Geotermia, Consiglio regionale a Larderello. Le condizioni di Rossi per le nuove concessioni

Giani: "La presenza del Consiglio a Larderello sancisce l'impegno dell'istituzione regionale"

Grande partecipazione da parte dei consiglieri regionali, delle istituzioni locali e dei rappresentanti delle forze sindacali e delle imprese, questa mattina, alla seduta straordinaria del Consiglio regionale dedicata alla geotermia, a Larderello in provincia di Pisa. Nella sala del cinema “Florentia” i consiglieri regionali sono presenti oltre il 90 per cento e in sala anche molti primi cittadini del territorio, da Pomarance a Radicondoli, da Monterotondo Marittimo a Chiusdino e Volterra.

Ad aprire la seduta il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani che ha ricordato la lunga esperienza della Toscana sul fronte geotermico: “Abbiamo iniziato a produrre energia elettrica dai soffioni boraciferi 115 anni fa grazie all’intuizione di Piero Ginori Conti”. Anche a fronte del know-how acquisito, unito al fatto che la nostra è l’unica regione in cui c’è una forte presenza geotermica, “sarebbe una follia metterla in discussione. La geotermia è pietra miliare del modello di sviluppo e la Toscana sa di esserne un tassello fondamentale”. Certo il mutato quadro nazionale ha fatto tirare un respiro di sollievo ad istituzioni, operatori e indotto ma è necessario “restare un pungolo e presidiare il fronte. La partita con il governo è ancora tutta aperta” ha avvertito Giani, che già dalla convocazione di una seduta straordinaria ha inteso “assumersi un impegno con il territorio” sul fronte sviluppo economico e opportunità di lavoro, senza tuttavia dimenticare “salvaguardia ambientale e di salute pubblica”. “Si potrà discutere sulle misure da adottare per coniugare impiego sostenibile e corretto inserimento nel tessuto sociale e paesaggistico, ma guai a mettere in dubbio l’importanza di una risorsa che in Toscana, fino alla Val di Cecina, impiega 2mila operatori” ha chiarito il presidente.

Le difficoltà riscontrate nel primo decreto sulle rinnovabili che ha escluso la geotermia dalle fonti incentivabili sono state ricordate da Giani che pure ha osservato: “Adesso la situazione è più costruttiva. Si è riconosciuta l’importanza della geotermia e il Consiglio, con l’approvazione della legge ormai divenuta modello da prendere a riferimento, ha confermato cosa ha significato e cosa significherà questa risorsa per la Toscana”.

Il presidente ha ringraziato i consiglieri regionali presenti e ha ribadito: “La nostra presenza sancisce impegno e attenzione che come assemblea, e quindi come rappresentanti dei cittadini, abbiamo voluto sin da subito tenere su un tema che rappresenta il futuro”.

Ilaria Bacci, sindaco di Pomarance, ha parlato prima dell’inizio dei lavori del Consiglio straordinario e ha ringraziato per aver raccolto la richiesta del territorio per una seduta dell’assemblea tutta dedicata ad una risorsa “per noi strategica, fondamentale e sul cui utilizzo si basa il nostro sviluppo. E una risorsa della Toscana e dell’Italia tutta” ha detto. Ha auspicato l’apertura di un tavolo tecnico che possa raccogliere suggerimenti da portare, tramite la Regione, al Mise e quindi per arrivare ad una stesura del nuovo Fer2 “davvero utile per ottenere gli incentivi prima eliminati”.

