Derattizzazione, Capecchi risponde a Montopoli del Cambiamento: "La campagna elettorale è finita"

In merito alle affermazioni dei giorni scorsi del gruppo di “Montopoli del Cambiamento”, circa l’interpellanza presentata dal gruppo stesso in vista dell’ultima seduta del Consiglio Comunale tenutasi lunedì 29 luglio, ritengo opportuno, come Sindaco, rispondere tanto nella forma, quanto nel merito.

Innanzitutto, l’osservazione sulla forma. Ogni consigliere ha il diritto di presentare al sindaco e alla giunta, per iscritto, interrogazioni ed interpellanze per conoscere informazioni dettagliate ed i motivi di una qualsiasi condotta dell’amministrazione.

Il confronto, del resto, è uno strumento indispensabile ed irrinunciabile del dibattito democratico. Allo stesso modo, però, anche la trasparenza, la pubblicità e un’efficace e tempestiva informazione e notifica sono elementi cardine del sistema democratico.

Com’è noto ai consiglieri, è richiesto un anticipo di almeno 5 giorni rispetto alla data della successiva adunanza del Consiglio Comunale, e non va calcolata la Domenica, per notificare la convocazione della seduta del Consiglio. Ciò per garantire a tutti i consiglieri di poter prendere visione dell’Ordine del Giorno in maniera consapevole.

Quindi, qualsiasi istanza da aggiungere all’OdG del Consiglio Comunale deve pervenire entro questi termini, in tempi ragionevoli.

Il deposito al protocollo della suddetta interpellanza, relativa alle “postazioni di derattizzazione” sparse per il territorio, è avvenuta in data martedì 23 luglio alle ore 15:45, allo stretto limite con la scadenza, nell’ultimo giorno utile, e, difatti, il messo era già partito per notificare la convocazione.

Se la notifica dello stesso OdG fosse arrivata il giorno successivo – mercoledì 24 luglio – l’Amministrazione comunale sarebbe venuta meno agli obblighi di trasparenza e pubblicità di cui sopra, recando danno non solo a sé stessa e all’intero Consiglio comunale, ma anche alla comunità.

In secondo luogo, credo sia importante affrontare anche il merito della vicenda. L’interpellanza presentata dal gruppo consiliare di “Montopoli del Cambiamento” verte su una problematica, che certo, potrebbe essere portata all’attenzione degli organi competenti, senza il bisogno di un atto di questo tipo.

Davvero vogliamo far credere che il dibattito politico all’interno del Consiglio Comunale debba vertere su alcune postazioni di derattizzazione? Perché non chiamare semplicemente l’ufficio ambiente per segnalare la problematica?

Per di più, codesta interpellanza sarebbe stata dibattuta in una sessione del Consiglio comunale molto importante come quella di lunedì. Durante la seduta, infatti, sono state discusse le variazioni e il riequilibrio del Bilancio, oltre a fondamentali questioni legate all’Urbanistica. Temi centrali, per la gestione del territorio e per la programmazione dei prossimi anni. Temi, che interessano tutta la cittadinanza e hanno una forte valenza politica. Temi che riguardano il governo della Città e le sue risorse.

Peccato che, durante il confronto su questi temi, il gruppo consiliare di “Montopoli del Cambiamento” non abbia mai preso la parola e nemmeno espresso alcuna opinione.

Sono stupito che, di fronte a questioni così rilevanti, la polemica si sia scatenata sulle postazioni di derattizzazione presenti sul territorio. Penso che si debba far politica affrontando ben altri argomenti: non è certamente mia intenzione sminuire un problema, ma credo fortemente che in una seduta del Consiglio Comunale dove si gettano le basi per il futuro della nostra città, un confronto più partecipato avrebbe sicuramente prodotto maggiori effetti positivi per la comunità.

Infine, giova ribadirlo ancora una volta, per dare ancor più vigore e forza al Consiglio Comunale come garante di un efficace processo democratico per la presa e l’attuazione delle scelte che riguardano il nostro Comune ed i suoi cittadini, è opportuno invitare tutti i consiglieri a discutere al suo interno, e non attraverso i social: la campagna elettorale è finita.

Credo che solo così, nell’ambito di un dialogo costruttivo, l’Amministrazione possa fare il bene di Montopoli.

Giovanni Capecchi, sindaco di Montopoli in Val d'Arno



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