Consiglio regionale, contributi alle pro loco e ok ai distretti biologici

Grandi Toscani: celebrazioni, passa l'integrazione di risorse

Le risorse previste con legge regionale (10/2019) per celebrare i grandi toscani sono integrate da un avanzo di amministrazione. Il Consiglio regionale ha infatti approvato con 26 voti a favore e sette contrari (M5S, Sì-Toscana a sinistra e le consigliere del gruppo misto Monica Pecori e Serena Spinelli) la proposta di legge. Viste le numerose ricorrenze che si celebrano nel 2019 che coinvolgono realtà territoriali della Toscana pubbliche e private, e date le risorse derivanti dall’avanzo di amministrazione da erogare entro l’anno corrente, il Consiglio intende integrare l’originario stanziamento disposto. Oltre a ciò, si vuol procedere ad un ampliamento della platea dei beneficiari.

La legge amplia il contesto operativo della legge 10/2019 e stanzia 20mila euro a integrare quello originario di 50mila previsto per le celebrazioni della figura di Napoleone Bonaparte; di 50mila euro a integrare l’originario stanziamento di 80mila euro previsto per le celebrazioni di Cosimo I de’ Medici, dei quali 15mila euro da destinarsi all’adesione ai progetti rilevanti in collaborazione con istituzioni statali. Verificata la disponibilità di ulteriori risorse derivanti dall’avanzo di amministrazione, si destina un’integrazione di 50mila euro all’originario stanziamento di 65mila anche per la celebrazione delle numerose ricorrenze correlate a personalità illustri della Toscana.

Sul provvedimento il capogruppo Sì-Toscana a sinistra Tommaso Fattori ha ribadito la propria contrarietà, definendo le misure un “album di figurine per elargire risorse a pioggia”. “La Giunta e non il Consiglio deve prevedere una programmazione sul tema”, ha detto. “A noi spetta la funzione legislativa non quella di scrivere atti di spesa travestiti da legge”, ha aggiunto ancora Fattori.

Stesso approccio è stato quello espresso da Serena Spinelli (gruppo misto-Art.1/Mdp),“Serve un lavoro più organico” e Monica Pecori (gruppo misto/Tpt), “difficile sostenere erogazioni a pioggia”. Quest’ultima ha anche contestato la motivazione della provenienza della famiglia di Napoleone Bonaparte da San Miniato.

“Fortemente critica” si è dichiarata anche Irene Galletti (M5s): “La programmazione che si dichiara in legge non è comprensibile né si capisce a vantaggio di chi possa andare. In Toscana c’è tanto altro da finanziare”.

Di parere opposto il consigliere della Lega Marco Casucci: “I grandi toscani meritano di essere celebrati ma la Giunta deve fare la sua parte. L’inerzia che si registra è inaccettabile”.

A difendere la ratio della legge e replicare alle perplessità manifestate in Aula dai consiglieri, è intervenuto il presidente del Consiglio Eugenio Giani, che ha obiettato: “Le vostre argomentazioni sono riferite a 20mila euro di avanzo di amministrazione, l’entità della modifica sulla quale state discutendo questa”.

Territorio: pro loco, via libera a stanziamenti straordinari

Saranno rifinanziati i contributi straordinari per ogni pro loco della Toscana. Lo ha deciso il Consiglio regionale approvando la proposta di legge. L’aula si è espressa a maggioranza con 21 voti a favore, 7 contrari (Lega e Forza Italia) e 6 astenuti (M5s, Sì-Toscana a sinistra e gruppo misto).

All’origine del provvedimento che modifica la legge 52/2018, il “positivo riscontro” registrato nella promozione delle realtà territoriali regionali da parte delle associazioni beneficiarie dei contributi. Vista la disponibilità di risorse derivanti dall’avanzo di amministrazione, si procede quindi al rifinanziamento destinando 350mila euro parte corrente, a favore di quelle pro loco che presenteranno domanda a seguito di pubblicazione di apposito bando.

In sede di dichiarazione di voto, la consigliera del gruppo Misto-Art.1/Mdp Serena Spinelli ha anticipato la propria astensione: “Riconosco il lavoro di queste associazioni sul territorio, ma il meccanismo di distribuzione delle risorse non mi piace”.