L’assessore Federica Fratoni ha tenuto la comunicazione della Giunta regionale. La Toscana è “centro di eccellenza dell’industria geotermica nazionale”, è, in Italia, “l’unica che impiega la risorsa per produrre energia elettrica” e la Regione è orientata verso una “coltivazione ambientalmente sostenibile: compatibile con l’ambiente, emissioni sotto controllo, captazione della Co2 da immettere sul mercato”. L’assessore ha illustrato il quadro della geotermia in Toscana, con particolare riferimento agli incentivi nazionali e allo sviluppo degli investimenti nella nostra regione. Prospettive che seguono i recenti impegni presi dal Governo nazionale, maturati a seguito dell’incontro al Mise (Ministero dello sviluppo economico) del 18 luglio scorso tra Regione, Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche (CoSviG) e Comuni sedi d’impianto. In quella sede è stato assicurato che gli incentivi inizialmente previsti nel Fer1 (Fondo energie rinnovabili) e poi eliminati, troveranno spazio nel secondo decreto attualmente in fase di studio. Ad oggi esiste solo una griglia, ma le intenzioni del Mise sono chiare: è incentivabile tanto la coltivazione della geotermia con totale reiniezione dei fluidi, dove tecnicamente possibile, sia quella tradizionale dove sono possibili innovazioni che consentano il drastico abbattimento degli impatti ambientali. E sempre in quella sede è emerso che la recente legge toscana per una geotermia 2.0 è stata presa a modello e come punto di riferimento in quanto considerata all’avanguardia, proprio da un punto di vista della mitigazione dell’impatto ambientale.

Le disposizioni varate a febbraio scorso, “fissano obiettivi sostenibili, stabiliscono nuovi e ambiziosi target per le coltivazioni delle risorse geotermiche nel sottosuolo, impongono monitoraggi più stringenti e richiedono un inserimento paesaggistico adeguato”, dichiara Fratoni. Con il riconoscimento, da parte del Governo nazionale, che la geotermia è “fonte importantissima per lo sviluppo della strategia sulla sostenibilità energetica e per affrancarsi dall’approvvigionamento da fonti fossili tradizionali”, la Toscana punta, con la dovuta attenzione all’ambiente e al paesaggio, a farne una “leva dello sviluppo economico e lavorativo dei territori”. Il settore impiega oltre 2mila operatori e coinvolge 16 comuni (Abbadia San Salvatore, Arcidosso, Castel del Piano, Castelnuovo Val di Cecina, Chiusdino, Montecatini Val di Cecina, Monterotondo Marittimo, Monteverdi Marittimo, Montieri, Piancastagnaio, Pomarance, Radicofani, Radicondoli, Roccalbegna, San Casciano dei Bagni, Santa Fiora). “Di recente – informa Fratoni – è stata autorizzata ad Enel una centrale da 20Mw a Monterotondo. L’aggiunta di Massa Marittima fa salire a 17 il numero dei Comuni geotermici della Toscana”.

L’assessore aggiorna anche sulle “attività di ricerca sviluppate negli ultimi anni da società diverse da Enel per la produzione con emissioni di processo in atmosfera nulle”. I permessi in corso, “tutti o quasi orientati alla ricerca di temperature medie, sono 18. Per tre permessi è stato effettuato il riconoscimento della risorsa e siamo in attesa che le società presentino istanza di concessione. In un caso è in corso il procedimento per il rilascio”, informa l’assessore. La conferenza di servizi per una nuova concessione e la contestuale autorizzazione per una centrale a reimmissione totale, “si è conclusa positivamente e il decreto autorizzativo è previsto entro agosto”, aggiunge.
Sempre in ambito di media entalpia, in Toscana sono presenti cinque permessi pilota di competenza statale e quattro nuove istanze di permessi ordinari. “Cinque società sono risultate assegnatarie di incentivi da cinque centrali di media entalpia a 5Mw per un totale di 25Mw”, continua l’assessore.

