Carceri, Corleone: "Disubbidire a leggi ingiuste e razziste la lezione di Margara"

Il pensiero di Alessandro Margara, il suo essere radicale fino al limite della disobbedienza, la sua concezione del diritto e il necessario rispetto della verità libera dalle ideologie. In palazzo del Pegaso oggi, lunedì 29 luglio, il garante regionale dei detenuti Franco Corleone ha presentato un testo del magistrato che trattava i detenuti come uomini, “Carcere e giustizia, ripartire dalla Costituzione”.

A tre anni dalla scomparsa, la discussione da lui iniziata sull'uso populistico della giustizia penale e del carcere come armi contro i nemici sociali, èquanto mai attuale”. Lo confermano recenti fatti di cronaca su cui Corleone, incalzato dai giornalisti, ha dato la sua opinione. L’immagine del ragazzo bendato fermato per l’omicidio di un carabiniere a Roma è stupida, non aiuta la giustizia. Anzi, rischia di compromettere la fase processuale e la ricerca della verità per un fatto che è di una gravità straordinaria”. E sulla polemica politica che ha innescato, Corleone è ancora più chiaro: Un surplus di accanimento. Se non si ha la concezione del diritto e dei diritti, ma ci si abitua solo all’uso della forza, si procede su un terreno estremamente pericoloso. Sentire frasi  ha continuato il Garante toscano  in cui si afferma che bisogna far marcire in carcere le persone è grave. Va contro i principi della Costituzione. Anche per questo il pensiero di Margara può insegnare tanto. Il suo disubbidire alle leggi ingiuste e razziste è l’appello che Corleone ha lanciato per celebrare sì il grande magistrato, ma anche per segnare un impegno: rileggere Margara ci aiuta a essere preparati rispetto a un tempo duro, fatto di odio e discriminazione.

In sala anche il difensore civico della Toscana, Sandro Vannini, che ha ricordato l’intensa collaborazione tra i due uffici in ambito sociale e di applicazione della libertàLavoriamo per la tutela dei cittadini, per la garanzia dei loro diritti e di verifica di situazioni delicate, ha detto. Su questo si è inseritaCamilla Bianchi, garante regionale per linfanzia insediata di recente: Il sistema può avere delle falle. Il nostro compito è prevenire, non distogliere mai l’attenzione e arginare quanto più possibile situazioni gravissime, ha detto riferendosi a quanto sta accadendo a Bibbiano.È fondamentale aspettare che la magistratura faccia il suo corso perché anche così garantiamo coloro che sono il nostro futuro. Ad ascoltare la rilettura del pensiero di Margara, anche il presidente del Comitato regionale per le comunicazione Enzo Brogi. 

Fonte: Regione Toscana



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