Il presidente del Consiglio Eugenio Giani ha precisato che la misura è presa “in accordo con l’assessore Stefano Ciuoffo”, e rappresenta una “utilità inestimabile per queste associazioni. La loro soddisfazione – ha assicurato – è tangibile”.

Lamma: via libera al bilancio di esercizio 2018

Via libera al bilancio di esercizio 2018 del consorzio Lamma, il laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale della Toscana. Il Consiglio regionale si è espresso a maggioranza.
Secondo quanto illustrato in aula dal presidente della commissione Ambiente Stefano Baccelli (Pd), il conto economico risulta in equilibrio con un utile si esercizio pari mille 159 euro di cui si prevede la destinazione di 232 euro a riserva legale e 927 a riserva straordinaria destinata ad investimenti.

Il valore di produzione è pari a 4milioni 161mila 507 euro, in leggera diminuzione (-0,91per cento). Tra le poste che lo compongono, i ricavi commerciali (56mila 793 euro) in gran parte relativi al servizio di previsioni meteoreologiche svolto per Società Autostrade Spa in particolare sul tratto appenninico nei mesi invernali (39mila 800); i contributi in conto esercizio della Regione suddivisi tra ordinari (2milioni) e straordinari (684mila 141 – in diminuzione del 37,05 per cento). I contributi in conto esercizio da parte del Cnr, ammontano a 892mila 358 euro di cui 799mila 858 come personale messo a disposizione, 65mila 800 come utilizzo locali e 26mila 700 come spese condominiali. I contributi straordinari in conto esercizio da altri soggetti (283mila 869 euro) si riferiscono in particolare a progetti europei e a un accordo con l’Autorità idrica Toscana (27mila 711).

I costi della produzione sono pari a 4milioni 81mila 589 euro e comprendono costi per acquisti (37mila 298, in diminuzione del 25,83 per cento) e costi per servizi (1milione 580mila 857). Per quanto attiene le spese del personale, il costo è aumentato di circa il 14,55 per cento in parte per l’assunzione di personale a dicembre 2017 e in parte per il rinnovo della contrattazione integrativa. È in fatti cresciuto il numero dei dipendenti ai quali devono essere riconosciute le indennità di lavoro in turno per il servizio meteorologico operativo.

Sul fronte investimenti, quelli realizzati si discostano in parte da quelli previsti nel Piano presentato col bilancio preventivo 2018: ne sono stati realizzati per 787mila 486 euro rispetto a quanto programmato e stimato in 1milione 146mila 480.

La delibera è stata presentata in aula dal presidente della commissione Ambiente e Territorio, Stefano Baccelli (Pd).

«Al di là dei numeri favorevoli del bilancio – ha detto Baccelli – voglio sottolineare la capacità del consorzio Lamma non solo di tenere in equilibrio i conti, ma anche di produrre iniziative di valore commerciale, che vanno a finanziare in parte la sua attività. Mi riferisco ad esempio al servizio di previsioni metereologiche svolto dal Lamma per Società Autostrade Spa, in particolare sul tratto appenninico nei mesi invernali, come pure alle attività svolte per l’istituto francese del mare. Il consorzio, inoltre, sempre di più si sta dimostrando capace di attrarre risorse europee, partecipando a bandi Ue. Insomma – ha concluso il presidente – la conferma di una vera e propria eccellenza nel panorama nazionale, un punto di riferimento per molti non solo nel campo delle previsioni meteo ma anche per le attività di prevenzione e di supporto per la Protezione civile».

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Agricoltura, via libera alla legge sui distretti biologici.

