Project financing, il dibattito in Consiglio. Guazzini: "Meglio chiudere subito partita anche con mutuo"

Manola Guazzini e Matteo Squicciarini

Il raggiungimento di un accordo per il project financing spiegato con una nota del Comune di San Miniato dopo il Consiglio comunale di ieri, lunedì 29 luglio, ha fatto clamore per il pagamento ingente di oltre 7 milioni di euro in due anni soprattutto per il pignoramento delle casse comunali. Il motivo della riservatezza su quest'ultimo punto, ha spiegato il sindaco Simone Giglioli, era per non pregiudicare le casse dell'ente e far sì che altri creditori potessero "aggredire le casse del Comune per non vedere pregiudicati i loro crediti". Ma il dibattito si è fatto intenso e riportiamo di seguito le rimostranze dei tre gruppi di opposizione e l'appoggio all'amministrazione dei consiglieri di maggioranza.

Roberto Ferraro (Lega): "Il Comune ha pensato una cosa troppo più grande di lui. Questo contratto da 10 milioni di euro non è mai stato approvato dal Consiglio comunale, siamo venuti a saperlo nel 2009. Il rogito addirittura venne fatto dal segretario comunale. Gestione in maniera pessima, il lodo ha detto che ci sono stati gravi inadempimenti, indirettamente affermato anche dal tribunale di Roma. Il primo provvedimento immediato furono i 500 stalli nel 2006, lì cominciò il declino di San Miniato. Sulle multe il concessionario prendeva il 30% e per 10 anni il Comune non avrebbe mai dovuto cercare parcheggi alternativi. Abbiamo dato in mano a questo concessionario il cuore di San Miniato. Questo sarebbe stato un provvedimento che poteva passare se avesse avuto inizio e termine gli impegni del Consorzio Etruria col raddoppio del Cencione e il compimento di via Sasso".

Alessio Spadoni (Pd): "I numeri sono grossi ma l'intervento è grosso. Sicuramente avrebbe fatto meglio l'allora amministrazione a spacchettare il project, facendone tanti e piccoli. Operazione nobile nell'intento e insufficiente nella gestione. Unite case popolari, strade. L'amministrazione ha cercato di chiudere la questione, rivolgendosi a un avvocato di fare appello al lodo. La Corte d'Appello di Roma ha deciso di rinviare purtroppo la sentenza a data da destinarsi, ma questo è un problema comune.Sono fiducioso che in appello ci sia una revisione. Il Ctu ha detto che il danno massimo che poteva avere il Consorzio Etruria era molto inferiore a 10 milioni, ma pure ai 7 milioni. Si va intorno ai 2 milioni e mezzo. Come mai abbiano dissentito dalla perizia, non mi è dato saperlo. Non ci hanno ingessato e non ci hanno impedito di dare i servizi e non ci hanno costretto a prendere mutui".

Manola Guazzini (CambiaMenti): "O prendere o lasciare, il Comune non poteva fare altro con le casse pignorate e doveva arrivare per forza a un accordo. Dopo varie sollecitazioni si è giunti a un accordo da tre rate del 18 luglio. Costo 60mila euro eliminato, ma dovrà gestirlo e comunque è un costo. Mi auguro che l'accordo con Unipark per rientrare in possesso dei parcheggi arrivi prima possibile. Non era forse meglio prendere un mutuo, pagare tutto e subito, chiudere la partita ed entrare in possesso di ciò che dà un reddito (parcheggi e Hotel San Miniato) anziché aspettare per non avere niente? Ho posto questa questione anche in commissione. Non so se il Comune riuscirà a vincere la sentenza e a riavere i soldi. Una critica e un confronto più ampio sarebbe stato più favorevole. Andiamo ad approvare dopo i bilanci di previsione. Siamo a inizio legislatura, c'era tempo per una programmazione seria".

Michele Altini (Forza Italia): "Scordatevi di votare a favore dell'accordo, non parteciperò alla votazione. In questi anni siamo stati messi davanti al fatto compiuto. Con questo accordo non venne chiesta una fidejussione, a fronte di un contratto di 9 milioni di euro, questa è una cosa nata male che finirà peggio. Pagheremo queste rate per delle cose ancora vincolate a un accordo con Unipark. Meglio prima una bozza d'accordo e poi pagare. Nessuno ci restituirà questi 7 milioni di euro perché alla fine la San Miniato Gestioni sarà fallita al termine del pagamento".



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