Mozioni su M3, Tari e Cuoiodepur, CambiaMenti: "Noi opposizione vera"

Manola Guazzini e Matteo Squicciarini

Nella seduta del Consiglio comunale di San Miniato di lunedì 29 luglio il gruppo Consiliare Cambiamenti ha presentato due interpellanze, una relativa alla mancata effettuazione delle esercitazioni previste dalla normativa per la protezione civile nell'area di insediamento M3.

Scopo dell'interpellanza era mantenere viva l'attenzione su questo insediamento produttivo ad alto rischio ambientale e tenere aperta l'iniziativa politica in vista di una diversa collocazione dell'azienda.

Su questo l'Amministrazione ha ribadito un impegno, sia pure in forme insufficienti e generiche, mentre del tutto insoddisfacente è stato il tentativo di scaricare totalmente sulla Prefettura di Pisa la mancata effettuazione di un simulazione di evacuazione che ci si era impegnati a realizzare tre anni fa con una mozione approvata in Consiglio. In caso di incidenti (probabilità remota ma non da escludere) è indispensabile dare le corrette informazioni, perché un cittadino correttamente informato si lascia prendere meno dal panico ed è anche più sicuro.

L'altra interpellanza aveva come oggetto la riscossione della TARI. Un disegno di legge presentato dal governo Gentiloni e mai approvato obbligava ad adeguare la TARI non più al numero dei vani ma alle superfici catastali calcolate in metri quadri.

Il Comune di San Miniato, come molti altri, ha adeguato il criterio di conteggio anche in mancanza dell'approvazione della legge, ma non ha comunicato ai cittadini le superfici catastali su cui veniva calcolato il nuovo importo della tassa. In conseguenza di ciò molti cittadini, che non hanno fatto nessuna dichiarazione ma hanno semplicemente pagato i precedenti importi si sono visti addebitare non solo la differenza dell'importo ma anche una sanzione per una falsa dichiarazione che in realtà non hanno mai fatto. E tutto questo in una situazione in cui la riscossione della tassa è interamente esternalizzata ad un'azienda (ABACO) che riscuote in proporzione a quanto riesce a incassare e che quindi è interessata ad aumentare il numero delle sanzioni.

La nostra interpellanza, che non intendeva assolutamente favorire l'evasione, ma sospendere le sanzioni in attesa di una definizione regolamentare inequivocabile per tutti, e che chiarisse ad esempio come va calcolata la superficie calpestabile rispetto a quella catastale, e come vanno considerati i sottotetti e i vani scala, ha ricevuto una risposta sprezzante, tipica di chi evidentemente considera la chiarezza come una parola da agitare solo in campagna elettorale, e ritiene inevitabile che un cittadino, se vuole vedere rispettati i suoi diritti, si rivolga a un professionista, o, come più spesso succede, paghi la multa che gli costa meno dell'onorario al professionista.

Abbiamo anche votato contro la delibera di totale affidamento all'esterno della riscossione delle imposte: situazioni come quella che abbiamo denunciato nell'interpellanza dimostrano che almeno una parte delle professionalità necessarie per svolgere questo servizio dovrebbe gradualmente essere riportata all'interno della macchina comunale, in modo da obbligare il Comune ad un'assunzione di responsabilità chiara nei confronti dei cittadini.

Dopo che Cambiamenti e la Lega hanno chiesto l'applicazione della nuova regolamentazione approvata dal Consiglio sulle nomine di competenza del Sindaco, il Sindaco ha creduto di cavarsela con una semplice comunicazione delle nomine effettuate nel Consiglio di Amministrazione di Cuoiodepur, ma noi esigeremo che una discussione avvenga nel prossimo consiglio utile.

Infine è stata approvata, col nostro voto contrario, la delibera sugli equilibri di bilancio, riequilibrio contenente diverse ennesime variazioni di bilancio, che rendono difficile per i consiglieri e ancora di più per i cittadini, capire come si spendono i soldi, a favore di chi e con quali finalità. E non abbiamo affatto ricevuto risposte rassicuranti sull'adozione in futuro di metodi di definizione del bilancio che garantiscano un'effettiva partecipazione e limitino il ricorso alle varianti, ma ci proveremo.

Un'opposizione vera, che si esprime in primo luogo nell'iniziativa del gruppo CambiaMenti, e una giunta e gruppi di maggioranza che, esattamente come nel passato, ad avere una vera opposizione non si mostrano per niente abituati: questa la fotografia del Consiglio che esce dalla seconda seduta

Comitato Cittadino Elettorale CambiaMenti



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