In Piazza contro il decreto Salvini, Rete Antirazzista Pisa: "A rischio lo stato di diritto"

Alla vicenda di Sea Watch, che ha ignorato il blocco delle autorità italiane data l'impellente necessità di mettere in salvo la vita di 40 persone, e il cui operato è stato riconosciuto legittimo anche dall’ordinanza di un magistrato, si aggiunge la recente forzatura degli eventi da parte di questo governo che, ignorando le criticità della situazione a bordo della nave Alex, di Mediterranea Saving Humans, ha portato nuovamente al verificarsi delle condizioni per cui si è reso necessario entrare al porto di Lampedusa, nonostante il diniego.

Questi eventi hanno evidenziato la debolezza e l’inconsistenza (anche giuridica) del Decreto Salvini bis e hanno fatto emergere la voce di quanti, in tutta Italia e non solo, si sono mossi per esprimere solidarietà alle azioni di salvataggio nel Mediterraneo, vincendo anche una battaglia di umanità, per cui la dignità umana e la vita non possono essere calpestati.

Questo successo politico e umano deve spingerci a continuare la nostra battaglia contro l’intero impianto delle Leggi Salvini, in particolare contro il Decreto Sicurezza bis che andrà in discussione in Parlamento nelle prossime settimane per essere poi convertito in legge, perché il periodo di “mare calmo” è appena iniziato e speriamo che siano tante le navi che possano tornare nel Mediterraneo, per evitare quanto più possibile la silenziosa strage in corso.

È necessario smontare i proclami del Ministro dell’Interno, che continua a fomentare odio e paura, e mostrare come le leggi e i decreti Salvini sono un attacco frontale ai migranti, alle Ong, ma anche all’intera società civile tutta quando attacca direttamente le manifestazioni dei lavoratori con blocchi della produzione, quando prevede l'inasprimento delle pene per i blocchi stradali come anche per altre manifestazioni.

Viene così smascherata la retorica della Lega, che contrappone gli interessi dei migranti a quelli dei terremotati o dei lavoratori italiani: con il decreto Salvini bis, vengono sanzionate le Ong che salvano i naufraghi in mare, ma anche i lavoratori che organizzano scioperi e cortei per tutelare i loro diritti, o i terremotati che – stanchi delle promesse non mantenute dai Governi – scendono in piazza per chiedere la ricostruzione dei loro territori.

Ad essere a rischio, con le norme emergenziali di Salvini, è lo stato di diritto su cui si basa la nostra convivenza civile: basterà una denuncia, senza neanche aspettare la sentenza di condanna, per essere sanzionati da provvedimenti che limitano la libertà personale. Basterà un capriccio del Ministro degli Interni, su cui si accentrano poteri discrezionali, per limitare o vietare il transito e la sosta nel mare territoriale italiano.

Ed è questo stesso approccio repressivo che ritroviamo anche sul piano locale, dove l’amministrazione a trazione leghista esce dal progetto SPRAR minando il lavoro di chi si adopera per l’integrazione e l’inserimento dei migranti nel nostro tessuto sociale.

La Rete Antirazzista di Pisa è parte attiva di quella comunità solidale che non si rassegna all’indifferenza e alla violazione dei diritti umani, civili e sociali. Siamo per la libertà di circolazione in Italia, in Europa e in particolare in tutto il Mediterraneo. Siamo per la libertà di manifestare, di esprimere pubblicamente e pacificamente il proprio pensiero, e certamente vogliamo uno stato sociale degno di questo nome, che non intralci l'accoglienza e la solidarietà, ma che la promuova.

Chiediamo: che il parlamento non converta in legge il decreto sicurezza Bis; che la Legge Salvini sia ritirata; che siano ripristinate le risorse dedicate ad un’accoglienza degna e diffusa nei territori, a partire da quello di Pisa.

 

Fonte: Rete Antirazzista Pisa



Tutte le notizie di Pisa

<< Indietro

torna a inizio pagina