A 'Osteria Fornelli' la mostra personale di Maruska Ricciardi

Solare e seducente come l’estate. Dalle forti reminiscenze archeologiche, ma in un linguaggio cromatico e multi-materico leggero e contemporaneo, ha colorato e illuminato, con gentilezza e varietà di contenuti, per i suoi temi portanti, l’estate volterrana 2019.

Domenica 25 agosto 2019, dalle ore 17.30, non sono mancati artisti, le autorità - presente il Sindaco Giacomo Santi - , organizzatori, collezionisti e amici, al finissage, per salutare, con un partecipato brindisi di ringraziamento, l’estro creativo di Maruska: Maruska Ricciardi, insegnante, artista e designer di lungo corso, autrice della doppia mostra liberamente ispirata alle icone archeologiche dall’antica città - “Dove il cielo e il mare si toccano” e “Prima di divenire pietra” - che ha scandito, con ritmi pop, le pareti di “VolaterrA” e di “Osteria Fornelli”, nel centro storico di Volterra (PI).

Dalle forme imprigionate in pietre logorate dal tempo, alla leggerezza di un foglio di carta bianco, “la più pregiata possibile”, dove la forza di movimento, luce e colore, attualizzano vissuti antichi, agiti o solo immaginati, custoditi e raccontati dai cicli gentili di una natura amica.

“Dove il cielo e il mare si toccano”, monotipi con imprimitura calcografica, dipinti a matite o acquarelli e oro zecchino, è la mostra in VolaterrA di Jonni Guarguaglini, ispirata da “Particolari di Architetture dalla Cappella della Croce in San Francesco” opportunamente rivisitate e rielaborate.

Mentre chiusa in un silenzio gentile, non gridato, ma che confonde il vuoto da disegnare, o forse mai compiutamente disegnato, appare progressivamente, protetta da fiori amici, dalla silhouette in elegante continuità con la bellezza, il sentimento, la giovinezza della enigmatica regina etrusca.

È “Prima di divenire pietra”, titolo più che eloquente, esistenziale e romantico, per la seconda mostra nella mostra presso Osteria Fornelli, nella panoramica Piazzetta omonima.

Gli acquerelli, le matite, l’imprimitura calcografica a secco, la lamina di oro zecchino, sono gli strumenti tecnici di cui si avvale con abilità, per costruire quel mondo animato dai sogni di una donna senza tempo.

A cura di: Sergio Borghesi e Jonni Guarguaglini.

Fonte: Ufficio Stampa

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