Sul recente ritiro di Enel Green Power della procedura di Via (Valutazione di impatto ambientale) per la nuova centrale Pc6 a Piancastagnaio in corso presso la Regione, l’assessore ha le idee chiare: “Occorre sollecitare la rapida emanazione del secondo decreto sulle rinnovabili con gli incentivi previsti anche per l’alta entalpia. È la condizione primaria per la riattivazione del procedimento di Piancastagnaio, un’opportunità perché può rappresentare il progetto pilota di una nuova geotermia”. Dal canto suo Enel, titolare fino al 2024 della concessione per lo sfruttamento della geotermia, conferma l’interesse per la centrale pur rilevando la necessità di “rispondere alle richieste del nuovo quadro normativo e regolatorio regionale e nazionale” (la nuova legge toscana obbliga al recupero di almeno il 10 per cento di CO2 immessa in atmosfera).

Consiglio a Larderello, il dibattito e le risoluzioni presentate

“Una scelta sbagliata quella di riunire l’Assemblea regionale qui a Larderello, non possiamo itinerare nella regione scegliendo, di volta in volta, le priorità. Ci stiamo riunendo nel giardino di una multinazionale”.

Così Tommaso Fattori, capogruppo di Sì-Toscana a sinistra, apre il suo intervento in occasione della seduta straordinaria sulla geotermia. Secondo il consigliere, “avremmo dovuto fare un nuovo piano energetico regionale con piani locali, per capire le reali necessità energetiche, diversificandole per fonti e superando il modello centralizzato”. “L’energia geotermica – afferma Fattori – non è sempre pulita, dipende dalla tecnologia usata; siamo convinti che occorra utilizzare tecnologie ad emissioni zero”. Non ultimo, Fattori ha precisato che “gli incentivi devono essere vincolati a tetti di emissioni”. Il capogruppo presenta due proposte di risoluzione. Nella prima si impegna la Giunta ad “affrontare con urgenza il tema della conversione delle centrali amiatine a tecnologie che prevedano la totale reiniezione dei fluidi geotermici”. Nel secondo atto si invita “a porre tra le priorità della pianificazione energetica regionale la diffusione sul territorio di impianti geotermici a bassa entalpia; la diffusione di una maggiore consapevolezza rispetto al risparmio economico e ai vantaggi ambientali conseguibili con le pompe di calore; l’introduzione di meccanismi che premino la maggiore produzione di calorie/frigorie rinnovabili dalle pompe di calore geotermiche; la definizione di strumenti di sostegno alla pianificazione delle installazioni geotermiche a bassa entalpia che tengano conto, nella progettazione degli impianti, delle proprietà sito-specifiche del terreno”.

“Essere qua serve proprio per dare un senso di vicinanza al territorio – ribatte Antonio Mazzeo, consigliere del Partito democratico, che fa parte dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea toscana – per far sentire la presenza delle istituzioni. Alla geotermia sono collegati tremila occupati e centinaia di soggetti economici ”. Il consigliere evidenzia la necessità di “stare vicino ai sindaci fino al momento in cui si ha la certezza che gli incentivi siano nel Fer 2” e di “garantire regole certe in tempi brevi”. Tra gli obiettivi ricordati da Mazzeo, “una tecnologia migliore, un ambiente più controllato e impegno per lo sviluppo del territorio”.

Dell’esigenza di “tutela ambientale e utilizzo della risorsa come valore economico del territorio” parla Stefano Baccelli (Pd). “La Regione Toscana – dice il consigliere regionale, presidente della commissione Ambiente – ha fatto una scelta forte nel rendere strutturale il proprio contributo economico entrando in CoSviG (Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche)”. E poi, “nella legge abbiamo anche provato a stimolare la realizzazione di imprese startup legate alla geotermia”. Secondo il consigliere, la legge “è un punto di equilibrio avanzato, è una proposta attenta sia sotto il profilo ambientale che per lo sviluppo economico. Visto che in tema di ambiente, la Regione non ha competenza esclusiva, abbiamo temuto anche che la legge venisse impugnata”. Per concludere, Baccelli ricorda che la Regione sta lavorando su tre fronti: “alla legge, all’individuazione delle aree vocate e non, a un nuovo accordo con Enel”.

