Ponte di Calafuria, Anas: "Elemento distaccato non riguarda staticità opera"

In merito al ponte di Calafuria, sulla strada statale 1 “Via Aurelia”, Anas (Gruppo FS italiane) precisa che l’elemento che nella giornata di ieri si è distaccato dalla struttura non è un elemento del ponte e non ha alcuna relazione con la staticità dell’opera. Si tratta, in particolare, di una conduttura di fibra ottica di proprietà e competenza di terzi, che – come avviene per tutti i servizi tipo gasdotto, linee elettriche o telefoniche – può interferire per alcuni tratti con le infrastrutture stradali pur restando di totale competenza della società che gestisce il servizio medesimo.

Il personale Anas, che ieri è intervenuto tempestivamente sul posto, ha già provveduto a informare la società che gestisce tale fibra ottica sollecitando un rapido intervento di ripristino. In data odierna Anas ha altresì chiuso 2 varchi che erano stati aperti abusivamente nella recinzione sottostante il ponte, posta in opera nel maggio scorso al fine di impedire l’accesso.

Va inoltre precisato che il ponte di Calafuria, come tutti i ponti e viadotti in gestione Anas sull’intero territorio nazionale, è oggetto di procedure standardizzate di controllo che prevedono ispezioni trimestrali da parte del personale di esercizio e un’ispezione tecnica annuale più approfondita, oltre alla normale sorveglianza quotidiana garantita dal personale su strada. Sulla base di questo processo continuo di ispezioni e controlli viene programmato il piano di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Le ispezioni eseguite sull’opera in questione hanno confermato la completa funzionalità strutturale, ancorché sia oggi in vigore un’ordinanza prefettizia con limitazione a 7.5t, finalizzata ad alleggerire il transito per la stagione turistica. Per quanto riguarda il degrado superficiale, ribadito che tale fenomeno è fisiologico e non ha alcuna implicazione statica, Anas è già intervenuta nel maggio scorso con interventi di ripristino su alcune porzioni di calcestruzzo maggiormente degradato e sta predisponendo gli atti necessari per l’avvio di ulteriori interventi di risanamento corticale dell’opera, già previsti nel relativo piano di Manutenzione Programmata.

Fonte: Anas - Ufficio Stampa



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