Consorzio di Bonifica, Bottino: "La sicurezza idraulica non può attendere"

Un’estate, come al solito, ricca di interventi quella del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno (competente per l’area compresa fra Firenze, Prato e Pistoia e su fino alla Val di Bisenzio, al Mugello, la Valdisieve, il Chianti e la Valdelsa fino all’alta provincia senese): manutenzioni, riparazioni e nuove sistemazioni idrauliche tutte finalizzate ad accrescere la sicurezza idraulica di un territorio fra i più densamente abitati dell’intera regione.

La stagione estiva si presta infatti particolarmente per l’esecuzione dei lavori di bonifica, concetto che con il tempo ha subito e subisce ancora una naturale evoluzione in continuo aggiornamento con la realtà agricola, infrastrutturale ed urbana del nostro paese: in Toscana la recente riforma con i successivi aggiustamenti ha stabilito competenze, funzioni ed attività precise per i consorzi di bonifica in stretto contatto con gli uffici territoriali del Genio Civile regionale.

E anche nelle ultime settimane, senza soste o pause estive, proprio grazie agli accordi e finanziamenti stabiliti dal Consorzio di Bonifica Medio Valdarno con i due uffici del Genio Civile di riferimento si sta provvedendo a diverse lavorazioni stagionali, strategiche o semplici ma curiose e comunque tutte utili e importanti.

Si va dagli sfalci per il controllo della vegetazione su oltre 2400 km di argini e sponde ai lavori più spettacolari come la rimozione delle piante infestanti calati su corda sotto ai muri di sponda o l’escavatore anfibio a lavoro sulle basse sponde sotto il Ponte Vecchio, sull’Arno a Firenze.

Ma i lavori vanno avanti spediti anche lontano dall’interesse mediatico, fuori dai centri cittadini, su un reticolo di oltre 5600 km di corsi d’acqua grandi e piccoli su cui giorni dopo giorno il Consorzio esegue manutenzioni incidentali di ogni tipo, per risolvere varie criticità idrauliche localizzate, spesso frutto anche della partecipazione attiva dei cittadini consorziati grazie alle loro segnalazioni.

Oltre ai grandi cantieri appena aperti (sull’Ombrone a Castelletti o sulla Senice a Quarrata), e a quelli tuttora in corso o appena chiusi, come sul Mensola a Firenze, è fondamentale la cura dell’intero reticolo fatta di migliaia di portelle da controllare e ingrassare, piccole erosioni da sanare, tane di animali da tappare: una cura capillare che impegna quotidianamente tecnici ed operatori consortili che anche per questo agosto si sono avvicendati nelle ferie senza chiudere nemmeno un giorno, senza lasciare mai scoperto un settore, senza interrompere mai reperibilità e operatività H24, fondamentale ormai anche d’estate in caso di eventi meteo di un clima sempre più impazzito.



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