“Mai il Governo nazionale ha avuto intenzione di bloccare o mettere in difficoltà il settore della geotermia. Il presidente della Regione, dichiarando che è stato perso un anno, dice il falso. C’è stata una strumentalizzazione politica, anche perché, al momento della presentazione del Fer1, la legge Toscana non era stata ancora varata”.
Giannarelli bacchetta il Pd

“Il clima avvelenato creato dalle dichiarazioni del presidente Rossi e del Pd non aiuta lo sviluppo economico della Toscana”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Giacomo Giannarelli al termine dell’assemblea pubblica sulla geotermia a Larderello. “Gli attuali impianti geotermici – prosegue - garantiscono i posti di lavoro senza bisogno d’incentivi pubblici.

La scelta politica di buonsenso del nostro governo è quella d’indirizzare i soldi dei cittadini verso investimenti che possano portare innovazioni legate a una maggiore tutela dell’ambiente”. Giannarelli assicura che “Grazie agli incentivi che verranno introdotti con il decreto Fer 2 garantiremo la creazione di nuovi posti di lavoro e impianti a zero emissioni. È infatti per merito del Movimento 5 stelle che gli investitori sono disponibili alla realizzazione di centrali con torri a secco e cioè a ridotto impatto ambientale”

A margine del Consiglio regionale Giannarelli ha rilasciato dichiarazioni anche riguardo il tema infrastrutture: “I ministri del M5S hanno seguito con coerenza l’indirizzo politico espresso dai portavoce territoriali. Non ci sarà nessun ritardo sulle opere visto che quelle ferme lo sono al di là della volontà del ministro Toninelli che è intervenuto, anzi, con lo Sblocca cantieri che ha reso possibile, tra le altre cose, l’elettrificazione della linea ferroviaria tra Empoli e Siena, l’avanzamento dei lavori della Grosseto-Fano, lo scavallo ferroviario della linea Tirrenica e la connessione tra Livorno e l’interporto di Guasticce”.

“Non credo davvero che gli incentivi siano stati eliminati dal primo decreto perché non era pronta la legge Toscana. È stato perso un anno, mentre si poteva procedere in continuità con quanto fatto dai Governi precedenti”, dichiara il consigliere Andrea Pieroni (Pd) che esorta a mantenere alta l’attenzione. “Dobbiamo sedere al tavolo del Fer2 con l’esperienza e la credibilità che ci è riconosciuta. Se il percorso del nuovo decreto non andasse bene, in questi territori si registrerebbe una crisi economica e aziendale gravissima” e tornando sull’esclusione dal primo decreto, il consigliere ricorda i numeri: “L’entità degli incentivi per la geotermia ammonta a circa 95milioni su una massa di 16milardi che costituisce lo stanziamento complessivo. La geotermia in Toscana – conclude Pieroni – fa scuola nel mondo. Per il know how che abbiamo e anche per aver alzato, nella recente legge regionale, l’asticella sui parametri di rispetto ambientale”.

Contraria alla geotermia, al suo essere sostenibile e rinnovabile si è dichiarata Monica Pecori (gruppo misto/Tpt). “I danni ambientali e di salute di fatto ci sono già. Saremmo dovuti intervenire prima”, afferma. E sulla seduta straordinaria a Larderello, per raccogliere istanze del territorio e manifestare la vicinanza della Regione, la consigliera è chiara: “Ci sono altre situazioni che meriterebbero altrettanto interesse e penso alle emissioni odorigene a Grosseto, l’annunciata bioraffineria Eni a Livorno, la situazione dei pronto soccorso un po’ ovunque in Toscana”.

“Non consentiremo che porzioni del territorio rischino lo spopolamento. Vigileremo perché lo sviluppo della geotermia sia assicurato”. Alessandra Nardini (Pd) ringrazia l’impegno della Giunta, e dichiara: “Senza la mobilitazione forte e compatta che si è registrata, credo oggi non si parlerebbe di Fer2” e rivolgendosi alla consigliera Pecori, afferma: “Nessuno intende mettere a rischio la salute pubblica”, quindi un appello alla Regione perché sia dato nuovo impulso al protocollo siglato cinque anni fa sul territorio”.