Le imprese agricole colpite dalle recenti avversità atmosferiche, che producono pomodori e ciliegie, oppure allevano api, potranno contare su 4milioni e 800mila euro. E’ quanto stabilisce una legge approvata all’unanimità dal Consiglio regionale. Ad illustrarla in aula il presidente della commissione Agricoltura, Gianni Anselmi (Pd), che ha ricordato come eventi atmosferici di varia natura (precipitazioni, forti venti, siccità, temperature inferiori alle medie stagionali) abbiano determinato un accorciamento del ciclo vegetativo nel pomodoro, un impatto negativo sulla qualità delle ciliege, soprattutto per le forti piogge, e nell’apicoltura si sono verificati numerosi episodi di mortalità. “Per intervenire si utilizzano il microcredito, l’abbattimento dei costi delle commissioni di garanzia e contributi in conto interessi – ha sottolineato Anselmi -. Nel caso del pomodoro è interessata l’intera filiera, quindi anche le imprese di trasformazione”. Il presidente ha ricordato che il dibattito in commissione ha insistito molto sul carattere non episodico di questi eventi climatici, sollecitando interventi sulla formazione degli imprenditori agricoli.

“Il sostegno all’apicoltura è rilevante” ha affermato Luciana Bartolini (Lega), ricordando gli impegni presi anche dal governo a favore del settore. “Molte zone, come nel Casentino, hanno avuto danni rilevanti al grano e granoturco- ha affermato – Per questo ho presentato un emendamento per estendere gli interventi ad altri settori”.

“Sono interventi necessari, per i quali esprimiamo voto favorevole – ha dichiarato Irene Galletti (M5S) – Dobbiamo però pensare a qualcosa di strutturale e sistematico, specie intervenendo sulla prevenzione”.

Analoga la posizione di Tommaso Fattori (Si) “Dobbiamo riprogrammare le coltivazioni agricole calibrandole sui cambiamenti climatici - ha affermato – Non può essere il mercato da solo ad intervenire. C’è un ruolo importante della politica e del pubblico”.

“La Toscana ha il 25 per cento di territorio montano, il 67 per cento di territorio collinare e solo l’8 per cento pianeggiante – ha ricordato l’assessore Marco Remaschi – Abbiamo iniziato ad intervenire nel mese di dicembre con 2milioni sul latte ovicaprino ed oggi continuiamo, con la disponibilità a spostare su altri settori le risorse che non dovessero essere utilizzate”. A suo parere occorre agire a livello nazionale per una risposta più ampia e complessiva.
“Non si può coltivare allo stesso modo del passato di fronte al clima che cambia. Può essere l’occasione per ripensare la nostra agricoltura” ha dichiarato Roberto Salvini (Lega) dichiarando il voto favorevole.

Anselmi (PD): “Fare rete per valorizzare le produzioni di qualità”

Approvata a maggioranza dall’aula del Consiglio regionale la proposta di legge sui distretti biologici. “La realtà del biologico è importante in Toscana, è in crescita e caratterizzata da un buon dinamismo generazionale e da una buona presenza di imprenditoria femminile. Nella nostra regione esistono già esperienze di rete tra imprese che generano vere e proprie filiere del biologico: con questa legge vogliamo sostenerle e più in generale favorire la sinergia tra attività per rafforzare e valorizzare l’intero comparto dell’agricoltura biologica – spiega Gianni Anselmi, presidente della commissione Sviluppo rurale durante l’illustrazione del provvedimento in aula –. Possiamo considerare questo provvedimento come la naturale declinazione della norma sui distretti rurali, con l’obiettivo di consentire ai territori impegnati sulla strada del biologico di svilupparsi e crescere in ottica distrettuale”.

La legge definisce così un distretto biologico: sistema produttivo locale, anche di carattere interprovinciale, a spiccata vocazione agricola biologica che rispetta i criteri di sostenibilità ambientale, conservazione del suolo agricolo e tutela dell’agrobiodiversità. Tra i requisiti indispensabili per il riconoscimento, oltre ad una superficie minima condotta con metodo biologico pari almeno al trenta per cento rispetto alla superficie utilizzata nel distretto, devono esserci un numero minimo di produttori, si parla di almeno tre imprenditori agricoli biologici, un numero minimo di Comuni, pari ad almeno un terzo dei Comuni del distretto, deve essere creata l’assemblea di distretto e tutto deve essere volto a favorire l’incremento del biologico e a disincentivare l’utilizzo di prodotti fitosanitari.
Nel modello di distretto si prevede un accordo tra agricoltori, cittadini, operatori turistici, associazioni e pubbliche amministrazioni per la gestione sostenibile delle risorse locali, partendo dal modello biologico di produzione e consumo. Con questa proposta di legge si istituisce poi il tavolo tecnico regionale dei distretti biologici che sarà convocato almeno due volte l’anno per il coordinamento e il monitoraggio delle loro attività.

