accolta da tutti i presenti (Panificio Toscano, OO.SS.LL.), con la sola esclusione del Sindacato Sicobas, si è avuto il blocco degli automezzi che dovevano procedere alla consegna dei prodotti, vanificando il lavoro che la stragrande maggioranza dei dipendenti ha svolto con l’interesse primario di evitare ripercussioni all’azienda sul piano contrattuale da parte dei clienti.

Questo documento è stato inviato a tutti i gruppi consiliari presenti in Regione Toscana, agli assessori competenti a tutti i livelli istituzionali, ai partiti politici.

Panificio Toscano srl

Notizie correlate



Tutte le notizie di Prato

<< Indietro

ISCRIVITI alla newsletter quotidiana di gonews.it

Ogni giorno alle 19 le notizie più importanti

torna a inizio pagina