Gianni Anselmi parla da presidente della commissione sviluppo economico, soffermandosi sulle ricadute economiche sul territorio. Il consigliere regionale del Partito democratico considera “importante portare le istituzioni a contatto con i cittadini” e si dice “soddisfatto che la toscana sia all’avanguardia rispetto ad un provvedimento nazionale”. “Dobbiamo raggiungere un equilibrio avanzato tra istituzioni, territorio, vocazione complessa e lavoro dell’uomo; questa è la nostra missione, così lasceremo una Toscana migliore di come l’abbiamo trovata”.

Ribadita l’importanza e la delicatezza del tema, Serena Spinelli (gruppo misto/Art.1-Mdp) ha sottolineato che “la geotermia rappresenta il 30 per cento di produzione di energia regionale”. “Se l’obiettivo è che la Toscana diventi ‘Carbon free’, allora facciamo una programmazione nell’interesse dei toscani”. “Non vorrei che il timore delle multinazionali diventasse una resa”. Per concludere la consigliera ha ribadito che con la legge regionale sono stati messi insieme tre aspetti complicati: “paesaggio, territorio e utilizzazione delle risorse energetiche”.

“Non si può essere contrari a qualcosa che è presente sul territorio, porta benefici agli enti locali e crea occupazione, ma bisogna bene bilanciare l’attività antropica con il rispetto dell’ambiente”, così inizia il suo intervento la capogruppo della Lega Elisa Montemagni. La consigliera regionale ha poi illustrato la proposta di risoluzione, in cui si chiede l’impegno alla Giunta a “sviluppare le azioni di monitoraggio e controllo – in particolare verso le emissioni prodotte dalle centrali geotermiche ad alta entalpia – per garantire sia la massima tutela della salute dei cittadini residenti nelle aree a vocazione geotermica, sia la massima salvaguardia ambientale e paesaggistica”. Montemagni ha ribadito la richiesta da un lato di continui controlli e di un monitoraggio, dall’altro di garanzia degli incentivi.

Maurizio Marchetti (Forza Italia) ha espresso parere favorevole allo sviluppo della geotermia. Due le considerazioni da lui avanzate: da un lato, un appunto alla Regione che “ci ha messo troppo tempo, una lungaggine eccessiva – l’ha definita- probabilmente frutto della ricerca di un equilibrio”; dall’altro, l’aspetto degli incentivi, “mi auguro che gli impegni presi vengano mantenuti”. Marchetti ha toccato un aspetto che nel corso del dibattito non era ancora emerso: “le concessioni scadono nel 2024 e credo sia il momento di iniziare a riflettere sul futuro”.

“La nostra legge, approvata in due mesi e mezzo, se ha un ritardo è di tipo culturale”, commenta il capogruppo del Partito democratico Leonardo Marras che, nel suo intervento, ribadisce l’importanza di un Consiglio straordinario a Larderello: “L’assenza degli incentivi pubblici significherebbe la crisi del territorio”. Il capogruppo ha illustrato il contenuto della proposta di risoluzione che a fine seduta è stata approvata e che impegna la Giunta, tra l’altro, a “richiedere immediatamente un tavolo di confronto con il Governo affinché mantenga l’impegno preso con il Fer2”. “Nel primo decreto - ricorda - c’erano le risorse per l’alta entalpia. Per scelta sono poi state tolte”. Altro punto della risoluzione citata da Marras riguarda l’impegno alla Giunta per continuare a proseguire nelle politiche per una geotermia che tenga conto di un inserimento paesaggistico degli impianti, promuovendone l’ammodernamento, in particolare per quanto concerne la riduzione delle emissioni e il potenziamento del loro monitoraggio. “Non fermiamoci - dichiara poi - condividiamo alcuni valori sui quali occorre impegnarci”.