Paesaggio: aggiornamento Pit, eliminati otto vincoli e risolte incertezze applicative

Il Consiglio regionale aggiorna il quadro conoscitivo del Pit (Piano di indirizzo territoriale) con valenza di Piano paesaggistico. La proposta di deliberazione che elimina otto vincoli e risolve incertezze applicative delle amministrazioni comunali, è stata votata a maggioranza dopo l’illustrazione fatta dal presidente della commissione Ambiente Stefano Baccelli (Pd).

Secondo quant dichiarato da Baccelli, la disciplina di Piano resta intatta. L’aggiornamento, peraltro già previsto nell’elaborato 4B del Pit vigente – elenco dei vincoli da sottoporre all’esame della commissione paesaggio per la corretta delimitazione e rappresentazione cartografica – riguarda una seri di vincoli che non erano stati individuati in maniera certa. Dal confronto con le carte di archivio della Sovrintendenza, il vincolo è stato riperimetrato permettendo così ai Comuni di applicare correttamente le norme, comprese quelle per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica.

I vincoli esaminati sono in totale otto, sei presenti nell’elaborato di Piano. I restanti due sono stati esaminati per rettificarne la rappresentazione topografica. A seguito dell’aggiornamento, l’elaborato di riferimento verrà modificato e corretto con l’eliminazione degli otto vincoli.

Maggio Musicale, Serena Spinelli: "La Giunta si impegni per il rinnovo dell'incarico all'attuale sovrintendente Cristiano Chiarot".

"La Regione Toscana, in quanto socio fondatore della "Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino", può e deve dire la sua in merito alle recenti vicende che hanno visti coinvolti il Sovrintendente Cristiano Chiarot e il Sindaco di Firenze Dario Nardella, nella sua veste di Presidente della Fondazione". – dichiara la consigliera regionale Serena Spinelli.

“In particolare, con una mozione che ho sottoscritto dei consiglieri Tommaso Fattori e Paolo Sarti chiediamo che la Giunta si impegni a intervenire attivamente nella situazione creatasi all'interno della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, con l'obiettivo di rinnovare l'incarico all'attuale sovrintendente Cristiano Chiarot, in modo da poter valorizzare e proseguire l'ottimo lavoro da lui svolto negli ultimi due anni. Chiediamo inoltre che la Giunta avanzi la richiesta che la carica di Presidente della Fondazione venga mantenuta dal Sindaco di Firenze” – aggiunge la consigliera Spinelli.

Occorre ricordare che Cristiano Chiarot, sovrintendente dal 2017 - che ha saputo ridare respiro e vitalità all'attività della Fondazione e avviare un dialogo proficuo con le rappresentanze sindacali e i lavoratori, rasserenando il clima di tensione che si era creato con le gestioni precedenti - ha deciso di rifiutare ogni tipo di prosecuzione della sua a seguito della conferma della decisione del sindaco Nardella di nominare quale nuovo presidente Salvatore Nastasi, già commissario straordinario del Teatro ed ex capo di gabinetto del Ministero dei beni culturali del Governo Renzi. Una figura ben diversa dal Sindaco, che è rappresentante delle istituzioni, che comporterebbe, secondo Chiarot, il rischio che un soggetto terzo possa interferire pesantemente nella gestione operativa affidata al sovrintendente e generare un potenziale conflitto interno rispetto agli obiettivi e alla modalità di azione. Una decisione alla quale sono seguite anche le dimissione del direttore musicale Fabio Luisi.

“Visti i risultati ottenuti come Sovrintendente riteniamo che Chiarot possa dare ancora tanto al Teatro del Maggio. Concordiamo inoltre sul fatto che sia opportuno mantenere nel ruolo di Presidente della Fondazione un rappresentante delle Istituzioni, quale è appunto il sindaco di Firenze. Chiediamo dunque che la Giunta si impegni attivamente su questi due aspetti” – conclude la consigliera regionale Serena Spinelli.



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