
Per celebrare i 20 anni del Festival il 25 Agosto in Piazza Garibaldi si avrà il galà Lirica sotto le Stelle con ospite d’onore il baritono più importante degli ultimi 50 anni Ambrogio Maestri, vera star internazionale, celebrata nei migliori teatri del mondo e acclamata dalla critica più esigente e nome di culto assoluto per i melomani di tutto il mondo.
Ambrogio Maestri è di certo uno dei nomi più importanti del bel canto mondiale, protagonista dei teatri più celebri del pianeta, dalla Scala al Metropolitan di New York, dall’Arena di Verona all’Opera di Parigi o Vienna, dalla London Opera House fino a Sydney. Il suo repertorio spazia dai ruoli drammatici verdiani che lo hanno reso famoso, a partire dal Falstafff, fino a quelli buffi con una versatilità di voce e di presenza scenica che ha rari paragoni nella storia dell’opera. Ed è stata proprio la sua grande dote attoriale a portarlo al cinema sotto la direzione di Ferzan Ozpetek nel film Magnifica Presenza.
Con un ricco repertorio di arie da Verdi a Rossini, Offenbach, Puccini Maestri offrirà al borgo di Santa Fiora uno spettacolo degno delle grandi metropoli internazionali.
Ambrogio Maestri
Nato a Pavia, dove ha studiato canto e pianoforte, il suo sensazionale debutto avviene nel 2001 e coincide con l’evento musicale più importante del “Centenario Verdiano”: il Falstaff che, sotto la direzione del Maestro Riccardo Muti e per la regia di Giorgio Strehler, lo vede protagonista al Teatro la Scala di Milano e allo storico Teatro Verdi di Busseto.
La collaborazione con il Maestro Muti lo porta, nei tre anni successivi, a debuttare al Teatro alla Scala alcuni dei più emblematici ruoli verdiani quali Jago in Otello, Renato in Un ballo in maschera, Don Carlo di Vargas ne La forza del destino e Giorgio Germont in Traviata; consolidando così le basi di una carriera in continua ascesa.
Ospite dei più prestigiosi enti lirici mondiali (Metropolitan Opera, Opera de Paris, Covent Garden, Staatsoper di Vienna, Deutsche Oper di Berlino…) Maestri prosegue il suo percorso verdiano interpretando il Conte di Luna nel Trovatore, Amonasro in Aida, Rolando ne La battaglia di Legnano, Simon Boccanegra, Rigoletto e Nabucco nel ruolo di protagonista.
Amato dal pubblico e dalla critica, che continua a sostenerlo con l’entusiasmo dei suoi esordi, Maestri si conferma come uno dei più acclamati baritoni della scena internazionale.
All’interno di una carriera ricca di ruoli e soddisfazioni, Maestri continua naturalmente a portare Falstaff su tutti i più importanti palcoscenici, approfondendo un percorso di ricerca e di lettura interpretativa che fanno di Sir John un suo vero e proprio alter ego. Ogni nuova produzione rappresenta infatti una sfida che gli consente di studiare e sperimentare inedite nuances attoriali e vocali. La continua analisi e cesellatura del personaggio, condotta anche attraverso il confronto con i più grandi registi e direttori d’orchestra riesce a portare una ricchezza di esiti sempre nuova.
In questi anni di intensa attività viene diretto dai migliori direttori della scena internazionale tra cui Zubin Mehta, Daniele Gatti, Daniel Oren, Fabio Luisi, Antonio Pappano, Jeffrey Tate, Nello Santi, Marcello Viotti, Marco Armiliato, Gianandrea Noseda, Renato Palumbo,Daniel Harding… e da registi quali Franco Zeffirelli, Robert Carsen, Graham Vick, Peter Stein, Bob Wilson, Larent Pelly, Mario Martone, Hugo De Ana, Bartlett Sher.
Nel 2006 Maestri incontra per la prima volta il personaggio di Dulcamara. L’Opera di Parigi progettando una nuova produzione di Elisir d’amore desidera affidare, come avveniva una volta, il ruolo del simpatico ciarlatano ad una voce baritonale. Il successo dello spettacolo gratifica questa scelta riconoscendo a Maestri una duttilità vocale che gli consentirà di spaziare dal repertorio serio a quello buffo.
Negli ultimi quattro anni Maestri si confronta con Puccini e con il Verismo. Debutta Tosca a Torre del Lago, Cavalleria rusticana al Metropolitan di New York e Pagliacci alla Scala di Milano. La scelta di interpretare personaggi così forti e passionali, avviene, non a caso, dopo avere maturato un decennio di carriera. L’esperienza di palcoscenico infatti gli consente di valorizzare la veemenza del proprio peso vocale senza perdere la linea del canto.
Nel 2012 il regista Ferzan Ozpetek, che aveva diretto Ambrogio nell’Aida del Maggio Musicale Fiorentino, gli offre un ruolo nel suo film Magnifica presenza. Vestendo i panni di un cantante lirico degli anni quaranta, Ambrogio vive l’esperienza cinematografica accanto ad un cast eccezionale, costituito da alcuni dei più importanti attori italiani di oggi.
Il 2013, bicentenario verdiano, consacra Maestri come il Falstaff di riferimento; porta infatti Sir John al Teatro alla Scala, all’Opèra National de Paris, all’Opernhaus di Zurigo, al Festival di Salisburgo, Monaco di Baviera, Tokio festeggiando la duecentesima recita Metropolitan di New York. Sempre nel 2013 è stato Nabucco all’Arena di Verona, Amonasro nell’Aida della Scala, all’Arena di Verona e a Tokio e infine Simon Boccanegra al Teatro Regio di Torino.
Il 2014 vede Ambrogio impegnato in diverse opere quali Pagliacci a Vienna, Tosca a Barcellona, Nabucco a Monaco di Baviera, Otello al Teatro Regio di Torino e Aida all‘Opera di Roma. Lo si potrà vedere in Falstaff ad Amsterdam con la Royal Concertgebouw Orchestra a San Paolo del Brasile e al Teatro Colon di Buenos Aires.
Debutterà inoltre il ruolo di Gerard in Andrea Chenièr al Festival di Peralada.
Fonte: Ufficio stampa
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