No alle strumentalizzazioni politiche sui due decreti è quanto chiede Marco Casucci (Lega): “La geotermia è una risorsa rinnovabile e strategica ma è necessario ascoltare i cittadini”, dichiara citando il territorio dell’Amiata. “Stiamo attenti a quale approccio usiamo su temi che investono direttamente i toscani e smettiamo di anticipare campagne elettorali”, conclude il consigliere.

“Il ritardo non è imputabile alla Lega. Le moratorie le ha fatte il Pd” è il commento del consigliere Roberto Biasci (Lega). “Siamo per coniugare ambiente e sviluppo, per mantenere alta l’attenzione sul capitolo lavoro”, conclude ringraziando per “l’opportunità data dalla seduta straordinaria di parlare direttamente al territorio”.

Rossi: "Recupero CO2, riduzione emissioni e aumento occupazione per rilascio nuove concessioni"

"Se significa creare nuova occupazione, ridurre le emissioni e recuperare l'anidride carbonica, sono favorevole a rilasciare nuove concessioni per sviluppare ulteriormente la geotermia. Del resto il Piano energetico regionale prevede di poter accrescere la Potenza geotermoelettrica installata in Toscana di ulteriori 150 megawatt".

Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nelle sue conclusioni al termine del Consiglio regionale aperto dedicato alla geotermia che si è tenuto presso il cinema teatro Florentia di Larderello, ha illustrato la sua idea di un settore che ritiene strategico per lo sviluppo di questa parte della regione e per la sua economia.

Dopo aver ribadito che per una scelta sbagliata del Governo si è perso un anno di tempo ("questo territorio non si meritava questa frenata, questo ritorno all'indietro", ha detto) senza poter contare sugli incentivi destinati a chi investe nelle energie rinnovabili, ha invitato tutti i gruppi presenti in Consiglio e l'Assemblea stessa a farsi carico, tutti insieme, del problema per riuscire nella non facile impresa di recuperare il tempo perso. Tutto ciò partendo dalla convinzione che la geotermia é strategica e che su questa fonte occorre puntare, visto che dà lavoro ad almeno 3.000 addetti tra diretti ed indiretti, il 10% della popolazione dei comuni geotermici.

"La Regione - ha precisato Rossi - si confronterà con tutte le amministrazioni interessate dagli impianti. Vogliamo migliorare l'impatto di questa industria, rendendola sempre più compatibile con l'ambiente. È chiedo ad Enel di presentarci domani il suo progetto per la costruzione della centrale di Piancastagnaio 6, che è la migliore che siamo riusciti ad ottenere, la più tecnologicamente avanzata, quella che sfrutta la risorsa con il minor impatto esterno e recupera la CO2 riducendo le emissioni. E se Enel adegua a questi nuovi parametri vecchie e nuove centrali sono favorevole ad una proroga delle attuali concessioni, autorizzandone di ulteriori".

Il presidente Rossi ha infine dedicato un passaggio del suo intervento al Cosvig, il Consorzio per lo sviluppo geotermico, ipotizzandone la trasformazione in una Agenzia di sviluppo, non solo della geotermia, ma anche ad altre occasioni per creare lavoro nell'area, come ad esempio attraverso investimenti nel settore turistico.

Il Consiglio straordinario a Larderello si conclude con la votazione degli atti collegati alla comunicazione della Giunta. Passano a maggioranza la proposta di risoluzione del Pd e un ordine del giorno presentato da Sì-Toscana a sinistra, per porre tra le priorità alla pianificazione energetica regionale impianti geotermici a bassa entalpia. Respinto il secondo ordine del giorno firmato da Tommaso Fattori e l’atto di indirizzo proposto dalla Lega.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana



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